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Storia segreta.com sulla sconfitta di Mario Draghi al Quirinale .Analisi e interrogativi

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La mancata elezione di Mario Draghi alla Presidenza della Repubblica Italiana ha del clamoroso perché era stata preparata dalle oligarchie finanziarie mondialiste da anni e costituiva uno dei punti cardine del Golpe di Davos in atto.
Immaginiamo lo sgomento di Klaus Schwab, coordinatore e animatore del Golpe, nell’apprendere la notizia.

Ancora una volta l’Italia si è ritrovata a essere al centro dei destini del mondo e, ancora una volta, il suo comportamento sfuggente e ingestibile, alla ’italiana’ insomma, ha prodotto un serio imbarazzo alle oligarchie mondialiste.

L’inaudita sconfitta è stata però dovuta a un insieme di circostanze.

In primis si è trattata di una sconfitta personale di Mario Draghi stesso. Il suo comportamento da ‘banchiere centrale’, spocchioso, irrispettoso delle prerogative del Parlamento, dittatoriale come se tutto gli fosse dovuto, ha irritato la grande maggioranza dei peones che, nel bene e nel male, quel parlamento lo compongono. La buvette della Camera era piena di commenti sarcastici all’indirizzo di presidente del Consiglio in carica additato addirittura come ‘nemico personale’.
Per la maggioranza dei grandi elettori il motto era: chiunque fuorché Draghi. Con buona pace di Goldman Sachs e accoliti.

In secondo luogo il suo comportamento inutilmente estremista nella gestione della pandemia gli aveva già alienato molte simpatie. Questo blog aveva già sottolineato (qui) che il governo Draghi verrà ricordato principalmente per la delirante scemenza che egli stesso pronunciò il 22 luglio 2021:
L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente.
Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire.
Non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore’.

Forse il Presidente del Consiglio si sarà già amaramente pentito di tale improvvida esternazione e delle continue forzature a favore di una campagna vaccinale ormai in clamoroso fallimento ma il danno era fatto.

In terzo luogo la sua auto-candidatura alla Presidenza della Repubblica durante una conferenza stampa del 22 dicembre 2021 in cui, praticamente, diceva: ‘il mio lavoro è finito, adesso andrò al Quirinale’, aveva irritato non poco quei politici che conservano ancora un vago ricordo di quello che l’Italia era stata prima del suo declassamento a colonia della finanza mondialista.
Ma l’ultimo errore è stato fatto quando ha manifestato la sua estrema contrarietà alla candidatura Casini, facendo sapere che, se Casini fosse stato eletto, lui si sarebbe dimesso immediatamente da Presidente del Consiglio.
Casini, che a detta di chi gli è vicino, ‘ci è rimasto molto male’, non ha avuto altra scelta che rinunciare alla candidatura, sapendo però che così avrebbe reso inevitabile la riconferma di Mattarella e il siluramento di Draghi stesso, il quale invece evidentemente non lo aveva ancora capito.

Il 2-0 dei vecchi democristiani sulla spocchia dei banchieri centrali deve farci riflettere.

D’altra parte che l’uomo fosse fatto così lo si era già capito dalla lettera che aveva inviato il 5 agosto 2011, come presidente entrante della BCE e a doppia firma con l’uscente Jean Claude Trichet, a Berlusconi e che comportò le dimissioni del governo di centro destra.
Lì c’era scritto, senza mezzi termini, che il governo di un paese sovrano doveva obbedire ai diktat della BCE, senza se e senza ma. E, per favore, con sollecitudine se no ci arrabbiamo.

Ultimo ma non ultimo, il trasferimento di Draghi al Quirinale avrebbe comportato un serio rischio di crisi di governo e conseguenti elezioni anticipate facendo così sfumare per i peones parlamentari gli ultimi mesi di stipendio e il successivo vitalizio.

Alla ‘italiana’ quindi, il diktat dei Golpisti di Davos questa volta è stato ignorato o per dirla nobilmente ‘ il Parlamento ha riacquistato la sua centralità’ e Draghi ha visto sfumare la sua elezione al Quirinale, da dove avrebbe potuto osservare i disastri da lui stesso provocati in trent’anni di attività da una posizione di assoluta impunità.

Insomma Mario Draghi è stato vittima in primis di una sua scarsa attitudine a gestire i rapporti politici ma i motivi del disastro non sono solo questi.

Vi è stata infatti anche una scarsa compattezza delle elite che lo sostenevano, cosa accuratamente silenziata da tutto il mainstream, ma che era apparsa in tutta la sua evidenza quando, a dicembre 2021, l’Economist e il Financial Times, cioè i giornali dei Rothschild-Elkan, avevano cominciato a sostenere che preferivano che Draghi rimanesse a Palazzo Chigi.
Il Presidente del Consiglio era stato costretto a un irrituale e precipitoso incontro con Jonh Elkann, il 20 gennaio 2022, per dirimere la questione, il cui esito non è stato evidentemente positivo.
Il ramo francese della finanza internazionale aveva infatti in animo di fare un blitz: piazzare al Quirinale una donna a loro molto vicina, Francesca Belloni, già insignita della Legion d’onore, la più alta onorificenza della Repubblica Francese e attualmente direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza.
Il blitz è fallito, durante una drammatica nottata, per la ‘insipienza’ di Salvini e Conte, che lo avevano comunicato al mondo la sera precedente, ‘insipienza’ non si quanto voluta. Chi vuole organizzare un blitz non può pensare di dirlo a tutti il giorno prima perché o è proprio un incapace o lo vuole far fallire.
Naturalmente l’esternazione di Salvini e Conte ha scatenato un’irata reazione della componente ‘atlantica’ del Parlamento che, guidata da un furioso Matteo Renzi, ha avuto buon gioco a demolire l’improvvida candidatura in men che non si dica.

Ridotta nei sui spazi l’irritante componente francofona non è restato che rassegnarsi a uno 0-0 con la riconferma di Mattarella, dopo il siparietto casiniano.

Ma è stato veramente un pareggio tra le varie componenti?

Da una prima analisi sembrerebbe proprio di no.

La sconfitta di Draghi è infatti definitiva. A chi, fin da subito, adombrava la possibilità che Mattarella potesse costituire solo una presidenza a termine, alla Napolitano bis, tenendo caldo il posto per un anno o poco più, è stato lo stesso Mattarella a rispondere per le rime: il mio mandato è pieno e per sette anni. Punto.

