A Forio d’Ischia i nostri politici attendano alla salute pubblica
Caro direttore Gaetano di Meglio
In barba alle leggi vigenti con dannose conseguenze fisiche e ambientali, nel comune di Forio d’Ischia si depositano nel sottosuolo sostanze di natura altamente tossica. Tumorali. L’ufficio tecnico interrogato con richiesta avendo ad oggetto: Copia autorizzazione Edililizia-Tratto – Letto- Stradale Colombaia- Mezzatorre non ha risposto a tutt’oggi .La richiesta a firma della sottoscritta è stata protocollata il 17/10/2012. Protocollo Generale 20172. L’architetto Giovanni Matarese, seguendo vecchie e perverse logiche dei tempi che furono, nell’ultimo mio invito verbale per il rilascio delle richiesta, voleva conoscere il nome dell’impresa privata a cui è stata offerta l’opportunità di scaricare nel sottosuolo predestinato il grattume di asfalto .A significare che l’architetto responsabile dell’ufficio tecnico dei lavori pubblici chiede alla richiedente ciò che la richiedente stessa domanda. Siamo fuori di testa! Umanamente possiamo capire il paradosso di Matarese visto i suoi recenti guai giudiziari. Se la questione la analizziamo più a freddo dovremmo biasimarlo di meno e responsabilizzarlo di più a fronte di un episodio a dir poco criminoso. Esiste una tabella per capirne la tossicità del grattume. Tutti al mondo sanno per sentito dire che in terra ferma sono stati da qualche secolo( paradosso) impiantati dei siti per i così detti” rifiuti tossici speciali” Nel comune di Forio d’Ischia lo speciale significa risparmiarne i costi per lo smaltimento. A noi non è dato sapere per la mancata risposta alla richiesta, se e quando la “ionda” del costo aggiuntivo per lo smaltimento nella capitale è stato addizionato dal Comune criminoso .A noi spetta segnalare il diabolico inconveniente. All’Asl, alla Procura e tutte le leghe ambientali indagare sulla questione. Questione che oggettivamente esiste e persiste tra la Culturale Colombaia e Mezzatorre. Pare che a detta di qualche presente alla messa in opera del terrapieno contenente il fertile concime tumorale fosse vigile il vice-sindaco Giovanni Mattera. Il vice sempre zelante di Forio city. Il Mattera distratto dalle prossime elezioni e con orgoglio civico avrà pensato che il grattume di asfalto potesse effettivamente rinverdire la zona Colombaia- Mezzatorre dal nitrito aspetto circostante. Il vice nella sua straordinaria innocenza si sarà dato del partecipativo alla grande opere di dispiego, messa in opera, accomodamento del letto di Punta Caruso. Prima del XVIII secolo dall’asfalto veniva distillato un olio come lubrificante e perfino utilizzato anche per i parassiti. E perfino come medicamento umano e animale. Mattera sempre ignaro del nocivo grattume avrà pensato al benessere dell’umanità locale e noi vogliamo crederci data la temporanea e confusionaria situazione elettorale foriana:”essere o non essere primo cittadino del comune di Forio?” Domanda amletica per chi ha assaporato’” la droga del potere politico”Divertendoci ancora fino al giorno del responso elettorale chiediamo con foga e con indignazione alla amministrazione Regine di rimuovere ad Horas il prezioso e salutare oggetto nero dal sottosuolo del tratto: Visconti-Mezzatorre. Per evitare ulteriore danni a chi di AVVISI DI GARANZIA VORREBBE FARNE RACCOLTA PER ESSERE INDICATO NEI GUINESS DEI PRIMATI.di luciamanna