Zaro e il giallo dei lecci potati: risposta a Massimo Bottiglieri

In merito all’articolo apparso oggi 28 dicembre 2013 alla pagina 5 sul quotidiano il Dispari.

Leccidi Lucia Manna.  Mentre in Parlamento viene abrogata la legge che stabiliva il veto di soccorso ai profughi nelle acque territoriali da parte dei natanti in zona, a Forio d’Ischia Massimo Bottiglieri promulga una legge che non favorisca esseri viventi quali i lecci in questione ad essere soccorsi. Chiaramente il Direttore della Fondazione la Colombaia non si è consultato con un legale, forte della sua preparazione in diritto penale, civile, amministrativo, perito agrario. Bypassando ogni legge dello stato di diritto, Massimo Bottiglieri usa un frasario a dir poco consone alla questione in essere. Tengo a precisare che la gazzella dei carabinieri capitanata dal Maresciallo Giuseppe Scanù è stata da chi scrive contattata alle ore 08/15/03.

Sempre chi scrive è entrata nella struttura Villa Visconti dall’ingresso principale ( lato Mezzatorre). E in quel momento l’ex custode come riferisce il Bottiglieri era assente. Ho provato a chiamare l’ex curatore della Colombaia, senza risposta alcuna. Il custode è apparso dopo l’arrivo delle forze dell’ordine convocate per la “bisogna”. Dopo aver avvisato il Comandante dei vigili Giuseppe Iacono e il Consigliere di opposizione Domenico Savio, in qualità di giornalista e di cittadina dedita alle questioni ambientali è stato d’uopo la mia presenza per chiarimenti in merito all’abbattimento dei lecci.

In riferimento alla fuga dei rumeni è antecedente all’arrivo delle forze dell’ordine e  si riferisce alla data del  23/12/13 alle ore 17:03 e non al 24/12/13 come sostiene ancora  erroneamente il Direttore Massimo Bottiglieri. È vero che la miglior difesa è l’attacco, ma in battaglia la strategia e il piano tattico se non curati attentamente possono far si che le battaglie vengono perse. Per il momento auguro al Bottiglieri che rifletta bene dei danni causati alla struttura e all’immagine della struttura Fondazione la Colombaia. Invito sempre il Bottiglieri a rileggere attentamente i passaggi giornalistici da me scritti prima, dopo e durante l’ultimo anno 2013. Preciso ancora che il Maresciallo Giuseppe Scanù ha invitato l’imprenditore Salvatore Calise a contattare il Direttore Massimo Bottiglieri affinchè venisse in loco ed esibisse l’autorizzazione (da tanto lui citata e in suo possesso).

La telefonata è avvenuta in presenza di: il vigile Caruso, il Maresciallo Nicolella, Domenico Savio, Gennaro Savio, oltre ad altre persone che si trovavano di passaggio all’interno della struttura. L’accessibilità nella Fondazione la Colombaia in mancanza di custodia, il 24/12/13 era permessa a chiunque visto che gli stessi rumeni non si sono preoccupati di chiuderne l’ingresso sempre riferito al lato Mezzatorre.

Distintamente Lucia Manna