SOPPRESSO IL CUP Presso l’ospedale di Lacco Ameno sono drammatici gli strascichi del crollo della controsoffittatura della sala d’attesa e degli uffici del CUP al momento soppresso

CHE VERGOGNA, ALL’OSPEDALE “RIZZOLI” SOPPRESSO IL CUP
Presso l’ospedale di Lacco Ameno sono drammatici gli strascichi del crollo della controsoffittatura della sala d’attesa e degli uffici del CUP al momento soppresso. Puntellato il solaio ed eliminata la sala d’attesa, ora l’ingresso del “Rizzoli” sembra il tunnel di un obitorio…
di Gennaro Savio
La sanità isolana fa un altro passo indietro e gli ischitani continuano a perdere quei pochi servizi conquistati che col tempo sembravano ormai essersi consolidati. Dopo il drammatico ed improvviso crollo della controsoffittatura della sala d’attesa che nei giorni scorsi solo per un caso non ha provocato morti e feriti, con la riapertura dell’ingresso centrale dell’ospedale, gli isolani hanno avuto un’altra, brutta ed assurda sorpresa. Essendo che le aree interessate dal crollo sono state solo puntellate e gran parte dell’ingresso e degli uffici del CUP sono stati “ingessati” come un sepolcro imbiancato tanto da dare l’impressione che l’ingresso del “Rizzoli” sembri il tunnel di un obitorio, per mancanza di spazio è stato soppresso il Centro Unico di Prenotazione che serviva tutta la popolazione della parte occidentale dell’Isola: assurdo!!! Soppresso senza che nel frattempo terminassero i lavori, si trovasse un’alternativa: che vergogna!!! Una vergogna i cui sono responsabili politici ed amministrativi sono i vertici dell’Asl Napoli 2 Nord, quelli della giunta regionale ed i sindaci isolani i quali, non avendo un minimo di peso politico, continuano a non contare un fico secco nei palazzi della politica napoletana e romana nonostante siano galoppini certificati di consiglieri regionali e parlamentari a cui ad ogni tornata elettorale portano centinaia se non migliaia di voti. Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista fondato dal compianto Domenico Savio, nello stigmatizzare la vergognosa soppressione del CUP, chiede ai sindaci dell’Isola, almeno in questo caso, un sussulto d’orgoglio e di dignità politica affinché si attivino per trovare immediatamente, in concerto con l’ASL, una soluzione per ridare gli sportelli del CUP alle popolazioni occidentali dell’isola d’Ischia. Al tempo stesso, facciamo appello ai cittadini isolani, alle forze politiche e alle associazioni sinceramente democratiche e progressiste, a scendere in piazza per rivendicare il pieno diritto alla salute di residenti e turisti sempre più compromesso dalla soppressione o dal ridimensionamento dei servizi sanitari e dalle ormai croniche e decennali problematiche che attanagliano l’ospedale “Rizzoli”.di gennaro savio
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ISCHIA, TARTARUGA CARETTA CARETTA DEPONE OLTRE CENTO UOVA SULLA SPIAGGIA DI FORIO.

 

 

 

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Tu, Melina Laezza, Brigida De Luciano e altri 64

 

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NAPOLI, QUEL CUMOLO DI RIFIUTI CHE IN PIENO GIORNO “SPORCA” IL CENTRO CITTADINO
Sono le ore 13.00 e a chi a Napoli percorre Via Agostino Depretis, non sfugge di certo la presenza di un enorme cumulo di buste dell’immondizia non rimosso. Eppure siamo in pieno cent

 

 

 

 

Gens una sumus.Al via, presso l’Hotel Terme Villa Angela a Forio, il XV Festival Scacchistico

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Gens una sumus.

Internazionale “Ischia l’Isola Verde”.

All’insegna del motto ufficiale della FIDE (Fédération Internationale des Echecs = Federazione

Internazionale degli Scacchi), fondata nel 1924, prende forma il XV Festival Scacchistico Internazionale

“Ischia l’Isola Verde”.

Dalla prossima domenica 30 giugno e fino a domenica 7 luglio 2024 si svolgerà presso l’Hotel Terme

Villa Angela a Forio l’ormai tradizionale torneo internazionale dedicato agli appassionati e curiosi

del nobil giuoco.

Organizzato dall’associazione Giochi di Natale insieme con gli amici Prof. Mario Miragliuolo,

Presidente dell’associazione e l’indimenticabile Giuseppe Magaldi per la prima volta nel 2009, la

kermesse scacchistica è stata sospesa solo un anno a causa del Covid.