Così si comprendono meglio le ragioni del suo insistente ‘chiamarsi fuori’ degli ultimi mesi, il suo comperarsi casa, il suo trasloco: ‘Io non faccio il supplente di nessuno, se mi volete, e mi dovete volere a furor di popolo, ci posso anche stare ma con mandato pieno’. Fine dei giochi.

Ma non vi è solo la schiena diritta del vecchio democristiano a chiudere le porte a Draghi: tra un anno si vota e la maggioranza che uscirà dalle urne sarà completamente diversa dall’attuale. Con Fratelli d’Italia sopra al 20% (e forse più), l’entrata in Parlamento di una consistente pattuglia di no-vax, i danni che la politica draghiana ha fatto sulla pelle dei cittadini, la chiusura delle piccole imprese, la disoccupazione e quant’altro, pensare che vi siano ancora i voti per eleggerlo al Quirinale, fra un anno o due, sembra davvero una pia illusione.

No, Draghi non diventerà mai più Presidente della Repubblica, e questa è una gran buona notizia per tutti gli italiani.

Quindi cosa succederà?

Anche qui la versione dei Golpisti di Davos è: ‘niente, cosa volete che succeda? Draghi, Mattarella e Amato alla Corte costituzionale, siamo blindati. Meglio di prima’.
Può essere e forse, se il mondo finisse ai confini dell’Italia, potrebbe anche essere la cosa più probabile.

Ma il mondo è grande.
In particolare l’Occidente si sta dividendo in due tronconi in modo netto. Il Golpe vaccinista è fallito negli Stati Uniti, dove Biden ha ordinato di obbedire a Big Pharma e più della metà degli Stati americani lo hanno ignorato. La Corte costituzionale gli ha dato addirittura torto in merito alla obbligatorietà degli pseudo-vaccini, il che lo ha costretto a ingranare un’umiliante retromarcia simile ad una resa.
Il pupillo di Schwab, il primo ministro canadese Justin Trudeau, il 30 gennaio 2022, è stato costretto a fuggire ignominiosamente, davanti al popolo in rivolta e ai TIR che minacciavano la sua capitale.
Boris Johnson, nonostante le minacce personali e gli attacchi della stampa, ha varcato il Rubicone: in Gran Bretagna l’emergenza epidemica è finita, niente più restrizioni, niente più Green Pass, niente più controlli sui diritti dei cittadini.
Lo stesso accade in Irlanda, in Spagna e nei paesi scandinavi.

Insomma una larga parte del mondo, essenzialmente collocata nell’area ‘atlantica’, si è ribellata al Golpe di Davos. Restano in mano ai golpisti, per ora, la Germania, l’Austria e la Francia, dove cominciano però a sentirsi scricchioli sinistri.

E l’Italia? Anche stavolta la sua collocazione geopolitica sarà decisiva.
Con un Draghi alla Presidenza della Repubblica, palesemente schierato con Schwab, l’Italia sarebbe diventata un baluardo del Grande Reset.

Proprio qui si sarebbe passati, per primi, dalla Società della Sorveglianza alla Società del Controllo. Tutte le libertà costituzionali sarebbero state concesse solo ai ‘bravi cittadini’, tramite un Green Pass super-mega-rafforzato che avrebbe incluso anche le opinioni politiche, e ‘senza il quale non si sarebbe potuto né vendere né comprare’.
Senza il Green Pass, non si sarebbe potuto neppure votare, come è già successo a Sara Cunial. Un deputato della Repubblica è stato privato della possibilità di votare per la Presidenza della Repubblica senza che nessuno abbia detto nulla!
La società orwelliana avrebbe avuto nell’Italia di Draghi la sua punta di diamante e questo per i prossimi sette anni.

Lo scampato pericolo deve farci tirare un bel respiro di sollievo.

Che farà Draghi adesso?
Si immolerà sull’altare del più grande esperimento della Storia, come ultimo soldatino a difendere un Golpe Mondiale ormai fallito?

È lecito dubitarne.

Nei prossimi mesi la crisi energetica, la crisi economica, l’esplosione del debito, l’aumento della tassazione, il calo di Wall Street, l’inutilità conclamata dei vaccini e il dramma dei loro effetti collaterali, renderanno la situazione incandescente.

I peones parlamentari, una volta assicurata la loro pensione, cominceranno a ‘tirargli le monetine’ non appena entrerà in Parlamento, altro che Governo dei Migliori. Le indagini della magistratura potrebbero addirittura toccarlo personalmente. Costretto a difendersi in un tribunale dall’accusa di strage? Lui, il Migliore, osannato, solo un anno fa, come il Salvatore della Patria dalla compiacente stampa di regime?

Le stesse divisione geopolitiche emerse tra la finanza europea e quella americana non lo consiglieranno forse di ritirarsi in buon ordine?

Anche se il fattore decisivo sarà probabilmente un altro: sullo sfondo comincia a delinearsi la minaccia vera, i Patrioti americani.

Abbiamo già visto che il Golpe mondiale architettato dai banchieri, da Davos dalla finanza mondialista, dal Deep State americano e da un Europa a trazione tedesca è fallito perché il popolo americano ha resistito. Biden è in crollo verticale, Trump è di nuovo in rampa di lancio, la Gran Bretagna ha già fatto la sua scelta. Il Canada è alla guerra civile.

Se l’Italia, come ama fare e ha fatto altre volte nella Storia, scegliesse la libertà?

Se i vari peones, ma anche i Casini, i Renzi e i Mattarella, si trovassero di fronte una America pronta ad aiutare gli italiani contro le ingiustizie che hanno dovuto subire?
Se comparisse un’America non più succube del Deep State, ma che esprima i valori di libertà che le sono propri da sempre, cosa farà l’Italia?

Sceglierà la prigione europea, a trazione germanica, la sottomissione a una dittatura dei banchieri che stampano il denaro dal nulla e poi ne pretendono la restituzione con gli interessi, che desiderano il controllo totale su tutti i movimenti dei cittadini, che concedono qualcosa solo a chi ubbidisce loro ciecamente?

O preferirà invece seguire la nuova America, quella libera, quella del popolo, che ha contribuito così tanto al progresso del nostro paese?

Se tra un anno dovesse concretizzarsi una saldatura tra le opposizioni italiane dietro a qualche uomo, con appoggi dalla parte giusta dell’oltreoceano (tipo, per non far nomi, Giulio Tremonti), che terrà conto anche delle sacrosante richieste di ripristinare le libertà costituzionali tipiche dei no-vax, che ne sarà dei banchieri centrali che fossero ancora inopinatamente a capo del governo di un paese da loro distrutto?

