Ischia un isola fallita x la mancata pianificazione e incuria amministrativa

Il danaro, il trionfo Alieno di questa società. Ora che è venuto a mancare persino sull’isola si è iniziato a delinquere…

di Lucia Manna. Personaggi per far fronte a debiti da pagare:  Imu–ecc… sono ricorsi, si sostiene, ad avvicinare chi presta danaro con forte interesse. E anche chi fa il mestiere di banchiere-bancario osa scrivere persino su giornali. E detta formula per uscire dalla crisi. Dal  benefattore di turno-al ricettatore-al colluso in terraferma, nella nostra isola ognuno ha qualcosa da proporre. Un gioco di parole che sottintende perbenismo. E buon senso. Proprio  i pescecani, che stanno ingoiando gli ultimi spiccioli rimasti a Ischia, si propongono a giudizio. Un gioco di complicità che si crea tra lo strozzino e la vittima di turno non consente alla giustizia di prenderne atto. Nei fatti qualcuno si è dato anche l’appellativo di cavaliere pensando di camuffare il lavoro di banchiere-bancario.

Altri addetti ai lavori, timorosi di Dio, prestano tassi di interesse vicino alle banche. Applicano la tranquilla formula con la dicitura cortesia-prestito seguendo le regole del Vangelo. Come uscirne? Le associazioni  anti-usura ci tempestano di spot pubblicitari per aiutare chi è finito nelle maglie dei “cravattari“. Uno su mille possiede il coraggio della denuncia. A Ischia qualcuno è stanco per davvero, ma riuscirà nell’intento? I fabbricati non si vendono per risanare il debito di gratitudine  pecuniario. E neanche piccoli e grossi alberghi se non si agogna a favorirne un lavaggio. Cosa potrà mai accadere? Qualcuno venderà per quattro soldi il mattone costruito da due generazioni ai generosi benefattori. E pace è fatta.

Da una parte notiamo elementi con forte propulsione sociale e  umanitaria come i descritti fin qui, dall’altra osserviamo aspiranti primi cittadini che profusi sempre per il bene comune si preparano alla devastante corsa al Potere: europee-provinciali. Acquistando velatamente quote giornalistiche. Con intrinseche manipolazioni, sostenuti da galoppini porta-borse e clienti affezionati, non demordono. La loro tenacia è dettata dalla incompletezza dei loro lavori precedenti. E Ischia va completata nell’opera: va tutta distrutta. Distruggere per creare, era il loro intento. E ci sono riusciti magistralmente. E così nessuno tiene a cuore il nostro paese. Nessuno si propone alla guida  per la salvaguardia-crescita. L’ inconsapevolezza atavica che un territorio è infinitamente sostenibile, sostiene e alimenta parassiti e malfattori. E  non intendono il significato della Decrescita che è l’inversione di tendenza suggerita dalla crisi attuale. Assenza totale di regole da rispettare. Il riconoscimento e il senso di gratitudine per un posto nella spazzatura o addirittura un’assunzione in albergo come cameriere, una camera in più nelle recettività turistiche, non manda a puttane questi deplorevoli esponenti politici. Politici che compiono fra poco le nozze d’oro con i loro elettori che concorrono in un continuo stillicidio. Stillicidio della Res pubblica che funziona solo a vantaggio di poche famiglie. L’ambiente possiede una formula magica: esho-Funi. Significa noi ed esso. O noi e l’Ambiente.

E sarà il dissesto idrogeologico il primo benefattore a far rumore. Risponderà per il principio Esho-Funi, data la assenza di cura per gli smottamenti. Smottamenti che puntualmente si ripresenteranno là dove si sono costruite case? E non venga di nuovo a dire la Magistratura e con Essa la protezione Civile ed altri organi preposti che questa e quella zona è stata causata da una frana naturale come nel caso ultimo di Casamicciola Terme del 9/11/ 2009. Caso che ha visto vittima la piccola Anna De Felice. Quella zona era stata già colpita da una devastante frana già un secolo prima nel 1910 e indicata come a rischio idro-geologico. Segnalata anche sulle mappe dell’epoca. Nonostante la frana degli anni or sono si è lasciato che si costruisse e che le abitazioni non venissero evacuate. E nessun intervento drastico è stato mai pensato fino ad oggi.