Durante questi tre lustri la manifestazione sportiva ha registrato una costante partecipazione di giocatori

provenienti da tutto il globo con punte di presenze di quotatissimi atleti dotati di elevato di punteggio

agonistico, in gergo denominato ELO.

Questo sistema di valutazione, studiato e approfondito nel 1970, prende il nome dal suo inventore, il

Professor Elo che mise a punto un nuovo criterio di formulazione del rating fondato su una base

statistica e che la Fide adottò per poter gestire e classificare i suoi iscritti e quelli delle varie federazioni

nazionali aderenti.

Tra gli assidui partecipanti ricordiamo non solo il compianto Grande Maestro Igor Naumkin ma anche

tanti campioni internazionali e nazionali tra cui la campionessa italiana Maria De Rosa.

La formula di gestione del torneo adottata dall’associazione Giochi di Natale è da sempre tesa ad abbinare

sport e relax prediligendo lo sviluppo di rapporti umani che accomunino, come recita il motto

scacchistico, “Siamo tutti un popolo solo”.

Proprio per questo, oltre al torneo principale con formula Open, ove gli atleti vengono abbinati per gli otto

turni grazie al sistema svizzero che consente sfide equilibrate, sono previste numerose attività collaterali.

Un ricco ventaglio di offerte, alcune gratuite, altre con modesto contributo economico, consentono ai

giocatori e familiari di abbinare appunto gioco e relax .

Nel dettaglio tali eventi si articolano in successione:

Martedì 2 luglio: inizio ore 21:30 torneo Rapid (non federale) 8 minuti + 5 secondi a mossa – 5 turni

Giovedì 4 luglio ore 9:35 – 12:50 Giro dell’isola con sosta per bagno a mare. Partenza dal porto di

Forio.

Venerdì 5 luglio: ore 9:30 circa Visita alle antiche Cantine D’Ambra

Venerdì 5 luglio: ore 21:30 Presentazione del libro

“Il secolo d’oro della pittura napoletana” del Dottor Achille della Ragione

Animati, dunque dallo spirito leale e combattivo, e supportati anche da un calorosissimo gruppo isolano

che si confronta bi settimanalmente al tavolo di gioco presso la Scuola Media G. Scotti di Ischia, il

gruppo Scacchischia, i nostri eroi del bianco e nero, ti attendono per una tua fattiva collaborazione o

semplicemente per suscitare la tua curiosità domenica 30 giugno 2024 presso l’Hotel Terme Villa Angela.

I

ll Prof. Mario Miragliuolo, molto soddisfatto del trend evolutivo del tradizionale appuntamento, è a tua

disposizione per chiarimenti e notizie sull’iscrizione o quant’altro possa essere riferito in merito e insieme

all’associazione, si e ti augura di far parte di “Una gens sumus”

Altre notizie del sito www.giochidinatale,it, Facebook : Ischia Scacchi e Giochi di Natale e alla pagina

https://www.iltorrioneforio.it/it/eventi/gens-una-sumus

Luigi Castaldi

IlMal’akl di Felice Meo nella splendida cornice dei giardini Ravino

  Forio d’Ischia .Inaugurata la mostra dell’scultore Felice Meo nella location dei giardini Ravino.Il Mal’aKl ,parola ebraica che significa ” messaggero” vedrà la sua esposizione dal 16 giugno al 30 agosto. Le rappresentazioni angeliche che il Meo offre  ai   visitatori rimandano alla parte più intima di Noi: l’essenza angelica. Essenza che alberga dai primordi della creazione nel nostro inconscio  é tuttavia  sopita nel nostro   in attesa di riemergere per apportare consapevolezza alle deliranti gesta umana. E  porne rimedio. In un mondocon obnubilamento del sensorio e ,da tempo, gli Angeli di F. Meo: sembrano annunciare  che  il periodo a disposizione non é più procrastinabile cioè differito.  Rinviato  E l’espansione edonistica centrata sulla competizione  va orientata sull’espansione spirituale. L’artista con i suoi Angeli plasmati sempre con la Sua tecnica di riciclo lancia un un forte messaggio al xxi secolo :” riappropriamoci della Nostra essenza angelica spingendoci ad una riflessione profonda riciclandoci dalla melma che circonda da troppo tempo le nostre angeliche Anime. Solo il messaggero angelico che vive nascosto in Noi potrà salvare il nostro ambiente” .Vittorio Spampinato lo ha illustrato con eloquenza:” Calati in una società sempre più esigente e caotica che per contro dimostra coi fatti che progresso e scienza  se da una parte danno dall’altro tolgono o quantomeno distolgono-più o meno l’attenzione su noi stessi e sul valore contenuti alla vita stessa”. Nel paradisiaco Eden dei giardini Ravino luogo più che consono agli angeli, un pubblico dal palato raffinato è rimasto estasiato al cospetto dell’Arte” Angelica” di Felice Meo di lucia mannna.

