Insieme per Forio denuncia l’annullamento della graduatoria relativa all’assegnazione dei “Buoni basti” e chiede le dimissioni di MarioSavio

(Cs)Il gruppo “Insieme per Forio” esprime profondo rammarico per la situazione surreale derivata dall’annullamento della graduatoria relativa alla assegnazione dei “Buoni pasto”.

Purtroppo ci giungono numerose segnalazioni di persone che stamane si sono presentate presso i punti vendita convenzionati con il Comune di Forio, salvo poi venire a conoscenza che, a causa si negligenze e palesi violazioni nella procedura di assegnazione, i benefici erano stati annullati. Circostanza ancora più assurda, per i diretti interessati, i quali non avendo altre disponibilità economiche, sono stati costretti a lasciare alle casse la spesa appena effettuata.

In un paese civile, quale è la nostra Forio, non possono essere consentiti questi sbagli, volontari o involontari che siano, indipendentemente da quelle che possono essere i motivi, a maggior ragione in un periodo come quello che stiamo attraversando particolarmente delicato, basti immaginare che a quasi due mesi dall’emergenza nulla è stato erogato dallo Stato in tutte le sue articolazioni territoriali in favore dei cittadini.

Allo stato non è dato sapere in via ufficiale dall’ente se effettivamente l’assegnazione dei buoni pasto sia stata effettivamente annullata, se i richiedenti siano tenuti ad effettuare una nuova richiesta, se e quando potranno concretamente beneficiare dell’aiuto economico.Il gruppo di minoranza sin d’ora si è attivato per richiedere formale accesso agli atti al Comune di Forio, al fine di portare a conoscenza della collettività le reali ragioni di questa ennesima anomalia che si è tradotta in un grave disservizio ai danni di gente già socialmente sensibile.

Inoltre Insieme per Forio sollecita il Sindaco, Francesco Del Deo, ad intervenire senza indugi pubblicamente al fine di fornire tutti i chiarimenti ritenuti, a questo punto, necessari oltre che dovuti.

Inutile aggiungere che, in una situazione del genere, al di la di quello che emergerà dallo stato degli atti, l’Assessore al ramo, sig. Mario Savio, dovrebbe avere il buon senso di dimettersi; tuttavia se ciò non è avvenuto per fatti ancora più gravi, non ci sorprende che non avvenga in occasione di questa ennesima, grave e triste vicenda.

Covid 19 alla riscossa.Decreti capestro in Italia. Il riscatto italiano

Foto di Giuseppe ConteFrasi di Nicola ZingarettiMario Monti nominato senatore a vita La mossa del Colle, il via ...Chi riesce a capire, ancora per breve tempo che stiamo ad un risvolto epocale tenendo ben in mente i valori-diritti e quant’altro inerente alla sfera Umana può ampiamente contribuire con il suo pensiero, i suoi scritti al cambiamento della Storia Umana senza precedenti.Il benedetto e maledetto Covid 19 sta dando la possibiltà di sconvolgere tutti gli equilibri mondiali apprendo le socchiuse Coscienze e smascherando i crimini-nefandezze-oppressioni che ancora ad oggi affligono gli Creature terrestri.Le Elites mondiali sono alla loro ultima partita .Partita che giocata sporca anche in casa nostra omettendo e calpestando i nostri sacri principi costituzionali sta decimando l’italico individuo riducendolo a restrizioni fisiche con l’aggravante turbamento psitico-.C ‘é necessità di una vera e propria “RESISTENZA”.I partigiani che devono concorrere alla rivoluzione Copernicana della terza guerra mondiale( economica )devono brandire l’arma della protesta con la voce che ormai solo i social consente.Moti sono le voci libere di giornalisti-medici-intellettuali che su blog di spessore invitano con accurate documentazioni alla riflessione e alla partecipazione.Nonostante ciò, la maggior parte delle persone si affida e si fida delle notizie televisive di regime mistificate E Il premier Conte fa ora notizia con il suo lato filantropo nel donare il suo stipendio all’emergenza .Conte e la sua maggioranza di governo dovrànno rispondere di OMICIDIO colposo di massa perchè hanno sottovalutato l’Emergenza del Covid 19 intervenendo con  tutele capestro in notevole ritardo. E deceduta tanta gente x il pressappochismo. Lui é il sinistroide Zingaretti hanno chiuso tutta la Nazione.Hanno relegato in casa tutti gli italiani quando ormai il Virus era già contemplato. Diffuso.Il presidente del consiglio italiano si vuole lavare un tantino la coscienza .E riprendere consensi. Beati i poveri di spirito che’ vedranno il regno dei Cieli!!. Sveglia! Sveglia!.L’Organizzazione Mondiale X La salute si congratula con il governo per le misure prese: Cicero pro doma sua”! La OMS è un associazione privata da quì si puo’ dedurre quali sono i suoi Interessi nell’elogiare i metodi fascisti imposti in violazione ai diritti fondamentali della libertà.Le misure deleterie che stando conducendo milioni di italiani all’uso di farmaci antidepressivi e che servono a poco e niente a smantellare il Virus visto che di positivi siamo in tanti e non riconosciuti per il mancato tampone. Tampone che andava e andrebbe fatto a tappeto . Ma hainoi!! Falso rimane il fatto che non abbiamo tamponi a sufficienza . Volendo si procurano . Il vero problema é che non abbiamo i reagenti per leggerli.I sanitari che li leggono.I microscopi che la sinistroide politica del Zingaretti (infetto ) con il super visore Mario Monti taglio’ con la Spending REVEW allo scopo di ridurre gli sprechi e di apportare miglioramenti al bilancio. Uno dei tanti crimini perpetrati Da Mario Monti a cui dovrebbe rispondere al cospetto di una istituenda Corte Marziale.La soppressione degli ospedali a tutela della salute pubblica, con dei tagli alla Sanità ha dato per il momento risposta il Covid 19 . Attendiamo dopo il suo rientro che la Magistratura si esprima nella totale ubbidienza della legge a cui é stata chiamata a rappresentare. Esprimersi. Un altro abuso doveroso da sottolineare é che le autocertificazioni che hanno imposto per gli spostamenti ritenuti “necessari” sono NULLI. Violano tutti gli articoli della Costituzione. . Non sono ammissibili neanche nell’urgenza perchè nessuna legge esiste in merito E ‘solo un arbitrario decreto non convertibile neanche in legge voluto dal governo Conte. E neanche potrebbe essere promulgata qualora si riunisse il Parlamento. Finale tutte le multe con articoli di legge alla mano non hanno ragione di essere messe in atto perchè violano l’ART 445 che regolamenta le AUTOCERTIFICAZIONI.Le forze dell’ordine e i Vigli al fermo del conducente non chiedono patente e documenti ma d’assalto l’auto certificazione.E qui si potrebbe osservare che qualsiasi latitante con il Covid 19 può girare indisturbato. Insomma norme e decreti legge( attenzione non legge approvate dal Parlamento) con violazioni del decalogo COSTITUZIONALE tutte a servizio dei PIENI POTERI CONTIANI che indugono a pensare ad un ritorno fascista che con armi e fuoco ha contribuito a sterminare milioni di italiani e non. Se la Magistratura non agisce come nel caso di craxsiana memoria Conte e company non la passeranno liscia.Il danno. La beffa! Covid 19 il giustiziere del XXI secolo alla riscossa degli italiani.di lucia manna. Così è…se Vi pare! vocidaischia@gmail .com 3476381702

