A margine dell’ubicazione della scultura ”La Solfatrice” .Pensando a panottici progetti da venire nella terra saracena

Lettera aperta a: Il dispari.it –vocidaischia.it
lasolfatrice

Caro direttore, in piazza san Gaetano a Forio d’Ischia, terra di nessuno…é stata ubicata una memorabile statua di bronzo: “la Solfatrice. Una imitazione della meritevole scultora dell’artista foriano Giovanni Maltese. I commenti della massa sono stati a unanime favorevoli. Davide Castagliuolo in linea con l’amministrazione del Deo ha partorito idea. E ubicazione della statua. Il Davide che che stranamente porta il nome della statua modellata da Michelangelo nel 1500 a fronte delle nostre critiche per l’ubicazione parla “ di speculazione” da parte nostra. Qualcuno che ha senso dell’estetica cittadina e di spazio ha commentato la collocazione dell’opera d’arte. Riportiamo a margine alcuni commenti. Visto che l’amministrazione del Deo, scopertasi in tarda età amante e cultore dell’arte vorrebbe onorare tutti gli altri artisti foriani scomparsi con mezzi busti scultorei. A questo punto siamo preoccupatissimi per gli spazi che individuerebbe la forsennata amministrazione nella nostra terra saracena. E speriamo che non si idealizzi un progetto panottico. Il panottico é un progetto architettonico ideato alla fine del XVIII secolo ad opera di Jeremy Bentham, relativo all’organizzazione dello spazio di una prigione. La principale finalità del progetto era legata all’idea di “risparmio”: l’idea, infatti, prevedeva un solo sorvegliante in tutta la prigione, posto al centro di un edificio circolare. Questa posizione avrebbe consentito al sorvegliante di vedere tutti i prigionieri rinchiusi nelle celle, mentre la posizione delle celle non avrebbe permesso ai prigionieri di vedere il sorvegliante. Di conseguenza, la presenza del sorvegliante diventa superflua: ciò a cui mirava il progetto era che la sorveglianza diventasse virtuale. Per i detenuti sarebbe stato sufficiente sapere di essere osservati per comportarsi come sorvegliati. Secondo Bentham, “il potere doveva essere visibile e inverificabile”.
I commenti:

Maria B. Capuano:”
“Ciamma fa l’occhio ciamme abituà ciamma rassegnà, dobbiamo abituarci a una cosa che contrasta col contesto e a tutto si ci abitua col passare del tempo, come alla cupola di san Gaetano che nessuno ha fatto niente e si subisce ma chi governa deve sentire la voce del popolo che chiede e noi chiediamo dato che abbiamo dato fiducia ma non veniamo ascoltati e non veniamo ascoltati e non veniamo ascoltati si chiede perchèperchè nperchè forse un perchè c’è la statua brilla e di effetto pazienza pazienza ma…..”
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LUCIA Manna – DATA: 3/6/2017 –
“Pessima l’ubicazione della Solfatrice. Ma x l’amministrazione Del Deo l’estetica cittadina è un optional!”

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DAVIDE CASTAGLIUOLO – DATA: 5/6/2017 15:10:09 –
“Ottima idea. Sei architetti, tre enti e centinaia di concittadini si sono espressi favorevolmente alla ubicazione della statua di Maltese a Piazza San Gaetano eppure c’è sempre qualcuno che specula e si agita. Dopo aver ascoltato tutti è giusto, direi sacrosanto, che l’amministrazione abbia deciso. Io sarei dell’idea di esporre nel centro storico di Forio anche gli altri capolavori dei nostri artisti”.

LUCIA Manna- DATA: 5/6/2017 20:42:12 “Caro Davide dopo aver permesso ai cinesi di esporre le proprie cianfrusaglie nei pressi di san Gaetano, dopo aver concesso la chic e ricca esposizione di prodotti tipici nei locali di Mariolino Capuano, tollerato addirittura tavoli con sedie su marciapiede in via G. Mazzella (e non vado oltre) l’ubicazione della “Solfatrice” rimane naturalmente un Vostro fiore all’occhiello. I pareri favorevoli sono dei vostri lecchini clientelari che giammai oserebbero contraddire i vostri inmmani sforzi. “De gustibus non dispuntandum est” bisbigliavono elegantemente i latini. Lo spazio in una piazza può essere reso armonico anche con la famosa “merd d’artiste” del noto Piero Manzoni che osò mettere la cacca in un vasetto. Manzoni fece scalpore con la sua “di merda”. Ma era Manzoni e poteva permetterselo! Lo spazio della piazza, già di per se limitato poteva rimanere libero dando appunto l’idea di “Spazio” anche se la meritevole scultura non offende più di tanto rispetto ad altri obrobri da Voi amministratori partoriti nella terra del Vostri avi. Comunque la Solfatrice scultura Vi riscatta un tantino. Resta comunque ubicata in un contesto che non passerà ai posteri solo come memoria del grande Maltese ma come ricordo indelebile perchè da Voi meditata. Concepita. Giocare con gli spazi in architettura richiede grande esperienze sosteneva la buona Anima di mio marito arch. Ugo Cacciapuoti. Progettare cappelle cimiteriale è difficilissimo, perchè devi creare un armonia in poco spazio. Avete ancora qualche metro da riempire in piazza San Gaetano. Un mezzo busto di qualche Vostro predecessore? Ad maiora!”