Il Pd cosa ha da spartire con Berlinguer? Se lo chiede Eduardo Garofolo x l’appropriazione indebita che i falsi comunisti si vogliono attribuire alla figura del grande statista.

Mi pare del tutto evidente che il Pd stia monovrando per a creditarsi quale erede di Enrico Berlinguer,certo ci vuole un bel Coraggio, Berlinguer é Morto Comunista, e il Pd per le politiche fatte sino a ora, e la sua composizione interna si colloca nel entrodestra, ed ha sposato fino a qualche mese fa le politiche liberiste e antioperaie, assieme alla peggiore destra, l’attuale gruppo dirigente del pd è quello che ha distrutto il Partito Comunista, ma Enrico, alla sua Morte, il Pci Italiano era ancora tale , allora io mi domando cari dirigenti del Pd, cosa avete a che spartire con i Comunisti, niente, avete utilizzato i voti dei Compagni che in buonafede pensavano che il Pd fosse ancora il Pci, ma non vi basterà mettere sulla vostra tessera l’effige di Berlinguer, saranno le vostre politiche antipopolari, antioperaie, liberiste del peggiore stampo, che vi collocheranno, al vostro posto, a destra. Dimenticate che avete votato a favore di un documento in sede di Comunità Europea che equiparava il Comunismo, al terrorismo al nazzismo, e al fascismo, e voi volete essere gli Eredi di un Comunista. Gli eredi di Berlinguer, ripeto morto comunista, siamo noi i compagni Aderenti al Partito Comunista Italiano i veri
eredi. Volete avere l’eredità di Berlinguer, un modo c’è, cacciate l’ala liberal Democratica, chi rimane si iscriva Al PCI.di Eduardo Garofolo
Tutte le reazioni:

Lucia Manna

Lettera aperta di Michele del Deo segretario del gruppo attivo:Libertà e democrazia che fa capo a Aldo Presutti.Riceviamo e pubblichiamo

Chi vi scrive questa lettera  è l’unico rappresentante del movimento di Aldo Presutti: mi chiamo Michele del Deo. Sono il segretario di questo gruppo attivo. Vi scrivo queste righe perché sono fiero del percorso intrapreso con il mio mentore Aldo Presutti, in diverse situazioni mi ha passato il testimone
Vorrei fare un appunto su chi ha cercato di rovinargli la carriera politica: nazionale e  locale.  Dilettanti da strapazzo e allo sbaraglio!
Con ciò ringrazio immensamente le pecorelle( finte smarrite). Passo, passo hanno seguito le istruzioni di questi ” piccoli politici”…ci hanno portato in una palude finanziaria, non chiamatela pandemia che di sanitario e scientifico non ha avuto nulla! Vi siete lanciati nelle braccia dei vostri aguzzini. Talmente l’impegno profuso da tutti voi, Ischia è diventato un” bordello”nel vero senso della parola! Aggiungiamoci la vendita di Castiglione Calise con rilanci milionari per opere inutili. Questo sta portando all’acquisizione di manovalanza straniera, molto spesso non ha competenze se non che in un determinato settore! I lecchini poi hanno affossato il settore alberghiero con la scarsa competenza molto spesso è la voglia di prevaricare su chi merita! Venderebbero mogli, madri e la loro dignità che hanno perso appoggiando questi finti imprenditori.  Dimenticavo il loro status quo nella furia di leccare hanno consumato le papille gustative!Aldo Presutti ha fatto tutto in regola; contratti, stipendi adeguati e i dipendenti non erano semplici lavoratori ma famiglia, casa! Concludo dicendo Aldo resterà sempre un leader ; pur non essendo in pianta stabile sull’isola. Noi del movimento saremo sempre vigili e attendiamo i passi falsi di questa gentaglia, scoveremo le collusioni in tutti i settori. Cordiali saluti Michele Del Deo