Non è forse meglio per Draghi accettare, in tempi brevi e di buon grado, un posto alla Banca Mondiale, che permetta di fuggire dal paese che ha contribuito così tanto a distruggere e che lo ha ripagato con tanta ingratitudine, opponendosi alla sua naturale elezione al Quirinale?
Una fuga ben orchestrata non sarebbe più onorevole che restare in trincea con scarse prospettive di vittoria?

La risposta è facile: forse non sarebbe tanto onorevole ma è l’unica cosa che resta da fare: una ritirata strategica è sempre meglio di una fuga precipitosa.

Draghi quindi ci abbandonerà in tempi brevi, dichiarerà esaurito il suo compito e si trasferirà in un Iperuranio dall’alto del quale potrà osservare, impunito, l’evolversi degli avvenimenti e magari, ci propinerà anche i suoi preziosi consigli, sotto forma di lettere intimidatorie che ci illumineranno sulle volontà dei ‘mercati’.
La sorte degli uomini che, poco previdentemente, si sono fidati della sua leadership, come Speranza, non lo riguarderà.

La battaglia per le libertà è ben lungi dall’essere vinta, intendiamoci, ma la situazione di oggi è migliore di quella di ieri e la sconfitta delle oligarchie finanziarie, con la mancata elezione di Draghi al Quirinale, rischia di segnare lo spartiacque tra il ‘prima’ e il ‘dopo’.

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La mancata elezione di Mario Draghi alla Presidenza della Repubblica Italiana ha del clamoroso perché era stata preparata dalle oligarchie finanziarie mondialiste da anni e costituiva uno dei punti cardine del Golpe di Davos in atto.
Immaginiamo lo sgomento di Klaus Schwab, coordinatore e animatore del Golpe, nell’apprendere la notizia.

Ancora una volta l’Italia si è ritrovata a essere al centro dei destini del mondo e, ancora una volta, il suo comportamento sfuggente e ingestibile, alla ’italiana’ insomma, ha prodotto un serio imbarazzo alle oligarchie mondialiste.

L’inaudita sconfitta è stata però dovuta a un insieme di circostanze.

In primis si è trattata di una sconfitta personale di Mario Draghi stesso. Il suo comportamento da ‘banchiere centrale’, spocchioso, irrispettoso delle prerogative del Parlamento, dittatoriale come se tutto gli fosse dovuto, ha irritato la grande maggioranza dei peones che, nel bene e nel male, quel parlamento lo compongono. La buvette della Camera era piena di commenti sarcastici all’indirizzo di presidente del Consiglio in carica additato addirittura come ‘nemico personale’.
Per la maggioranza dei grandi elettori il motto era: chiunque fuorché Draghi. Con buona pace di Goldman Sachs e accoliti.

In secondo luogo il suo comportamento inutilmente estremista nella gestione della pandemia gli aveva già alienato molte simpatie. Questo blog aveva già sottolineato (qui) che il governo Draghi verrà ricordato principalmente per la delirante scemenza che egli stesso pronunciò il 22 luglio 2021:
L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente.
Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire.
Non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore’.

Forse il Presidente del Consiglio si sarà già amaramente pentito di tale improvvida esternazione e delle continue forzature a favore di una campagna vaccinale ormai in clamoroso fallimento ma il danno era fatto.

In terzo luogo la sua auto-candidatura alla Presidenza della Repubblica durante una conferenza stampa del 22 dicembre 2021 in cui, praticamente, diceva: ‘il mio lavoro è finito, adesso andrò al Quirinale’, aveva irritato non poco quei politici che conservano ancora un vago ricordo di quello che l’Italia era stata prima del suo declassamento a colonia della finanza mondialista.
Ma l’ultimo errore è stato fatto quando ha manifestato la sua estrema contrarietà alla candidatura Casini, facendo sapere che, se Casini fosse stato eletto, lui si sarebbe dimesso immediatamente da Presidente del Consiglio.
Casini, che a detta di chi gli è vicino, ‘ci è rimasto molto male’, non ha avuto altra scelta che rinunciare alla candidatura, sapendo però che così avrebbe reso inevitabile la riconferma di Mattarella e il siluramento di Draghi stesso, il quale invece evidentemente non lo aveva ancora capito.

Il 2-0 dei vecchi democristiani sulla spocchia dei banchieri centrali deve farci riflettere.

D’altra parte che l’uomo fosse fatto così lo si era già capito dalla lettera che aveva inviato il 5 agosto 2011, come presidente entrante della BCE e a doppia firma con l’uscente Jean Claude Trichet, a Berlusconi e che comportò le dimissioni del governo di centro destra.
Lì c’era scritto, senza mezzi termini, che il governo di un paese sovrano doveva obbedire ai diktat della BCE, senza se e senza ma. E, per favore, con sollecitudine se no ci arrabbiamo.

Ultimo ma non ultimo, il trasferimento di Draghi al Quirinale avrebbe comportato un serio rischio di crisi di governo e conseguenti elezioni anticipate facendo così sfumare per i peones parlamentari gli ultimi mesi di stipendio e il successivo vitalizio.

Alla ‘italiana’ quindi, il diktat dei Golpisti di Davos questa volta è stato ignorato o per dirla nobilmente ‘ il Parlamento ha riacquistato la sua centralità’ e Draghi ha visto sfumare la sua elezione al Quirinale, da dove avrebbe potuto osservare i disastri da lui stesso provocati in trent’anni di attività da una posizione di assoluta impunità.

Insomma Mario Draghi è stato vittima in primis di una sua scarsa attitudine a gestire i rapporti politici ma i motivi del disastro non sono solo questi.

Vi è stata infatti anche una scarsa compattezza delle elite che lo sostenevano, cosa accuratamente silenziata da tutto il mainstream, ma che era apparsa in tutta la sua evidenza quando, a dicembre 2021, l’Economist e il Financial Times, cioè i giornali dei Rothschild-Elkan, avevano cominciato a sostenere che preferivano che Draghi rimanesse a Palazzo Chigi.
Il Presidente del Consiglio era stato costretto a un irrituale e precipitoso incontro con Jonh Elkann, il 20 gennaio 2022, per dirimere la questione, il cui esito non è stato evidentemente positivo.
Il ramo francese della finanza internazionale aveva infatti in animo di fare un blitz: piazzare al Quirinale una donna a loro molto vicina, Francesca Belloni, già insignita della Legion d’onore, la più alta onorificenza della Repubblica Francese e attualmente direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza.
Il blitz è fallito, durante una drammatica nottata, per la ‘insipienza’ di Salvini e Conte, che lo avevano comunicato al mondo la sera precedente, ‘insipienza’ non si quanto voluta. Chi vuole organizzare un blitz non può pensare di dirlo a tutti il giorno prima perché o è proprio un incapace o lo vuole far fallire.
Naturalmente l’esternazione di Salvini e Conte ha scatenato un’irata reazione della componente ‘atlantica’ del Parlamento che, guidata da un furioso Matteo Renzi, ha avuto buon gioco a demolire l’improvvida candidatura in men che non si dica.

