Intervista all’assessore al bilancio del comune di Napoli Enrico Panini “Il Roma “

Ciro Ridolfini Il “perchè” della manifestazione del 21 Febbraio a Roma in un’intervista dell’Assessore al Bilancio Enrico Panini.
Buona lettura
Sulla vicenda del debiti con Cr8 l’assessore chiarisce il ruolo del Comune e cosa è successo negli anni
Intervista a Enrico Panini – Panini: «Non tocca a noi pagare»
Chi accusa il Comune di Napoli di essersi mosso in ritardo sulla vicenda Cr8 «non sa di che cosa parla» e, soprattutto, «distoglie l’attenzione dal vero tema: il Governo non ha mai convocato un tavolo mostrando perfìdia istituzionale». L’assessore al bilancio di Palazzo San Giacomo Enrico Panini non le manda a dire parlando della spinosa questione relativa al debito contratto con il consorzio edile che si occupò della ricostruzione post terremoto tramite la legge 219/1981. Il debito da onorare nei confronti del Cr8 è di 97 milioni di euro, con diatribe su chi deve effettivamente farsene carico.
Assessore Panini, il sindaco Luigi de Magistris ha dato appuntamento a Roma per il 21 febbraio sulla vicenda Cr8. Se ne fa un gran parlare, come stanno le cose?
«Innanzitutto, l’amministrazione comunale ha chiesto più volte la convocazione di un tavolo trilaterale Comune-Govemo-Cr8 per chiudere la partita. Ma, sino ad ora, non si è mai realizzato. La nostra posizione è chiara: la maggior parte della cifra del debito Cr8 la deve pagare il Governo, visto che ali ‘epoca ñ ‘era il commissariamento per la ricostruzione post sisma».
Palazzo San Giacomo, in realtà, ha già pagato una cifra al Consorzio.
«Nel 2017 il Comune ha elargito una cifra di circa 20 milioni di euro, frutto di un accordo con il Cr8 dopo una transazione. Ora restano circa 64 milioni di euro che non spetta a noi pagare. Ma se non ci si siede attorno ad un tavolo, non si farà mai chiarezza. Ecco perché il 21 febbraio saremo a Roma a ribadirlo con forza».
Le opposizioni attaccano dicendo che vi sareste mossi tardi.
«Evidentemente non sanno di che cosa parlano. Nel 2004 ci fu un lodo arbitrale con un pronunciamento da parte della Magistratura e quel lodo nessuno l’ha impugnato. Così si distoglie l’attenzione dal vero tema: la mancata convocazione del tavolo da parte del Governo».
Cosa diceva quel lodo?
«Che la maggior parte dei crediti vantati da Cr8, in questo caso si parla di 80 milioni di euro circa, li doveva pagare il Comune di Napoli. Poi, attraverso una transazione, nel 2017 ci accordammo per pagare 20 milioni. Ma poi non si è più saputo nidia su come dovessero essere ripartite le cifre e noi ci stiamo battendo per questo. Il Governo ha detto di voler affrontare la questione ma in realtà non l’ha mai fatto».
Ma perché il Governo non ha mai voluto convocare il tavolo?
«Credo per perfidia istituzionale. Il Comune, a gennaio, si è trovato anche con un blocco di tesoreria pari a 24 milioni di euro per un pignoramento chiesto dal Cr8. Tale pignoramento Cr8 avrebbe potuto chiederlo già a dicembre del 2017, ma invece non è così. E inaccettabile. Ricordiamo anche che in più, su quelle somme, esiste un interesse del 2,7%. Tutta colpa di un ritardo nell’incontro tra i soggetti coinvolti, ripeto. Ma non è tutto: c’è un debito da 60 milioni di euro per il commissariamento rifiuti. A causa di due gestioni commissariali, negli anni ’80 e 90’, il Comune si trova sotto un peso da 140 milioni di euro complessivi, tutto a discapito dei napoletani che non possono pagare per cose del passato non riguardanti l’amministrazione cittadina».
Da il “Roma” di oggi 14.02.2018