L’attacco del Papa agli anticoncezionali .Alex Braccio

La forza della vita - Il Santo Padre a casa di "A sua ...
Il silenzio di liberali e sinistre “radicali” 👉 https://t.ly/fJMSr
«Armi e anticoncezionali sono gli investimenti che danno più reddito. Le une distruggono la vita, gli altri la impediscono. È triste».
Queste le testuali parole di Papa Bergoglio in occasione degli Stati Generali della Natalità. Una enormità. Mettere sullo stesso piano strumenti di morte ed anticoncezionali è provocazione pura. Farlo nel nome della celebrazione della natalità, e sullo sfondo della campagna reazionaria del governo a guida postfascista contro la legge 194, assume oltretutto un preciso significato: la scelta di dare sponda al governo Meloni nell’offensiva oscurantista contro i diritti delle donne.
Secondo ogni evidenza l’accostamento dei contraccettivi alle armi non pone l’accento sulle armi ma sui contraccettivi. L’attacco è al diritto elementare alla libertà sessuale svincolata dal dovere della procreazione: la libertà sessuale come impedimento della vita, la maternità come dovere della donna! Il peggio della tradizione clericale. Quanto di più lontano dal costume di vita della grande maggioranza della società, delle donne, ed in particolare della giovane generazione.
Armi e contraccettivi come fonte di profitto? È una ragione in più per rivendicare la nazionalizzazione senza indennizzo dell’industria bellica e dell’industria farmaceutica (consentendo la libera disponibilità e gratuità degli anticoncezionali). Ma non è certo questa una preoccupazione della Chiesa, che detiene ricchi pacchetti azionari in tutti i settori dell’economia, a partire dalle banche. Accostare i contraccettivi al profitto da parte del Papa significa unicamente contestarne la moralità, cioè la moralità delle donne.
Si dirà che non c’è nulla di nuovo sotto il sole della cultura millenaria della Chiesa, quale che sia il papato di turno. È vero. Lo scandalo però è il totale silenzio su questa enormità reazionaria da parte della stampa laico-liberale cosiddetta progressista – inclusa quella che fa “opposizione” al governo – che infatti ha confinato le parole del Papa in qualche ritaglio marginale a fondo pagina senza una parola di commento. E ancor più scandaloso è il silenzio della sinistra cosiddetta radicale, quella che sventola un giorno sì e un giorno no il vessillo del Papa cosiddetto progressista sino a farne una propria icona elettorale. Quella che dovrebbe difendere sino a prova contraria la libertà delle donne.
È la conferma, se ve era bisogno, che solo una sinistra rivoluzionaria può essere coerentemente laica e quindi anticlericale. Solo una sinistra che metta in discussione il capitalismo ecclesiastico (immobiliare, finanziario, fiscale), come parte organica del sistema capitalistico, può liberamente attaccare la monarchia assoluta e teocratica che lo gestisce e dunque la sua cultura misogina.
“Donne, vita, libertà” per noi non vale solo in Iran.di Alex Braccio
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Il giorno del Ricordo; di cosa?

Nel giorno del ricordo delle Foibe, ideato dai neofascisti per silenziare l’olocausto dalle vittime ebree e comuniste, anche Sergio Mattarella ha tenuto a ricordare che per la guerra fratricida mossa dal fascismo morirono e vennero estradati in molti, la cui unica colpa era essere italiani, denunciando l’oblio subentrato.
Peccato che anch’esso ha obliato il fatto che non di guerra fratricida si è trattato; ma di una invasione fascista dell’Istria che ha causato la morte per più di un milione di persone in maggior parte civili, colpevoli di essere sloveni.
La questione Istria inizia nel 1919 con i Fasci Combattenti, poi nel 1920 con il Partito Nazionale Fascista; come suo nefasto stile, per marcare una nuova italianità del territorio,
Già all’inizio del 1900 il goriziano Isaia Ascoli propose di chiamare l’Ischia “Venezia Giulia“. sino ad allora chiamata “Littorale Austriaco; area che era abitata da due componenti etnico linguistiche; la germanica (predominante) e l’italiana.
Dopo l’accordo di Rapallo del 1920, più di mezzo milione tra sloveni e croati passarono forzatamente sotto lo Stato monarchico italiano; che si identificava rigidamente con il suo nazionalismo autarchico dominante; poi con l’avvento del fascismo, il regime ha imposto una italizzazione forzata di tutto; nella scuola si è obbligato l’insegnamento della sola lingua italiana con la proibizione dello sloveno e del tedesco; l’italianizzazione di cognomi e dei nomi; ha licenziato tutti i dipendenti pubblici non italiani; ha cancellato il diritto a manifestare.
Nel 1941 le truppe nazi fasciste diedero il colpo di grazia occupando militarmente i Balcani, assegnando prepotentemente più di un intero terzo del territorio al regno italiano; la popolazione fu vittima delle deportazioni verso i lager; nel 1942 la repressione dei civili fu simile a quella perpetrata in Italia sull’appennino tosco emiliano.
Dopo l’8 settembre 1943 i contadini e gli operai sloveni si rivoltarono contro gli esponenti del regime fascista, giustiziandone circa 500. Nel 1945, in contemporanea tra la fine della guerra e l’eliminazione di chi ancora contrastava il nuovo Stato Jugoslavo, morirono circa altri 3.000 italiani; non si trattò di uno sterminio etnico; ma conseguenza del fuoco bellico.
La sconfitta nazi-fascista ebbe come conseguenza un grande esodo di profughi dall’Istria; di cui 252.000 verso l’Italia; 34.000 verso la Slovenia; 12.000 verso la Croazia e 4.000 verso altre nazioni.
Ma ai moderni commemoranti tutto ciò non interessa; l’importante è fare propaganda pro neofascista.
Enrico Corti