NORMAN – DATA: 13/6/2017 18:40:32 –
“L’argomento del consenso collettivo forse e’ il meno indicato per giustificare un giudizio estetico. Alle masse piacciono anche i tatuaggi ei rutti in pubblico, non per questo esteticamente gradevoli.
Da un po’ mi interrogo su questo problema della bruttezza voluta e perseguita a fronte di tanta bellezza regalata inconsciamente dalla natura all’isola. Mah…”

lucia Manna- Data: 15/6/2017 09:27:39 –

Gentile Signor Norman nel famoso romanzo” Il Gattopardo” ( che ben conosce) il principe di Lampedusa scese a compromessi con la borghesia ab torto collo capì che la nobiltà aveva bisogno anche di danaro e permise il matrimonio del nipote con la borghese figlia di un ricco notaio.Abbiamo lottato tanto affinchè la sudditanza a principi e inutili blasonato sparisse. E con essi sopprusi perpetrati a svantaggio della plebe. E’ scomparsa ma con essa anche l’eleganza di cui si forgiavano. Il principe dopo che la borghesia irruppe sussurrò: E’ vero che noi siamo invisi e intolleranti …ma dopo di Noi verranno i Pescecani che dell’estetica e dell’individuo divoreranno il senso del bello. L’Estetica. Il principio. La parola data. Ora che la volgarità della massa ha preso il sopravvento nello sconvolgimento della natura di cui accenna… mi chiedo se forse un ritorno ai gattopardi non sarebbe meno dannoso di questa volgare rappresentanza borghese. Inquinata e inquinante. E sono in crisi nella domanda che mi pongo da un po’ di tempo a questa parte :”a chi butterei giù dalla torre se costretta fra i due rappresentati del popolo:” il contadino -sindaco distruttivo o il principe costruttivo?” E amante dell’estetica cittadina? . E della Natura.

Commenti sulla Solfatrice SALVATORE – DATA: 16/6/2017 14:18:36 – IP: 93.35.212.XXX
Andate avantti! Tanto ci sarà sempre qualcuno che non approva! È democratico contestare! Erigersi invece ad intellettuale citando cose note a tutti ma per niente attinenti al problema é solo sintomo di presunzione, specialmente dietro un nome fittizio!
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LUCIA – DATA: 17/6/2017 09:44:38 – IP: 79.13.84.XXX
SIGNOR SALVATORE LA CRITICA SE È COSTRUTTIVA SERVE PER MIGLIORARE UN PAESE. UNA SOCIETA’… UN INDIVIDUO… SE L’INDIVIDUO È SORDO E CHIEDE DI ANDARE “AVANTI” NON C’È SPERANZA DI RINNOVO. DI CRESCITA. DI PROGRESSO. IL NOSTRO SCOGLIO È COLMO DI INDIVIDUI CHE CON L’ANDARE “AVANTI” HANNO CONTRIBUITO AMPIAMENTE ALLA DISTRUZIONE DELL’ISOLA. TALVOLTA SENZA ESSERE INTELLETTUALI È NECESSERAIO UN PO’ DI DIETROLOGIA CHE EVOCANDO LA STORIA SPIEGA LE SORTI PRESENTI E FUTURE DEL MONDO. DEL PAESINO. METTENDO IN MOTO QUEL MUSCOLO DENOMINATO CERVELLO SI POSSONO ELABORARE CONGETTURE MA ANCHE DEDUZIONI SENZA ESSERE INTELLETTUALI MA NEMMENO “ASINI”. Non avrei neanche dovuto rispondere al suo semplicistico e offensivo commento. Il mio nome non é fittizio viene omesso dalla redazione credo per cautelare chi commenta. Sono Lucia Manna. Se la redazione di ischiablog.it ritiene mi presento. Avanti vanno gli asini perchè bendati. Avanti vanno anche chi ha voglia di cambiare e migliorare un paese. Resta facile per chiunque offendere ed essere di parte. Rimane difficile rispettare un pensiero con modo garbato.Che dire: “Andiamo avnti commentando chi commenta in modo costruttivo mettendoci la faccia e il prezioso tempo.

Spero che la nostra lettera sia da stimolo affinché le varie amministrazioni dell’isola d’ischia e non solo quella foriana meditano qualche minuto in più sulle ubicazioni di statue e progetti panottici vari. Grazie per l’accoglienza Di lucia manna