Vedi Napoli e poi muori così canta un vecchio adagio

DAL SINDACO De Magistris Sono napoletano. Sono nato a Mergellina, accanto al mare. Sono stato, sin da piccolo, abituato a guardare oltre, dove lo sguardo non arriva e nella direzione dell’infinito, senza mura, nemmeno nel cuore. Amo profondamente Napoli, amo il popolo di Napoli. Amo anche le cose che non mi piacciono della città e dei napoletani. È una città di contrasti: inferno e paradiso, anarchica ed assetata di giustizia, energia imponente tale da disintegrare qualsiasi involucro a pressione, popolo che vuole poche regole, ma ha una potente capacità di autogovernarsi. Non mi appartiene la difesa a prescindere della mia Terra. Ti dicono, non di rado, nel nostro Paese, quando pensano di farti un complimento: “non sembri napoletano”. È l’emblema, se volete anche gentile, del pregiudizio nei confronti della nostra Terra. Pure di questi tempi, nel pieno dell’emergenza#coronavirus, non si è persa l’occasione di marchiare alcune immagini della nostra città: “vedete come fanno a Napoli, vedete i napoletani”. È l’ignoranza che acceca.

All’inizio dell’epidemia in alcune zone d’Italia il mantra era: “Tutti fuori, vita pseudo normale, aperitivi, aziende, cantieri”. In quei giorni a Napoli, dove non si registrava ancora nessun contagio, chiudemmo le scuole, prima ancora del Governo, ed anche i cantieri. Nessuno ha mai osato, giustamente, dire: “guarda lì che fanno”. A noi non appartiene giudicare. Ci tocca comprendere, capire, mettersi nei panni di altri. Io voglio, oggi, sentirmi milanese, bergamasco, bresciano, piemontese, lombardo, veneto, ITALIANO. Lo dico da napoletano verace, da chi mette Napoli prima di tutto. Napoli è più simile a Betlemme che a Berlino, Napoli è europea ma anche araba, Napoli è fatta di vicoli, piazzette, rioni, con botteghe assai contigue e tantissima gente che vive nei bassi in cui c’è la storia della nostra città. Oggi nel bollare l’inciviltà del nostro popolo si parla e si fotografano presunti assembramenti in alcune strade di Napoli. Ma la conoscete la conformazione urbanistica di interi quartieri della nostra città? Ma avete mai visto Napoli in un giorno di vita normale pre covid19? Napoli è un abbraccio, siamo sempre stretti, un’nguollo a nat’. Non è facile mantenere distanza sociale dove non c’è spazio, eppure le persone ci provano e ci riescono anche (al netto di qualche imbecille che staziona anche dalle nostre parti, come in tutte le parti del Paese). Se accade da altre parti nessuno si sogna di dire, forse nemmeno di pensare, che è la condotta di un popolo. Invece si usa, da parte di alcuni ovviamente: “guardate i napoletani”. Come se fossimo una vil razza dannata.