Michele del Deo esponente di spicco del movimento”Forio é Tua”cerca di sensibilizzare i primi cittadini dell’isola d’Ischia x la tutela dei mal tutelati campi campi da gioco

 Ieri domenica mattina decido di voler fare due tiri a canestro .Prima tappa  a Lacco Ameno. Grazie a qualche indicazione chiesta per strada, trovo il campetto: nuovo di zecca, pavimentazione e colori bellissimi ma entrambi i canestri vandalizzati (foto). Chiedo ad un signore che mi dice che è la terza volta che i ragazzini del quartiere li devastano, nonostante le telecamere di sorveglianza.
Ultima speranza, il campo delle scuole medie di Panza, arrivo e mi trovo davanti un cantiere a cielo aperto, i canestri stile residuati bellici (foto) e il campetto chiuso a catenaccio a protezione di sto gioiello.
Oggigiorno, non c’è un canestro agibile nel raggio di 12 Km, il più vicino è a Ischia Porto (se è aperto, boh, chissà).
Ma dove devono andare a sbattere grandi e piccini per fare un pò di sport all’aria aperta o per semplicemente giocare?
Uno scandalo! Uno schifo inaccettabile!
Caro sindaco Pascale, se hai a che fare con i subumani due sono le cose: o li sommergi di sanzioni amministrative e penali o trovi delle soluzioni alternative. Proteggi il campetto con un’inferriata alta 3 metri, metti porta con lucchetto e dai le chiavi solo a persone fidate.
Caro sindaco stany verde Comune di Forio, che idea di paese hai per le nuove generazioni? Dove devono andare a sbattere i ragazzini? Solo calcetto a pagamento o spiaggia? Esiste un solo sport in paese?
Soprattutto perche si parla di Forio, che ha una lunga storia di basket che è un patrimonio che deve essere tutelato e promosso, e non umiliato.
Cari amministratori dateci spazi pubblici protetti, dateci la possibilità di praticare sport e di giocare, incentivate la pratica sportiva che crea legami e educa alle regole, non lasciate i ragazzi in strada o chiusi in casa davanti a questi diavoli di cellulari.
A Forio, e a Ischia in generale, c’è un patrimonio di Basket costruito da grandi uomini che non può e non deve andare perso e non può essere relegato solo alle associazioni sportive.di Michele del Deo

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Diverse cronologie di crolli sistemici