Ridotta nei sui spazi l’irritante componente francofona non è restato che rassegnarsi a uno 0-0 con la riconferma di Mattarella, dopo il siparietto casiniano.

Ma è stato veramente un pareggio tra le varie componenti?

Da una prima analisi sembrerebbe proprio di no.

La sconfitta di Draghi è infatti definitiva. A chi, fin da subito, adombrava la possibilità che Mattarella potesse costituire solo una presidenza a termine, alla Napolitano bis, tenendo caldo il posto per un anno o poco più, è stato lo stesso Mattarella a rispondere per le rime: il mio mandato è pieno e per sette anni. Punto.

Così si comprendono meglio le ragioni del suo insistente ‘chiamarsi fuori’ degli ultimi mesi, il suo comperarsi casa, il suo trasloco: ‘Io non faccio il supplente di nessuno, se mi volete, e mi dovete volere a furor di popolo, ci posso anche stare ma con mandato pieno’. Fine dei giochi.

Ma non vi è solo la schiena diritta del vecchio democristiano a chiudere le porte a Draghi: tra un anno si vota e la maggioranza che uscirà dalle urne sarà completamente diversa dall’attuale. Con Fratelli d’Italia sopra al 20% (e forse più), l’entrata in Parlamento di una consistente pattuglia di no-vax, i danni che la politica draghiana ha fatto sulla pelle dei cittadini, la chiusura delle piccole imprese, la disoccupazione e quant’altro, pensare che vi siano ancora i voti per eleggerlo al Quirinale, fra un anno o due, sembra davvero una pia illusione.

No, Draghi non diventerà mai più Presidente della Repubblica, e questa è una gran buona notizia per tutti gli italiani.

Quindi cosa succederà?

Anche qui la versione dei Golpisti di Davos è: ‘niente, cosa volete che succeda? Draghi, Mattarella e Amato alla Corte costituzionale, siamo blindati. Meglio di prima’.
Può essere e forse, se il mondo finisse ai confini dell’Italia, potrebbe anche essere la cosa più probabile.

Ma il mondo è grande.
In particolare l’Occidente si sta dividendo in due tronconi in modo netto. Il Golpe vaccinista è fallito negli Stati Uniti, dove Biden ha ordinato di obbedire a Big Pharma e più della metà degli Stati americani lo hanno ignorato. La Corte costituzionale gli ha dato addirittura torto in merito alla obbligatorietà degli pseudo-vaccini, il che lo ha costretto a ingranare un’umiliante retromarcia simile ad una resa.
Il pupillo di Schwab, il primo ministro canadese Justin Trudeau, il 30 gennaio 2022, è stato costretto a fuggire ignominiosamente, davanti al popolo in rivolta e ai TIR che minacciavano la sua capitale.
Boris Johnson, nonostante le minacce personali e gli attacchi della stampa, ha varcato il Rubicone: in Gran Bretagna l’emergenza epidemica è finita, niente più restrizioni, niente più Green Pass, niente più controlli sui diritti dei cittadini.
Lo stesso accade in Irlanda, in Spagna e nei paesi scandinavi.

Insomma una larga parte del mondo, essenzialmente collocata nell’area ‘atlantica’, si è ribellata al Golpe di Davos. Restano in mano ai golpisti, per ora, la Germania, l’Austria e la Francia, dove cominciano però a sentirsi scricchioli sinistri.

E l’Italia? Anche stavolta la sua collocazione geopolitica sarà decisiva.
Con un Draghi alla Presidenza della Repubblica, palesemente schierato con Schwab, l’Italia sarebbe diventata un baluardo del Grande Reset.

Proprio qui si sarebbe passati, per primi, dalla Società della Sorveglianza alla Società del Controllo. Tutte le libertà costituzionali sarebbero state concesse solo ai ‘bravi cittadini’, tramite un Green Pass super-mega-rafforzato che avrebbe incluso anche le opinioni politiche, e ‘senza il quale non si sarebbe potuto né vendere né comprare’.
Senza il Green Pass, non si sarebbe potuto neppure votare, come è già successo a Sara Cunial. Un deputato della Repubblica è stato privato della possibilità di votare per la Presidenza della Repubblica senza che nessuno abbia detto nulla!
La società orwelliana avrebbe avuto nell’Italia di Draghi la sua punta di diamante e questo per i prossimi sette anni.

Lo scampato pericolo deve farci tirare un bel respiro di sollievo.

Che farà Draghi adesso?
Si immolerà sull’altare del più grande esperimento della Storia, come ultimo soldatino a difendere un Golpe Mondiale ormai fallito?

È lecito dubitarne.

Nei prossimi mesi la crisi energetica, la crisi economica, l’esplosione del debito, l’aumento della tassazione, il calo di Wall Street, l’inutilità conclamata dei vaccini e il dramma dei loro effetti collaterali, renderanno la situazione incandescente.

I peones parlamentari, una volta assicurata la loro pensione, cominceranno a ‘tirargli le monetine’ non appena entrerà in Parlamento, altro che Governo dei Migliori. Le indagini della magistratura potrebbero addirittura toccarlo personalmente. Costretto a difendersi in un tribunale dall’accusa di strage? Lui, il Migliore, osannato, solo un anno fa, come il Salvatore della Patria dalla compiacente stampa di regime?

Le stesse divisione geopolitiche emerse tra la finanza europea e quella americana non lo consiglieranno forse di ritirarsi in buon ordine?

Anche se il fattore decisivo sarà probabilmente un altro: sullo sfondo comincia a delinearsi la minaccia vera, i Patrioti americani.

Abbiamo già visto che il Golpe mondiale architettato dai banchieri, da Davos dalla finanza mondialista, dal Deep State americano e da un Europa a trazione tedesca è fallito perché il popolo americano ha resistito. Biden è in crollo verticale, Trump è di nuovo in rampa di lancio, la Gran Bretagna ha già fatto la sua scelta. Il Canada è alla guerra civile.

Se l’Italia, come ama fare e ha fatto altre volte nella Storia, scegliesse la libertà?