Resisteremo e vinceremo uniti anche questa terribile sfida. E torneremo presto ad abbracciarci.

Per ora #Napoli e il suo popolo agiscono nel complesso con maturità e responsabilità, in un’epidemia anche sociale ed economica senza precedenti dal dopo guerra.

Dedico a chi non ha mai avuto tempo e voglia di entrare nel corpo di Napoli e nell’anima della sua gente un passo di “Napule è” di Pino Daniele: “Napule…e a sape tutto o’ munno ma nun sanno a verità”. Nella foto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e l’artista-poeta letterato Ciro Ridolfini

Il presidente del consiglio Conte ha il potere di immettere e stampare moneta in caso di emergenza. Tutti gli italiani sono in spasmodica attesa

Giuseppe ConteIl nostro capo dello Stato é virtuale . Come tutti ben sanno i fili li mantengono i burattinai:ossia chi li comanda. Sta di fatto che una soluzione politica- economica esiste ed é quella di stampare monete nostre senza ricorrere ai ricatti del prestito MES. ( E’ previsto stampare soldi nostri in caso di emergenza.X il governo il Covid 19 rientra in tale schema visto che il VIRUS ha messo in ginocchio l’intera Nazione?Il Prestito (MES) verrebbe accordato con clausole e vincoli delinquenziali.imposti dalla truffa europesta. Stampare moneta é la prova del nove e qualora non si prendesse in considerazione gli italiani cosa faranno? Intanto a bada li tengono i 30000 militari americani che sono venuti in soccorso alla nazione italiana che non é più uno Stato da quando non può più stampare e immetttere moneta propria.l.m.

L’artista M.Marco Yang Donnarumma al Swis Exspo Art 2020 il suo dipinto in china e acquerello degno di nota

Nessuna descrizione della foto disponibile.

“Amami ora che non ho colori per farti innamorare della mia essenza.
Là ,dove solo le aquile ascendono,
troverai il mio spirito unito all’orizzonte senza segno né luogo.
Per ogni cosa che poi ritorna, Addio..”
Questo disegno, realizzato con china ed acquerelli,
parteciperà ad un concorso per diventare il manifesto ufficiale dello
SwissArt expo 2020
che avrà luogo ĺa prossima estate a Zurigo.
Con Artbox project , una galleria svizzera.di Marco Marcus Yang DonnarummaL'immagine può contenere: 1 persona

LA LETTERA DI VALERIO MALVEZZI CHE INVITA A SOTTOSCRIVERE AGLI ITALIANI PER I DANNI SUBITI

Io sottoscritto, privato cittadino di libero pensiero, nato in Stato libero e condotto a forza in Unione Europea, nel sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma,Risultato immagine per PRODIRisultato immagine per DRAGHIL'ideona di Mario Monti: i Buoni di Salute Pubblica per l'Italia

Accuso chi ha costruito questo modello d’Europa di essere stato mosso da pensieri di grandezza e non di fratellanza, di dominazione e non di cooperazione tra i popoli, con lo stesso disegno di dominio che caratterizzò l’uso di monete antiche all’epoca dell’Impero Romano o più tardi del Sacro Romano impero, senza comprendere l’evoluzione storica, sociale e culturale dei popoli.

Accuso i Capi di Stato e di Governo degli ultimi decenni di aver tradito lo spirito dei Padri fondatori, usando consapevolmente a fini personali e di carriera privata i valori ispiratori di comunità e fratellanza.

Accuso chi volle far nascere l’Euro di averci ingannati, millantando un bene comune e dichiarando di voler creare una casa comune quando in realtà si voleva evitare semplicemente che una casa fosse più grandiosa di un’altra: la Germania della Francia.

Accuso i governanti Francesi dell’epoca, Mitterand a Parigi e Delors a Bruxelles, di aver congiurato per il folle terrore che la Germania, in vista della sua riunificazione dopo il crollo dell’Unione Sovietica, diventasse nuovamente più grande e potente della Francia stessa.

Accuso la Germania dell’epoca di aver ricattato i congiurati, e di aver imposto alla base dell’accordo tra Kohl e Mitterand un processo di deindustrializzazione dell’Italia, che come potenza industriale faceva allora ombra alla Germania. Accuso la Germania di aver accettato la moneta senza Stato denominata Euro ma di aver imposto in cambio un modello di fatto incentrato sul marco tedesco.

Accuso la Germania di aver richiesto e ottenuto una Banca Centrale Europea indipendente e non controllabile dalla politica, creando le premesse storiche affinché i cittadini della futura Europa fossero schiavi dei banchieri privati. Accuso la Germania di aver imposto regole asimmetriche tra creditori e debitori, imponendo il rigore solo per questi ultimi. Accuso la Germania di aver imposto la sede della Banca Centrale Europea non a caso sul proprio territorio, a Francoforte.