 
Diverse cronologie di crolli sistemici
Il fatto che il capitalismo privato occidentale stia crollando dopo la fine del socialismo statale di marca sovietica e cinese dovrebbe farci riflettere.
Si potrebbe infatti pensare che avrebbe dovuto essere il contrario, cioè là dove domina la politica (per quanto autoritaria sia) sull’economia, maggiore dovrebbe essere la resilienza alla propria implosione.
Invece così non è stato. In Cina la fine del maoismo (1976) ha innescato un processo mercantilistico che ha prodotto risultati impressionanti a livello mondiale. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che nel giro di mezzo secolo un Paese agricolo e, secondo i parametri occidentali, sottosviluppato, sarebbe potuto diventare la prima economia industrializzata del pianeta. Oggi il socialismo mercantile sembra che stia diventando un modello di sviluppo per l’intero Sud globale, intenzionato a uscire definitivamente dalle secche del globalismo neoliberista dell’occidente collettivo.
Quanto alla Russia, la svolta è avvenuta con Gorbaciov nel 1985, tradita da quello sciagurato anticomunista di Eltsin, e recuperata in corner dal pragmatico Putin, che, pur essendo lontano da qualunque ideologia socialista, ha saputo impedire al capitalismo privato degli oligarchi di disintegrare la Federazione Russa. E, nel fare questo, ha ripreso un certo nazionalismo a sfondo religioso e una vaga tradizione slavofila euroasiatica, che rimanda inevitabilmente al passato zarista.
In ogni caso nessuno dei due Paesi ha fatto pagare ad altri Paesi le conseguenze del fallimento della propria costruzione ideo-politica (prevalentemente focalizzata sull’industria pesante da parte della Russia, e sulle comuni agricole da parte della Cina).
Sì, ma perché il capitalismo occidentale sta iniziando a crollare solo adesso? Davvero un sistema dove l’economia domina la politica è più forte di un sistema dove esiste l’opposto? Davvero l’interesse materiale conta di più dell’ideologia politica?
Stalin e Mao avevano un potere immenso sul piano politico, che però non fu sufficiente per arginare la crescente crisi economica, che dopo la loro morte si palesò in tutta la sua drammaticità.
Oggi il progressivo declino dell’economia occidentale non riesce a essere scongiurato da nessuna dirigenza politica. Infatti gli statisti occidentali sono tutti delle mezze figure, marionette manovrate da poteri occulti, industriali e finanziari, che agiscono dietro le quinte. Questi poteri, piuttosto che arrendersi all’evidenza, stanno pensando di sostituire la democrazia formale con la dittatura reale del capitale. E la vogliono far pagare al mondo intero.
Non possono assolutamente sopportare l’idea che due potenze come la Cina (forte economicamente) e la Russia (forte militarmente) stiano convincendo il Sud globale a emanciparsi dal neocolonialismo occidentale sui piani economico-finanziario e militare, dopo averlo fatto su quello politico negli anni ’60 e ’70.
Perché è di questo che, in definitiva, bisogna parlare. Il capitalismo occidentale sta crollando perché non può sopportare una liberazione integrale di chi l’ha abituato da mezzo millennio a vivere di rendita, permettendogli di sfruttare risorse umane e naturali altrui.
La Russia e la Cina non hanno mai potuto farlo. L’autoritarismo era tutto interno alle loro nazioni. Il crollo non avrebbe avuto alcun motivo di scatenare una terza guerra mondiale. Anzi oggi son proprio queste due nazioni, ampiamente meritevoli per aver saputo fare i conti coi propri limiti strutturali, che possono impedire all’occidente di comportarsi in maniera irrazionale.di Mikos Tarsis

GLI ALISCAFI NON PARTONO E LA STUDENTESSA PERDE L’ESAME. AMAREZZA E RABBIA PER L’ENNESIMO SCHIAFFO IN FACCIA ALLA NOSTRA COMUNITA’ ED ALLE SUE ENERGIE MIGLIORI.

.
ADESSO BASTA!
La storia della nostra giovane studentessa che questa mattina non è riuscita a raggiungere la terraferma per sostenere un esame all’università è una storia triste della quale siamo tutti responsabili e della quale dovremmo vergognarci, tutti.
Serve a poco esprimere strumentale solidarietà per l’ennesima vittima di un Isola che non funziona, un Isola non all’altezza dei tempi che viviamo, delle speranze e delle ambizioni dei nostri giovani, dei loro talenti, delle loro aspirazioni, come dei diritti alla salute ed alla vita di tanti nostri concittadini.
Che dire un vero schifo, come il silenzio complice e connivente dei più.
Una classe politica ed imprenditoriale che dovrebbe solo provare imbarazzo per quanto accade, tutti i giorni.
Ed il problema non può essere solo quello di non avere porti e mezzi sicuri, o di un sistema sanitario che non funziona, o di un’isola tutt’altro che sicura, il problema è rappresentato dalle qualità umane di chi ricopre ruoli di responsabilità, dalla incapacità di dare risposte credibili alle domande dei nostri giovani, delle nostre donne, dei nostri anziani, dei nostri ammalati.
Intanto le compagnie di navigazione provino a dare le opportune spiegazioni sul perché delle mancate partenze di questa mattina e di quanto, troppo spesso, accade, senza prendere in giro i nostri giovani e, soprattutto, chiedano scusa! di vito iacono