Se i vari peones, ma anche i Casini, i Renzi e i Mattarella, si trovassero di fronte una America pronta ad aiutare gli italiani contro le ingiustizie che hanno dovuto subire?
Se comparisse un’America non più succube del Deep State, ma che esprima i valori di libertà che le sono propri da sempre, cosa farà l’Italia?

Sceglierà la prigione europea, a trazione germanica, la sottomissione a una dittatura dei banchieri che stampano il denaro dal nulla e poi ne pretendono la restituzione con gli interessi, che desiderano il controllo totale su tutti i movimenti dei cittadini, che concedono qualcosa solo a chi ubbidisce loro ciecamente?

O preferirà invece seguire la nuova America, quella libera, quella del popolo, che ha contribuito così tanto al progresso del nostro paese?

Se tra un anno dovesse concretizzarsi una saldatura tra le opposizioni italiane dietro a qualche uomo, con appoggi dalla parte giusta dell’oltreoceano (tipo, per non far nomi, Giulio Tremonti), che terrà conto anche delle sacrosante richieste di ripristinare le libertà costituzionali tipiche dei no-vax, che ne sarà dei banchieri centrali che fossero ancora inopinatamente a capo del governo di un paese da loro distrutto?

Non è forse meglio per Draghi accettare, in tempi brevi e di buon grado, un posto alla Banca Mondiale, che permetta di fuggire dal paese che ha contribuito così tanto a distruggere e che lo ha ripagato con tanta ingratitudine, opponendosi alla sua naturale elezione al Quirinale?
Una fuga ben orchestrata non sarebbe più onorevole che restare in trincea con scarse prospettive di vittoria?

La risposta è facile: forse non sarebbe tanto onorevole ma è l’unica cosa che resta da fare: una ritirata strategica è sempre meglio di una fuga precipitosa.

Draghi quindi ci abbandonerà in tempi brevi, dichiarerà esaurito il suo compito e si trasferirà in un Iperuranio dall’alto del quale potrà osservare, impunito, l’evolversi degli avvenimenti e magari, ci propinerà anche i suoi preziosi consigli, sotto forma di lettere intimidatorie che ci illumineranno sulle volontà dei ‘mercati’.
La sorte degli uomini che, poco previdentemente, si sono fidati della sua leadership, come Speranza, non lo riguarderà.

La battaglia per le libertà è ben lungi dall’essere vinta, intendiamoci, ma la situazione di oggi è migliore di quella di ieri e la sconfitta delle oligarchie finanziarie, con la mancata elezione di Draghi al Quirinale, rischia di segnare lo spartiacque tra il ‘prima’ e il ‘dopo’.storiasegreta.com

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Green Pass e gli stati sull’obbligo vaccinale. L’Italia mantiene la linea dura.

🇦🇹 AUSTRIA: posticipa l’obbligo di vaccinazione a metà marzo anziché a febbraio.
🇩🇪 GERMANIA: abbandona l’idea dell’obbligo.
🇪🇸 SPAGNA: vuole fidarsi dell’immunità naturale e classifica il Covid come un’influenza. Toglie il Green Pass.
🇬🇧 REGNO UNITO: toglie tutte le restrizioni.
🇮🇪 IRLANDA: segue il Regno Unito.
🇨🇿 REPUBBLICA CECA: viene abbandonata l’idea di un obbligo di vaccinazione.
🇮🇱 ISRAELE: non ha più bisogno di una quarta dose, perché non ha effetto e toglie il Green Pass.
🇨🇦 CANADA > QUEBEC: la terza dose non è più raccomandata per le persone sopra i 70 anni, gli effetti collaterali sono troppi.
🇨🇭 SVIZZERA: toglie il Green Pass e alcune restrizioni.
🇧🇦 BOSNIA-ERZEGOVINA: diventa il primo paese Europeo a rifiutare Il passaporto Covid.
🇺🇸 USA: La Corte Suprema degli Stati Uniti ha bloccato la vaccinazione obbligatoria su lavoratori.
🇺🇸 USA > FLORIDA: hanno vietato per legge l’introduzione di obblighi vaccinali o restrizioni, mascherine all’aperto e al chiuso anche nelle scuole. Chi cerca di imporre l’uso della mascherina al chiuso rischia sanzioni amministrative (multe).
🇮🇳 INDIA: ha fermato il Covid-19 interrompendo le vaccinazioni e distribuendo in omaggio un kit farmacologico.
🇩🇰 Danimarca ha deciso che a partire dal 1° febbraio toglierà tutte le restrizioni anti-Covid.

🇮🇹 Italia :
obbligo del vaccino per medici, professori ,insegnanti , popolazione over 50 anche ora che la variante Omicron rappresenta il 99% causando una sintomatologia influenzale ben curabile e che i vaccini attualmente disponibili coprono la variante Delta.
Obbligo green pass per lavoro.
Obbligo super green pass per bar ristoranti ecc.
Dal 1 Febbraio 2022:
il GP servirà per entrare in tabaccherie, edicole, poste e banche, ma anche negozi di abbigliamento, giocattoli e cosmetici, che si aggiungono ai servizi alla persona, come parrucchieri, barbieri ed estetisti (misura già in vigore dal 20 gennaio).
Dal 1 febbraio, la durata del Green Pass ottenuto tramite guarigione o vaccinazione si ridurrà da 9 a 6 mesi, tutto questo con effetto retroattivo: se i 6 mesi sono già scaduti, il Pass sarà sospeso.

Queste manovre sono state decise arbitrariamente a dicembre 2021, ignorando completamente quale sarebbe stato l’andamento pandemico.

Una tantum di cento euro per gli over 50 non vaccinati da versare alle entrate prossimo tranello per i cittadini nel futuro

di Augusto Sinagra – L’ultimo Decreto legge del bancario Draghi Mario del 7 gennaio è costruito con continui richiami di Decreti legge e leggi tra di loro connesse, precedenti e susseguenti, che più che un gioco malefico di scatole cinesi, evoca gli “ara fara arimannia” delle antiche comunità longobarde del nord Italia.
È un qualcosa di impenetrabile anche ad Indiana Jones.

Si tratta di un prodotto di incapaci? No, li si vuole proprio così in modo che la gente comune non capisca e non capiscano neppure Avvocati e giudici perché poi intervengono i giudici (quelli compiacenti verso il potere) a dare l’interpretazione e la applicazione più gradita a chi pur illegittimamente detiene il potere governativo.