Accuso l’Europa e non l’Euro, poiché se un cane entra nel nostro salotto con le zampe sporche di fango sporcando il tappeto non è razionale prendersela con il tappeto. Accuso l’Europa di aver volontariamente costruito un lager finanziario, nel quale milioni di persone sono state rinchiuse, sorvegliate da pochi guardiani cui è stata consentita un’esistenza di privilegiati, nell’interesse dei padroni del lager.

Accuso tutti i Governi e governanti italiani dell’epoca di avere capito benissimo quali fossero le conseguenze di tali accordi, ma di aver taciuto la verità al popolo in cambio di propri vantaggi e carriere personali. Accuso questi uomini di averci ingannato, poiché nessuno spirito di fratellanza tra i popoli è stato mai attuato nemmeno in epoche recenti, in campo sostanziale, economico, a partire dagli Eurobond e dalla mutualizzazione del debito.

Accuso la classe politica italiana passata e recente, che si è svenduta ai banchieri privati, di non aver mai creato una Europa Unita ma solo una unione di monete, chiamata Euro. Io li accuso di non averci portato alcun benessere promesso, ma solo un aumento dello squilibrio, creando benessere per pochi e malessere per molti.

Accuso coloro che usano la parola “populismo”, per svilire con tale termine denigratorio le umanitarie ragioni di protesta e di indignazione di coloro che intendono dar voce al popolo oppresso dalla fame e dall’ingiustizia sociale. Accuso i perbenisti che fanno uso di tale parola, per zittire financo il lamentoso piangere del popolo che soffre, dei giovani che devono emigrare, degli adulti cui è precluso ogni rientro nel mondo del lavoro e degli anziani che non hanno soldi per curarsi o che devono andare a cercare il cibo nei cassonetti delle città. Accuso tutti coloro che, in virtù della loro posizione privilegiata dovuta a ragioni sociali, politiche o religiose, non soffrendo dei problemi della povera gente e non avendo il problema del pane sulla propria tavola, giudicano dal loro pulpito come “populista” il pensiero di chi vuol dar voce al popolo oppresso.

Accuso tutti gli economisti dell’epoca che tacquero, ben sapendo che una moneta unica bloccata in un sistema di cambi fissi avrebbe chiaramente finito per danneggiare in modo gravissimo Paesi come l’Italia, a vantaggio di Paesi come la Germania. Accuso di non aver creato affatto una Europa unita, poiché nulla è mai stato fatto concretamente per avere una politica estera comune, una comune difesa dei nostri territori da pianificate invasioni di altri popoli, una politica economica comune, una politica fiscale comune, una politica del lavoro comune.

Accuso i politici che ancora promettono tali cose di voler ingannare la povera gente, poiché in questo anniversario quelle promesse, non da ieri ma da sessant’anni, non vengono mantenute. Accuso i sedicenti europeisti di non aver mantenuto da sessant’anni e di non poter mantenere in futuro quelle promesse per questioni fondative, poiché la struttura stessa della casa Europea non è democratica, cioè non può rispettare, per le stesse regole che essa si è data, il volere del popolo. Accuso coloro che si dichiarano europeisti di essere i più grandi antidemocratici della storia, poiché si tratta di un caso più unico che raro di Istituzione apparentemente comune nel quale mancano, per atto fondativo, le più elementari funzioni di un Parlamento e tutta la gestione è demandata alla Commissione, che di fatto esercita il proprio potere assoluto in disprezzo e spregio della democratica volontà popolare.

Accuso coloro che vogliono proseguire con questa idea di Europa elitaria, bancaria, plutocratica e antidemocratica di non aver capito che il dominio del dollaro sul mondo è finito con il gold standard nel 1971 e che quello dell’euro è nato morto, mentre si affaccia all’orizzonte un potere in oriente che, accumulando riserve auree, si prepara a disegnare uno Yuan standard. Accuso tutti coloro che in occasione di questo anniversario continuano a parlare con parole vuote di aver ingannato noi che eravamo giovani e che credemmo in buona fede a quelle parole e i nuovi giovani che ancora ingenuamente sperano che le parole possano essere più importanti dei fatti.

Accuso il grande inganno di aver spacciato gli effetti con le cause, di aver raccontato alla gente di essere da tanti anni in una presunta “crisi” e non, come è invece, in un cambiamento pianificato e deliberato di sistema economico. Accuso gli ideatori di quel piano di aver volutamente spostato la ricchezza del mondo dalle mani dei molti alle mani dei pochi, usando una moneta come strumento di riallocazione violenta delle risorse, ridistribuendo, insieme alla ricchezza, la libertà. Accuso tutti coloro che usano la retorica per nascondere quei fatti indiscutibili, e cioè la nuova povertà, la distruzione della classe media e il disegno pianificato e deliberato di cambiamento di sistema economico.

