L’ISOLA E GLI INCIDENTI STRADALI

 

EGREGIO DIRETTORE GAETANO ERRANDINO

Il commento del 4-agosto-019 pubblicato su il Golfo del sindaco Giacomo Pascale non fa una grinza.Dalle considerazioni del primo cittadino di Lacco Ameno emergono: empatia : determinazione nell’affrontare l’improcrastinabile problema stradale e non per ultimo un chiaro appello alle regole da rispettare. Non riscontriamo negli altri sindaci la stessa volontà.Premesso che la super strada di Ischia Porto è stato un progetto che é abortito prima di nascere, pensiamo che sia ora di chiarirne i perché.Non sono stati i semafori spenti che hanno determinato incidenti disastrosi e mortali con la loro perenne inefficienza.I semafori sono stati sempre a Ischia fonte di distrazione indipendentemente dalla funzionalità o meno.Il paesano a differenza dell’uomo di città scorre le strade tranquillo, a padrone e nello stesso tempo pensieroso .Pensando, pensando sbatte quasi sempre la testa e se non rompe la propria spacca quella altrui come nel caso dell’ultimo incidente mortale. Complice (sembra quasi inverosimile) sono stati sempre nel territorio Ischia le luci lampeggianti dei semafori, che a differenza della terra ferma, i locali non abituati ad incontrarli di frequente…. al cospetto del marziano indicatore ne rimangono abbacinati. Distratti. E inconsapevolmente disorientati.Per questi motivi averli spenti é una salvezza umana. Rimanere i semafori spenti all’incrocio della super elevata rimane condizione per la sicurezza stradale. E per assurdo a Ischia non crediamo che sia opportuno ripristinarli .Il tanto voluto progetto che l’allora sindaco Enzo Mazzella checon soddisfazione fece realizzare per svincolare il traffico della cittadella ischitana é risultato uno dei progetti più deleteri del carismatico primo cittadino negli anni ottanta.Sulla strada della morte insistono numerosi rientri abitativi che sono delle vere e proprie roulette russe.Osservando i rientri e le uscite dei vari autoveicoli sembra di assistere ad un film alla Charlot. Le ruote su gomma si incrociano a velocità incontrollabile e il rischio dello scontro è da nove a dieci per farne un esempio elementare.Come può esistere ed insistere un percorso come la SOPRA-Elevata di Ischia Porto che in ogni istante vede un attentato all’incolumità pubblica? E alla luce dei tanti morti saremo esagerati a definirli omicidi colposi perpetrati non dagli stessi dichiarati colpevoli ma secondo noi da chi ha progettato una strada che immancabilmente porta alla morte. E da chi consente che questa maledetta strada non vada rivista a trecento gradi.In giudizio non si possono portare i morti ma i politici vivi che governano Ischia senza dubbio. E un onesto magistrato potrebbe condannarli in concorso alla luce delle loro inadempienze dopo decine di morti e il loro spudorato disinteressamento? La strada razionalmente parlando non si può interdire. Le case che insistono lungo il suo percorso neanche si possono eliminare.Cosa fare? Limitare al minimo la velocità.Che ne pensate se stabiliamo un 40 all’ora e un auto-velox con multe da 1000 euro per chi non rispetta il limite? Semplice. Immediato.Dobbiamo chiamare Zaratustra per risolvere il mortale problema? ! Cosi è…se vi pare di lucia manna

Pubblicato sul quotidiano ” Il Golfo” 10-08-019 .