Multa di 100 euro

Su un punto però occorre stare attenti come ha già detto il Prof. Massimo Viglione: per gli ultra cinquantenni che continuano a rifiutare queste porcherie assassine dei c.d. vaccini, è prevista una multa di 100 euro (pare “una tantum”).
Istintivamente la reazione è: vabbè, paghiamo questa piccola somma ed evitiamo rogne e spese degli Avvocati.
Le cose non stanno propriamente così ed è proprio la pochezza della somma che deve far riflettere.

Nei loschi ambienti che hanno prodotto questo Decreto legge si è voluta deliberatamente indicare una somma così bassa (e poi, pare, per una volta sola e ciò costituisce ulteriore motivo di sospetto e di preoccupazione) per avere un pagamento generalizzato; pagamento non finalizzato a “fare cassa” quando questo inqualificabile governo ruba e dilapida in altro modo somme miliardarie; lo scopo è quello di introdurre, creare il precedente nonostante che esso sia lesivo di diritti sacrosanti e violativo di ogni principio tributario come formalizzato nella Costituzione.

La multa di 100 euro è un precedente

Creato il precedente, la prossima multa sarà per esempio di mille euro, poi ancora di più e poi l’ipoteca sulla casa e poi ancora la confisca della casa. E poi chissà cosa ancora.

La bieca misura non è rivolta alla tutela indiretta della salute pubblica e individuale del che l’abusivo governo se ne fotte e se n’è sempre strafottuto. La misura non ha finalità sanitarie ma ha finalità di ridurre in povertà il Popolo italiano, in schiavitù economica la Repubblica; frantumare quel che resta della democrazia e dello Stato sociale per realizzare quel che aveva previsto il grande Presidente Bettino Craxi: distruggere l’apparato industriale, umiliare l’Italia e poi svenderla alla finanza internazionale straniera.

Dunque, anche per soli cento euro bisogna opporsi al pagamento e se occorre spendere anche di più in spese legali per difenderci dal peggio, dal molto peggio che dovrebbe seguire nella testa malata di questa gente.
E non parlo della violazione somma dell’uso da parte dell’Agenzia delle Entrate, incaricata della riscossione, di dati personalissimi concernenti la salute delle persone.

Richiamo l’attenzione di chi legge che questo Decreto legge, come tutti i precedenti, è stato firmato dal Signor Sergio Mattarella.
Ognuno faccia i suoi commenti.

AUGUSTO SINAGRA – Professore ordinario di diritto delle Comunità europee presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Avvocato patrocinante davanti alle Magistrature Superiori, in ITALIA ed alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a STRASBURGO imolaoggi.it

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finanziamento di quasi 5 milioni di euro in favore del comune di Forio per la sistemazione dei rioni baraccati e le aree limitrofe.

È stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno, nella sezione “Trasferimento contributi agli enti locali”, il finanziamento di quasi 5 milioni di euro in favore del comune di Forio per la sistemazione dei rioni baraccati e le aree limitrofe.
Un progetto deliberato lo scorso 31 maggio 2021, e che oggi diventa una concreta possibilità per le aree baraccate che, è bene ribadirlo, necessitano di maggiore attenzione.
Deve esserci una opera di ammodernamento dei Rioni Umberto I(Monterone), De Zerbi(Panza), De Pretis, Genala e Regina Margherita.
Non è più accettabile che queste zone popolari e importanti di Forio versino ancora in condizioni di ritardo urbanistico e sociale.
Valutiamo positivamente questo finanziamento, e saremo attenti nel processo di progettazione ed esecuzione dei lavori affinchè vengano tutelati gli interessi dei cittadini foriani.
Tutela dell’ambiente, maggiore vivibilità, immagine del territorio, sono tutte caratteristiche che devono portare Forio tra le protagoniste sulla scena isolana, nazionale e internazionale.
Nicola Manna*
*segretario politico
Primavera Foriana.

Presidente dell’ANCIM verrà sostituiuto a Caronte per noi isolani post morte per traghettarci in terra ferma ?

Isola d’ischia.No al green pass sui traghetti. Il ruolo di Francesco Deldeo comeElezioni 2013, Francesco Del Deo sindaco di Forio presidente dell’ANCIM verrà sostituiuto a Caronte per noi isolani post morte per traghettarci in terra ferma ?
Il governo Draghi con la visibile dittatura sanitaria,ormai in atto da due anni ,tra le tante restrizioni per il covid ancora ballerino,tra gli innumerevoli decreti incostituzionali ne ha sfornato uno bollente per i no Vax: green pass obbligatorio anche sui traghetti oltre che su quelli pubblici in terraferma.Agli isolani non resta che attendere il Caronte nocchiero per raggiungere la partenope location..Basteranno gli inviti-appelli delle autorità insulari e non a sbloccare l’ennesimo abuso di potere ?Intanto alcuni sindaci tra cui quello della Maddalena Fabio lai e di Calforte hanno chiesto una deroga del Super green pass. I sindaci Lai e Puggiani così si appellano al governo:” il traghetto non può essere considerato alla stregua di tutti gli altri mezzi pubblici perché é l’unico veicolo con cui spostarsi per via mare” la richiesta fu fatta già ai primi di dicembre senza alcuna risposta a tutt’oggi.La restrizione del green pass supera di lunga quella per i bay nigt-ristorazione e teatro per i non vax che intendono ricondursi in terraferma non per mero schopping ma d’urgenza per visite mediche d’urgenza. Vitali. E i nostri magnifici sei sindaci cosa stanno progettando per salvare Vite Umane isolane? Il sindaco di Forio d’Ischia Francesco Deldo che alla luce della sua grande esperienza politica é riuscito a mettere in ordine i conti disastrosi comunali , come presidente dell’ANCIM ossia Associazione Nazionale comuni isole Minori sta dando un forte contributo allo sblocco del green pass-traghetti dando dimostrando il ruolo significativo a cui é stato assurto? Intanto notte tempo molti isolani hanno pensato di costruire una funivia che lega Ischia Ponte alla terraferma portando con se cani-gatti. E scimpanzé. Tra sogno e realtà.di luciamannna

COVID: CODACONS INVITA IL PREMIER DRAGHI A RETTIFICARE LE SUE AFFERMAZIONI SU DECESSI DA COVID. DATI SMENTITI DA ISS

UNA DENUNCIA PER PROCURATO ALLARME

Grave errore sul numero di decessi da Covid da parte del Premier Mario Draghi, che viene invitato oggi dal Codacons a rettificare le affermazioni rese in occasione della conferenza stampa del 22 dicembre scorso.
Nel corso del suo intervento il Presidente del Consiglio ha affermato che “dei decessi, tre quarti non sono vaccinati”. Numeri tuttavia smentiti dagli ultimi dati disponibili pubblicati dall’Istituto superiore di sanità (ISS), secondo cui dal 22 ottobre al 21 novembre i morti per COVID-19 in Italia sono stati 1.755: tra loro 722 non erano vaccinati, mentre 1.033 avevano ricevuto almeno la prima dose del vaccino. Il 58,9% dei morti, quindi, aveva ricevuto almeno una dose e il 41,1% non era vaccinato. Esattamente l’opposto di quanto affermato da Draghi.
Possiamo capire che un Premier possa esagerare nelle sue dichiarazioni ma sui dati, specie se così delicati perché relativi ad una emergenza sanitaria in atto, deve sempre mantenere una serietà assoluta, per evitare di provocare paure e sofferenze inutili specie durante le festività.
Per tale motivo il Codacons invita oggi il Premier Draghi a rettificare le errate informazioni fornite ai cittadini, altrimenti sarà inevitabile una denuncia in Procura per procurato allarme.