Accuso l’Euro di essere lo strumento al servizio di ben precise politiche economiche in materia di controllo di inflazione, di deregolamentazione borsistica, di deregolamentazione valutaria, di scelte fiscali che colpiscono i redditi bassi e non i grandi patrimoni, di liberalizzazione delle frontiere per gli interessi del grande capitale. Accuso l’Euro di essere stato lo strumento di questo disegno di Europa per attuare, in ambito economico, i due fondamentali piani del liberismo in economia e della globalizzazione come strategia geopolitica, nel più alto obiettivo di un cambiamento sociale ai fini della iniqua e inesorabile concentrazione della ricchezza.

Accuso i politici, i religiosi, i giornalisti, gli opinionisti e gli intellettuali a vario titolo espressione di una classe dirigente che, in cambio del mantenimento del proprio status di privilegiati, soffocano il lamento del popolo vessato da tale piano di schiavitù con vuote accuse di egoismo, come se fosse egoista il naturale istinto di sopravvivenza degli oppressi.

Accuso tutti coloro che continuano a parlare di Europa unita di non tener in alcun conto il vero valore di un popolo, che da tempi millenari non risiede nel solo potere della moneta che lo rappresenta, ma nel combinato disposto del valore della moneta e del valore della morale. In conclusione, nel sessantesimo anniversario della sua nascita, io accuso questa Europa di non esistere, poiché non ha morale.

Valerio Malvezzi

 

Associazioni Radici: la cultura ci salvera.’Il direttore artistico Luigi Castaldi mantiene virtualmente Il Torrione aperto

La Cultura ci salverà.

Chiusi in casa ma aperti con la mente al nostro futuro abbiamo più tempo

per riflettere e riorganizzarci.

Cari amici, come tantissimi concittadini, sono barricato in casa con il pensiero rivolto a chi
combatte in prima linea il tremendo nemico invisibile, ma anche fiducioso che, una volta arginato
questo infido virus, si possa ripartire e vivere più consapevoli delle nostre reali possibilità,
affidandoci alla Conoscenza.
Vediamo intanto che cos’è un virus in generale. La parola deriva dal latino veleno, sostanza
venefica, e rappresenta un microrganismo privo di cellule. Questo organismo, ai margini della vita,
è un parassita, in quanto si replica esclusivamente all'interno delle cellule di altri organismi. I virus
possono infettare tutti i tipi di forme di vita, dagli animali, alle piante, ai microrganismi.
Già alla fine del diciannovesimo secolo il Prof. Dmitrij Iosifovič Ivanovskij, botanico e biologo
russo, docente dell’Università di Varsavia, uno degli scopritori dei virus e tra i fondatori della
virologia, aveva descritto alcune malattie delle piante di tabacco attaccate da un virus, la
fermentazione del lievito, la microbiologia del suolo, e la fotosintesi, osservandole con le
apparecchiature scientifiche del tempo.
Nel frattempo, tributando un grande sostegno alla Scienza, studiosi come Louis Pasteur, ed i suoi
assistenti, tra cui Charles Chamberland (colera), Robert Koch (tubercolosi), Martinus Beijerinck
(mosaico del tabacco), Friedrich Loeffler (difterite), Il'ja Il'ič Mečnikov (fagocitosi, tra l’altro
condusse esperimenti anche a Napoli), Karl Landsteiner (poliomielite), iniziavano lo studio degli
esseri microscopici e mostravano quanto queste forme di vita incidessero nella vita degli uomini.
Secondo le loro scoperte, i microbi erano non solo responsabili delle fermentazioni e la causa di
alcune malattie, ma dimostrarono, attraverso l’uso e il controllo di alcuni ceppi virali, che era
possibile conferire all’uomo l’immunità a questi piccoli esseri viventi. Da allora, sono stati scoperti
circa 5 000 specie di virus, anche se gli scienziati ritengono che ve ne siano milioni di diversi tipi. I
virus si trovano in quasi tutti gli ecosistemi della Terra e rappresentano l'entità biologica più
abbondante in assoluto Alcuni biologi li considerano una forma di vita, poiché sono possessori di
materiale genetico, si riproducono e si evolvono attraverso la selezione naturale. Tuttavia, sono
privi di alcune importanti caratteristiche, come la struttura delle cellule e un metabolismo. I virus si
sviluppano in molti modi; quelli delle piante vengono spesso trasmessi da pianta a pianta per mezzo
degli insetti che si nutrono della loro linfa, come ad esempio gli afidi, mentre negli animali possono
essere trasportati da insetti succhiatori di sangue. Questi organismi sono noti come vettori. I virus
influenzali si diffondono attraverso la tosse e gli starnuti o la respirazione ravvicinata.
Negli ultimi 30 anni la virologia ha avuto un enorme sviluppo portando contributi fondamentali alla
biologia e alla medicina, avvalorato anche dalla constatazione che diversi premi Nobel sono stati
assegnati a scienziati impegnati in questa disciplina; tra questi l’esimio Renato Dulbecco.
Fortunatamente, la virologia, ha esteso i suoi approfondimenti a livello molecolare fornendo
modelli per studi di fisiologia cellulare, di fenomeni ereditari e sulla formazione e lo sviluppo dei
tumori spontanei o provocati sperimentalmente. Oggi sappiamo che le infezioni virali sono
estremamente diffuse; in pratica sono state trovate in tutti i tipi di forme viventi e sono
caratterizzate da una grande varietà di sintomi. Sono stati individuati e si continuano a individuare
nuovi tipi di virus e di virosi corrispondenti nel regno sia animale che vegetale.