Continuerà ad  esplodere la rete fognaria. Docet Cava dell’isola e la zona porto Forio. Seguiranno le onde dei trasmettitori (leggi antenne) vicinissimi alle abitazioni a divulgare tumori e leucemie infantili. Oltraggiare l’ambiente ha il suo coinvolgimento in vite umane. L’abuso non solo di case a Forio è grande e necessita cambiare il DNA dei suoi abitanti. Come si fa se gli stessi si accoppiano fra di loro generando metastasi da generazioni? Bisogna attendere che finisca la xenofobia. Esorcizzare la paura per il diverso. Educare le future generazioni al femminile ad accoppiarsi con arabi-senegalesi-rumeni. Con la civiltà millenaria che è costretta ad emigrare da noi per nutrirsi di pane ma non di cultura-di educazione-di rispetto per il Territorio. Chiaramente quelli che non delinquono  possono salvarci. E sono pochi a dispetto dei tutori dell’ordine che traggono da loro il capro espiatorio. Solo un ibrido potrà salvare la lenta agonia di questa isola. Solo un incrocio fra organismi diversi potrà rigenerare il nostro Paese. Una formula semplice per espellere le tossine degli avi che coniugano nel loro DNA creatività e mostruosità. Una mostruosità ancestrale senza dover generalizzare (esiste qualche anima eletta) che ha alimentato  gli impulsi di odio fra consanguinei che si traduce il più delle volte a scatti di ira per contendersi una piccola striscia di Gaza.

Il grande male di questa terra ischitana in cui le regole urbanistiche non rispettate hanno portato ai diverbi biblici intere famiglie se non generazioni. Il gomito a gomito nelle spartizioni patrimoniali ove l’urbanistico parere è stato completamente disatteso, ignorato, ha innescato e innesca guerriglie armate come la striscia di Gaza. Un atto quotidiano che scomoda continuamente le forze dell’ordine quando si arriva addirittura a martelli o coltelli per il metro quadrato conteso. Il colpevole è il Piano regolatore. Il colpevole è, e rimane l’ Urbanistica disciplina. Il sospettato sono i politicanti che per il loro compiacimento libidinoso del potere per il potere, hanno consentito ai germani di vivere in guerra non pianificando il territorio. Perennemente. All’infinito si è negato al sociale la pace e con essa la civile convivenza. Coesistenza. Il danno per la mancata pianificazione è: sociologico- psicologico-ambientale-economico. Come si deve fare per iniettarlo nei cervelli dei clienti affezionati che stanno continuando a tagliarsi “ le Palle” ancora da soli?

Chi tiene a cuore in questa isola le sorti di Israele-Palestina può osservare le nostre strisce di Gaza come sono sottili–simili e devastanti. Può e dovrebbe riflettere. Pensare a un incrocio interraziale o intergenetico che sia, non è follia. È la sola risposta per arrestare la metastasi culturale  innescata da cinquanta anni nella nostra isola. Impariamo a conoscere i nostri ospiti immigrati che obtorto collo saranno anche nostri parenti tra qui a poco. E poi sono anche dei grandi amatori. E potrebbero fare la felicità di figlie o nipote di qualche nostro politicante. Due piccioni con una fava: trasformazione genetica e benessere sessuale della loro discendenza. Il tutto per il bene e la rinascita di Forio e dell’intera Isola D’Ischia. Per adesso si salvi sempre chi può!

Ps.: dedico questo articolo ad Anna De Felice vittima del dissesto idrogeologico di Casamicciola Terme del 9/11/2009