Il silenzio delle istituzioni dell’isola d’ Ischia rende perplesso Vito Iacono che invita le amministrazioni a darsi una mossa circa l’evolversi del numero dei contagi sulla nostra isola

Il silenzio delle Istituzioni locali rispetto all’evolversi del numero di contagi sulla nostra Isola è vergognoso.
Non una parola sulla ressa alle farmacie alla ricerca di un tampone, non una riflessione sulle lunghe file per sottoporsi ai tamponi molecolari, non una iniziativa tesa a supportarre le centinaia di famiglie costrette all’isolamento perché direttamente interessate da positività o da contatti diretti con positivi.
Per non parlare di quello che accade nelle scuole dove spesso, troppo spesso, i dirigenti scolastici, i bambini e le loro famiglie vengono lasciati soli nelle loro paure e nei loro dubbi per come gestire posititivà e contatti.
Ci voleva molto ad istituire un numero verde per offrire assistenza???
Ci voleva molto a mettere in piedi una task force che conivolgesse medici di famiglia, pediatri, farmacie ed ASL per favorire un Natale veramente sereno, nonostante tutto, a migliaia di nostri concittadini che avevano ed hanno il diritto di essere assistiti ed informati correttamente evitando allarmismi e tensioni???
Una task force che, magari, monitorasse anche le vergognose speculazioni operate su tamponi e mascherine!
Ed allora, dopo la retorica del Natale, sarebbe il caso di darsi una mossa e rimboccarsi le maniche, tutti!
I nostri concittadini meritano altro.
Vaccini e tamponi nelle aree comuni delle scuole almeno 2 volte a settimana, o quando ci siano situazioni che lo richiedono, un centro vaccinale e per tamponi permanente con l’allestimento di una tenda, tipo “Palanoel”, da realizzare a Forio al Soccorso o nell’area antistante il piazzale Marinai d’Italia utilizzando anche il vecchio ristorante o meglio ancora la sala consiliare, per i servizi ed anche il palazzo reale per l’hub di Ischia liberando, finalmente, il palazzetto dello sport che necessita di lavori urgenti.
C’è bisogno di un piano straordinario per mettere in sicurezza la nostra Isola, tranquillizzare la nostra gente, ma ci vogliono anche donne ed uomini all’altezza di prendere le giuste ed urgenti decisioni.
Bisogna fare presto e bene, prima di nuove ed insopportabili chiusure!!! vito iacono

 

 

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La mensa scolastica delle scuole primarie di Forio, venuta finalmente alla luce

È davvero fondamentale affrontare, soprattutto in un determinato periodo storico come questo, caratterizzato da due enormi drammi come il terremoto del 2017 e la pandemia che ancora oggi dà segni di recrudescenza, quegli aspetti legati a politiche che includano una maggiore giustizia sociale.
Lo abbiamo ripetuto sino alla noia nella campagna elettorale per le elezioni amministrative di Forio del 2018.
A mio modo di vedere, la questione relativa alla vo della propaganda messa in scena in questi ultimi giorni.
L’aspetto più avvilente della politica è che oggi si vive della “fiammata del momento”, quella che mediaticamente serve a raccogliere maggiore visibilità, ma poi i problemi restano sempre lì.
La parte sana di questa società ci chiede di rivolgere l’attenzione sulle reali esigenze della popolazione.
Con l’esperienza di Aria Nuova del 2018 decidemmo di basare il nostro impegno politico su di un programma che rilanciasse i temi legati alla giustizia sociale, inserendo ai primi punti la mensa gratuita per gli alunni delle scuole primarie e l’istituzione dello scuola bus.
Un impegno da parte delle istituzioni di non poco conto e che merita un serio approfondimento.
Ma si è deciso, ieri come oggi, di non ascoltare la parte sana della società, ma di affidarsi ai “tifosi delle curve”.
È evidente che più di qualcuno cerca di accreditarsi politicamente, ma ci vuole più sostanza e più serietà per seguire la strada dell’alternativa politica. Questa somiglia di più all’alternativa del “fare finta”.
Nicola Manna.

Il senato visto che é ormai alle strette mette nero su bianco e denuncia cio’ che da due anni concordono virologi-premi Nobel e siti non allineati con il pensieo unico

senato.it - Senato della Repubblica

LEGGETE COSA HA MESSO NERO SU BIANCO IL SENATO ITALIANO SU QUESTI PSEUDO VACCINI.

E’ IL DOCUMENTO PIU’ IMPORTANTE CHE CONFERMA LE DICHIARAZIONI DI MOLTI ESPERTI RICERCATORI, BIOLOGI, VIROLOGI, IMMUNOLOGI, PATOLOGI E MEDICI SPECIALISTI IN GENERALE.

TUTTI I VACCINATI CHE DA ALLORA SI SENTONO STANCHI  E HANNO QUALCHE GENERE DI PROBLEMA PIÙ SERIO, COSI’ COME I PARENTI DELLE PERSONE MORTE DOPO LA  VACCINAZIONE, POTRANNO RICHIEDERE RISARCIMENTI DANNI A CHI GLI HA INOCULATO IL VACCINO SENZA UNA REALE CONSAPEVOLEZZA.
ANCHE I MEDIA E I GIORNALISTI SONO COINVOLTI NELLO SCEMPIO.
Sappiate che il governo (vedere link della fonte alla fine del messaggio) con l’atto di sindacato ispettivo n 1-00388 della legislatura 18, afferma che i “vaccini Anticovid” che sono stati messi in commercio sono  SPERIMENTALI, con dati molto limitati sulla sicurezza a breve termine o non disponibili (…).