Ma come si muovono la Scienza e la Medicina per il controllo dell'infezione virale? Oltre allo
sradicamento dei vettori portatori di virus, esistono due principali approcci per controllare le
infezioni virali: la vaccinazione, usata con successo da molti anni, e la chemioterapia, nuova, quindi
ancora in via sperimentale, e per ora utile solo in casi speciali. Il primo esempio d’immunizzazione
efficace contro un agente infettivo fu quello contro il vaiolo, isolato da un Professore, medico e
naturalista di Berkeley, Edward. Jenner, (1749 – 1823). Il Professore del Gloucestershire, in Gran
Bretagna, non avendo cavie, inoculò il siero del vaccino antivaiolo al figlio ottenendone la
guarigione. Il successo di Jenner era basato sull'uso del virus-vaccino, un virus dal punto di vista
immunologico, correlato a quello del vaiolo, quindi attenuato, non virulento come questo.
Qui entra in gioco, parzialmente, anche Forio con la sua storia. Lo scultore Giovanni Maltese fu,
infatti, allievo del M° Giulio Monteverde, il quale volle onorare con un gruppo marmoreo il
dramma della sperimentazione.
Il Maestro del nostro Giovanni seppe, infatti, catalizzare la tragedia dello Jenner, scienziato e padre
che sperimenta sulla propria creatura il vaccino del terribile morbo, combattuto tra la certezza della
sua scoperta e il timore di recare danno al figlio. E nel 1879, quindi proprio nel periodo in cui il
Maltese lavorava nella sua “Bottega”, scolpì l’opera considerata ben presto come il suo capolavoro.
Ancora oggi, visitando il Museo d’Arte Moderna di Roma o la Galleria di Palazzo Bianco di
Genova, ove sono custodite le versioni in bronzo e marmo, non si può fare a meno di ricevere una
forte emozione. Osservando l’opera scaturisce evidente il contrasto tra scienza e coscienza, tra il
diritto alla ricerca e la morale. La scultura, infatti, centra l’argomento e fornisce un’immagine così
efficace, tale da colpire la fantasia e i sentimenti.
Negli animali, le infezioni virali provocano una risposta immunitaria che solitamente elimina il
virus infettante. Le risposte immunitarie possono essere prodotte anche da vaccini, che conferiscono
un'immunità artificialmente acquisita per l'infezione virale specifica. Tuttavia, alcuni virus,
compresi quelli che causano l'AIDS e l'epatite virale, sono in grado di eludere queste risposte
immunitarie e provocano infezioni croniche.
Da notare che gli antibiotici non hanno alcun effetto sui virus, ma sono stati sviluppati diversi
farmaci antivirali.
Concludo augurandomi che questa lettura possa essere stata d’aiuto poiché, per combattere un
nemico bisogna conoscerlo e spero di aver reso un mio piccolo contributo. Desidero comunicare,
inoltre, che l’Associazione Radici mantiene virtualmente aperto il Museo Civico Giovanni Maltese
al sito www.iltorrioneforio.it ove è possibile interagire inviando foto, curiosità, documenti inediti,
inerenti il Torrione, nella sezione I tuoi eventi.
Luigi Castaldi

Il numero 40 ricorrente in tutti gli eventi nefasti che sono preliminari ai cambiamenti epocali. Significativa rimane la numerologia intesa come matematica. Scienza

QUARENTENA MONDIALE
Preparati a vedere cose grandi e nascoste che tu non conosci…..

• 40 giorni è durato il diluvio…
• 40 anni è durato l’Esodo…
• 40 giorni di digiuno nel deserto dove Gesù è stato tentato…
• 40 giorni sono durate le apparizioni di Gesù ai suoi dopo la sua crocifissione e resurrezione…
• 40 anni di apparizioni a Madjugorie sarà l’anno prossimo…
• 40 giorni dura l’isolamento chiamato “quarantena” al quale siamo sottoposti..

Molto bene, so che la quarantena cui comanda il governo può essere letterale per 40 giorni, ma il numero 40 specificamente nella Bibbia attira molto la mia attenzione, anche fino ad oggi, 40 giorni sono quelli che consigliate alla donna per riposare dopo aver partorito.

Allora, che mi dici della Bibbia e il numero 40?

Un gruppo di teologi pensa che il numero 40 rappresenti “cambiamento”, è il tempo di preparazione di una persona o popolo per dare un cambiamento fondamentale, qualcosa succederà dopo questi 40 giorni.

Se la quarantena a cui stanno mandando alcuni governi del mondo dura letteralmente 40 giorni, vorrei approfittare di 40 giorni per stare con la mia famiglia, tornare al digiuno, la preghiera e la lettura della parola di Dio in modo più profondo Il mio cuore è il mio cuore

I fiumi si stanno pulendo, la vegetazione sta crescendo, le arie sono pulite a causa di meno inquinamento, il cielo stellato la sera è visibile anche dove era coperto dalle coltri di inquinamento, meno furti, meno omicidi, la terra è in riposo per la prima volta dopo molti anni.

Vorrei approfittare di questi 40 giorni.

Nella Bibbia, ogni volta che appare il numero 40 c’è un “cambiamento” quindi se ci mandano in quarantena, goditela con i tuoi, e tornate all’altare familiare insieme, sarà di grande benedizione, e vedrete i cambiamenti che Dio può agire in te e a casa tua e vedrai che coloro che amano Dio tutte le cose li aiutano nel bene.
Se vi aggiungiamo che siamo nel 2020 che è uguale a 20 + 20 = 40 che sia ciò che Dio vuole.
Molti inganni stanno per cadere, soprattutto quelli legati al denaro e chi controlla il flusso e l’emissione per detenere un popolo sotto dominio, soprattutto ai falsi obbiettivi di “CRESCITA VERTICALE” delle ricchezze a discapito delle persone che muoiono di fame per mancanza di “ESSENZIALE” mentre nel resto del mondo va nelle pattumiere, la crescita non sarà più verticale per pochi ma orizzontale per tutti… “l’indispensabile a tutti e il superfluo a nessuno”
Preghiamo, lodiamo, meditiamo e amiamo con la speranza messa in chi tutto può il re dei re e Signore dei signori.

40 giorni alla liberazione spirituale della nostra nazione e del mondo intero…

Aspettiamo la tua venuta Signore!
ANDRÀ TUTTO BENE! ciro ridolfini poeta letterato Artista.

Gennaro Savio del partito PMLI a favore sempre dei lavoratori stagionali

I seicento euro previsti dal decreto “Cura Italia” rappresentano  un palliativo che non ci salva dalla miseria. Il governo nazionale, e sino alla fine dell’emergenza, dovrebbe garantire gratuitamente a tutte le famiglie lavoratrici d’Italia la fornitura di acqua, luce, gas e linea interne.  “Le famiglie senza stipendio, a breve non sapranno come mangiare e noi dobbiamo aiutarle”, ecco cosa scrive  sui social network il primo cittadino di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, che si preoccupa della miseria che dilaga nella sua Cittadina

di Gennaro Savio*

Le famiglie lavoratrici e le persone meno abbienti non solo vivono l’angoscia dell’emergenza sanitaria legata al rapido diffondersi del coronavirus, ma su di esse si sta abbattendo, inevitabile, la scure della miseria economica, della fame. Sorte peggiore, sull’isola d’Ischia, tocca ai circa diecimila lavoratori del settore turistico che essendo stagionali, già di per se vivono da sempre un disastroso precariato. Un precariato di cui oggi pagano un prezzo elevatissimo, soprattutto coloro che negli anni non hanno avuto la possibilità di arrotondare qual cosina lavorando all’estero o arrangiandosi con lavoretti sull’Isola. Per questi ultimi, e ciò posso garantirvelo personalmente, i soldi sono già finiti e se non si può mettere il piatto a tavola, figuriamoci come si possano pagare luce, acqua, gas e linea internet indispensabile al momento anche per garantire ai propri figli le lezioni scolastiche a distanza. E le seicento euro previste dal decreto “Cura Italia” per il solo mese di marzo, rappresentano un palliativo che certamente non risollevano le sorti economiche di chi al momento si trova letteralmente senza soldi. E allora, oltre a pretendere da parte del governo nazionale un sostegno economico sostanzioso per gli stagionali ritrovatisi, assieme alle loro famiglie, poveri da un giorno all’altro in quanto si prolunga a data da destinarsi il già lungo periodo invernale di disoccupazione a causa  dell’impossibilità a riaprire le strutture ricettive, cosa si può e si deve fare per aiutare i diecimila stagionali isolani a sopravvivere in questo momento drammatico? Cosa possono e devono fare le amministrazioni comunali? Innanzitutto annullare, e non solo rinviare, il pagamento delle tasse di propria competenza e pretendere, poi, a loro volta, l’elargizione di fondi economici mirati da parte del governo nazionale agli enti locali, enti locali che già da anni sono stati fatti oggetto di vergognosi tagli economici, al pari di come è avvenuto per il comparto sanitario. Tagli di cui oggi ne paghiamo le drammatiche conseguenze a livello sociale e sanitario.  E nel chiedere, come primi cittadini, che agli stagionali vengano corrisposti contributi economici tali da evitargli di fare la fame e di non poter pagare le tasse (in questo momento di grave emergenza e in cui il paese è fermo, il governo dovrebbe garantire gratuitamente a tutte le famiglie lavoratrici d’Italia la fornitura di acqua, luce, gas e linea internet), si faccia tutto il possibile per venire incontro a chi ne ha bisogno. Prendendo semmai esempio dalla presa di posizione che nella vicina città di Bacoli ha assunto il sindaco Josi Gerardo Della Ragione che a tal proposito sta organizzando una vera e propria rete solidale che coinvolge attività e associazioni di tutto il territorio. Ecco cosa scrive sul suo profilo face Book il primo cittadino bacolese: “Ho scritto una lettera a tutte le farmacie, a tutti i supermercati, a tutte le attività commerciali, ancora aperte, qui a Bacoli. Ho scritto a tutte le associazioni di volontariato presenti in città. Vogliamo creare una rete solidale, coordinata dal Comune, capace di aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno. E, soprattutto, per sostenere tutti coloro che avranno bisogno di aiuto. Anziani, disabili, indigenti. Per aiutare le famiglie che, senza stipendio, a breve non sapranno come mangiare. Dobbiamo entrare in una nuova fase. Perché l’emergenza durerà ancora a lungo. Non giorni, ma settimane. E bisognerà imparare a conviverci. Fin da subito. Se la gente deve restare a casa (e deve assolutamente restarci) allora vorrà dire che le istituzioni devono entrare in queste case. Con braccia, con alimenti, con farmaci, con beni di prima necessità. Tra pochi giorni, vi faremo sapere come ci organizzeremo. Insieme a voi, per voi. Siamo una squadra, sono al vostro fianco. Insieme a tutta l’amministrazione, tutta la macchina comunale. Ci vorrà tempo, impegno e sacrificio. Siamo in piena battaglia. Ma la vinceremo. È una promessa. ‘Uscite dentro’, e andrà tutto bene”.