La tecnologia del vaccino mRNA non è mai stata approvata per l’uso nell’uomo(..).
I potenziali effetti a insorgenza tardiva possono richiedere mesi o anni per manifestarsi.

Non lo dice qualcuno in chat ma chi governa.
Nel frattempo le cure domiciliari efficaci esistevano giá da tempo ma le hanno impedite per giustificare l’uso del mRNA.

Chi ha firmato il consenso informato per l’inoculazione non si rendeva conto di ciò che faceva. Proprio perché convinto bonariamanete dal proprio medico o dal medico degli Hub di vaccinazione.

Fonte: Senato della Repubblica

DOCUMENTO:  Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00388

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=18&id=1299973

DOBBIAMO DIFFONDERLO OVUNQUE.

OGNUNO DI NOI DEVE STAMPARE COPIE DA DISTRIBUIRE.

 

Lettera aperta di Sarah Boo presidente dei diritti umani del National Health Federation of Sweden inviata al governo italiano intimandolo al non rendere obbligatorio il vaccino violando tutti i principi dei diritti umani

NHF Sweden's Sara Boo making a difference locally in Sweden. www.thenhf.com

Lei è la portavoce della NHF National Health Fundation svedese, una organizzazione no profit internazionale che si occupa di violazione dei diritti umani

Traduzione:

“Questa è una lettera in forma di video-massaggio, diretta al governo ITALIANO. Ci è giunta comunicazione che il governo italiano sta per approvare una legge relativa a VACCINAZIONI OBBLIGATORIE per il proprio popolo. Questa è una GRAVISSIMA VIOLAZIONE DELLE LEGGI DELLA COMUNITA’ EUROPEA.
Se voi, esponenti del governo, continuerete a legiferare in merito a vaccinazioni obbligatorie, voi sarete perseguiti per questo e l’Italia sarà SEVERAMENTE PUNITA dall’Unione Europea ed ESCLUSA COME PAESE MEMBRO DELLA UE.
La nostra è una delle tante organizzazioni di cittadini in vari Paesi, si siamo uniti e costringeremo il governo italiano a FERMARE QUESTO DECRETO CHE VIOLA IN MODO VIOLENTO LE LEGGI SUPERIORI e intenteremo AZIONI GIURIDICHE contro OGNI GOVERNO DELL’UNIONE EUROPEA CHE CERCHI DI VOTARE LEGGI DEL GENERE, totalmente INCOSTITUZIONALI.
In Svezia abbiamo lottato duramente contro decreti che cercavano di imporre vaccinazioni obbligatorie. In Svezia NON abbiamo vaccinazioni obbligatorie
Questa AGENDA VACCINALE è causata unicamente dal fatto che i GOVERNI colludono con gli interessi DI AZIENDE COM AL GLAXOSMITHKLINE.
In Svezia il nostro ministro della salute VIENE DALLA GLAXO così come il vostro, il dottor RANIERI GUERRA, direttore generale del Ministero per il dipartimento PREVENZIONE, ERA UN CEO DELLA fondazione GSK (massimo dirigente).
Se non avete ancora SPAZZATO VIA la GLAXO e altre multinazionali che sono accusate da informatori INTERNI di MOBBING CRIMINALE e di CORRUZIONE, è arrivato adesso il MOMENTO DI FARLO.
I governi NON DEVONO FARE AFFARI, NON DEVONO COMPRARE STOCK DI VACCINI ED ALTRI PRODOTTI FARMACEUTICI da MULTINAZIONALI CHE INFRANGONO OGNI LEGGE DI CONTINUO…
E adesso il GOVERNO ITALIANO si accinge a VIOLARE LE LEGGI DELLA COMUNITA’ EUROPEA ED ALTRE LEGGI INTERNAZIONALI, GERARCHICAMENTE SUPERIORI ALLA SUA STESSA COSTITUZIONE?

(appare cartello con tutti i trattati e i patti VIOLATI DAL DECRETO LORENZIN)

SAPETE CHE LA GLAXO ha subito una sanzione da TRE MILIARDI DI DOLLARI ed ha ammesso di aver ORDITO LA PIU’ GRANDE FRODE FARMACEUTICA DI TUTTI I TEMPI, CHE COINVOLGE ANCHE I BAMBINI?
E c’è di più: la GLAXO è stata sanzionata duramente per una sperimentazione vaccinale che ha causato 14 MORTI DI BAMBINI

VI CHIEDO DI PENSARE E DI PENSARE DUE VOLTE!

Il mio nome è Sarah Boo e sono la presidente del National Health Federation of Sweden e vi ringrazio per l’attenzione”

(cartelli)

A TUTTI I CITTADINI DELL’UNIONE EUROPEA
non date assenso ai piani di vaccinazioni obbligatorie
I GOVERNI NON HANNO ALCUN DIRITTO DI FORZARVI ALLA VACCINAZIONE, NE’ DI FORZARVI A VACCINARE I VOSTRI FIGLI E SE LO FANNO, NON SONO ALTRO CHE REGIMI ANTI-DEMOCRATICI

FATE SAPERE LORO CHE SARANNO PERSEGUITI LEGALMENTE E CHE NON HANNO ALCUN DIRITTO DI INOCULARE VACCINI NEI VOSTRI FIGLI, SENZA IL VOSTRO CONSENSO

IL GOVERNO NON E’ PROPRIETARIO DEI VOSTRI FIGLI
I VOSTRI FIGLI NON SONO PROPRIETA’ DEI GOVERNI

INVITIAMO TUTTI I DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI
TUTTI GLI AVVOCATI
TUTTI I POLITICI
TUTTI GLI OPINION MAKERS A PRENDERE UNA RIGIDA POSIZIONE E AD UNIRSI PER DIFENDERE E COMBATTERE IN NOME DELLA LIBERTA’ NELL’UNIONE EUROPEA

NOI NON CAPITOLEREMO DI FRONTE A GOVERNI CHE FANNO “PASTETTE” CON LA GLAXO, MULTINAZIONALE CHE ANNOVERA IL MAGGIOR NUMERO DI SANZIONI PER FRODE FARMACEUTICA AL MONDO IN OGNI TEMPO

NESSUNA INOCULAZIONE DI FARMACI CHE PREVEDONO RISCHI POTRA’ MAI ESSERE OBBLIGATORIA

SEGNALATECI OGNI COSTRIZIONE VERRA’ CONDOTTA A VOSTRO DANNO E NOI SAREMO ACCANTO A VOI NEI TRIBUNALI

SARA’ IL PIU’ GRANDE PROCESSO PUBBLICO DELLA STORIA!