Paure e riflessioni di Vito Iacono ex consigliere di opposizione nella amministrazione Del Deo 2019 del comune di Forio d’Ischia

#coronavirus #hopaura, ma … #andràtuttobene!?!?!?!?!
E’ passato un altro giorno, ho continuato ad ascoltare appelli e … minacce, ma nulla di concreto sul piano del monitoraggio sanitario, della assistenza, della prevenzione.
Le istituzioni e chi le rappresenta farebbero bene a non limitarsi alle tardive comunicazioni ed agli appelli “incazzati” a non uscire di casa, e si dessero da fare a far seguire un’azione concreta di supporto logistico ed assistenziale e, se necessario, anche psicologico agli anziani, ai disabili, alle famiglie.
Voi restate a casa e la spesa la portiamo noi, le medicine le portiamo noi, la pensione agli anziani le portiamo noi a domicilio. Ecco un patto sociale, una volta si chiamava così!
Non oso immaginare in questo senso cosa accadrà fuori agli uffici postali la prossima settimana. Un piano epocale di assistenza mettendo a sistema tutto e tutti. Sai che bello se i nostri Sindaci cominciassero a telefonare in tutte le case e chiedere come sta andando, di cosa hanno bisogno, lanciando un messaggio di conforto e di speranza. Nelle nostre piccole comunità si può fare. I maestri del consenso sanno come fare!!!
E questo vale anche per chi, giustamente, minaccia. Ma ci abbia già pensato: oltre a mandare i carabinieri con il lanciafiamme, sono convinto, che sta mandando viveri e medicinali a tutti i residenti della regione Campania impossibilitati ad uscire, che si sta immedesimando e sta capendo cosa fare per tutti quei nuclei familiari numerosi costretti a vivere in pochissimi metri quadri ed in uno stato di degrado e di disagio insopportabile, che si sta interrogando su come gestire i tanti “senza fissa dimora” o i tanti immigrati clandestini, magari già affetti dal Covid 19 che, ovviamente, per paura, non richiamano le attenzioni da parte delle autorità competenti.
Per quanto riguarda la nostra Isola spero siano arrivate le dotazioni di sicurezza, almeno per gli operatori del RIzzoli e del distretto. E’ stata una follia trasformare il nostro unico ospedale in ospedale Covid, spero stiano pensando e, soprattutto operando in altra direzione aumentando posti letto ed acquisendo le necessarie strumentazioni salva vita.
Che ridicolo chi lamenta che alcune persone camminino per strada per assoluta necessità senza che nessuno si preoccupi l’assoluta mancanza, almeno delle mascherine, che andrebbero distribuite, anche a pagamento, nei supermercati.
Per quanto riguarda il monitoraggio non si capisce se è in corso una campagna di tamponamento e neanche se sono stati distribuiti sul territorio termometri e saturimetri, anche per il tramite dei medici curanti che andrebbero dotati presso il proprio domicilio, di dotazioni di sicurezza.
Grazie agli operatori sanitari, a tutte le forze dell’ordine, ai dipendenti delle varie strutture di distribuzione per il servizio che eroicamente stanno svolgendo. Un augurio a tutti i nostri ammalati, ma il pensiero va ai tanti, troppi, morti del male invisibile.
Si, #andratuttobene, anche se ancora non ho capito come, ma loro non ci saranno più! di Vito Iacono