COMUNICATO CUDAS SUI SERVIZI A RISCHIO DEL RIZZOLI

COMUNICATO CUDAS SUI SERVIZI A RISCHIO DEL RIZZOLI
Già da qualche giorno ci erano arrivate voci circa una iniziativa dell’attuale direttore sanitario dell’ospedale “Rizzoli” che, se diventasse operativa a partire dal 1° maggio prossimo, rappresenterebbe un regresso gravissimo e intollerabile nell’erogazione dei servizi sanitari fondamentali sulla nostra isola. Rispetto ad una seria carenza di personale infermieristico, infatti, il dirigente ha comunicato alla triade dirigenziale dell’Asl Na2 Nord, a cominciare dal manager Iervolino, che con l’inizio ormai imminente del mese di maggio avrebbe proceduto alla chiusura del Punto prelievi interno al “Rizzoli” e spostato ben quattro infermieri dal reparto di Ostetricia-Ginecologia, per rafforzare i reparti di Medicina e Chirurgia in carenza. Un provvedimento assolutamente inaccettabile, della cui esistenza avevamo voluto accertarci e i cui contenuti e motivazioni avevamo voluto approfondire, com’è nostra abitudine, prima di prendere pubblicamente posizione e decidere quali iniziative, a nostra volta, eventualmente adottare. Peraltro, sembrerebbe che la questione sia ancora oggetto di una trattativa, tra i vari livelli aziendali e le rappresentanze sindacali.
Visto che la lettera del direttore del “Rizzoli” oggi è divenuta pubblica, anticipiamo che il CUDAS è assolutamente CONTRARIO a qualunque ipotesi di ridimensionamento ulteriore dei servizi ospedalieri e territoriali, che già sono stati notevolmente sacrificati negli ultimi anni con la scusa del Covid. Ischia non può permettersi per nessun motivo la chiusura del Punto Prelievi ospedaliero che, per come funziona ormai al lumicino la convenzione con i laboratori d’analisi privati, resta per gran parte del mese l’unico riferimento sul territorio per chi non abbia la possibilità di pagarsi profumatamente le analisi, con il rischio che tanti cittadini debbano rinunciare a indagini diagnostiche necessarie e improcrastinabili.
Come Cudas abbiamo fatto una battaglia per salvaguardare l’operatività del Punto Nascite del Rizzoli, l’unico sulla nostra isola, e per un rilancio del reparto di Ostetricia e Ginecologia e non accetteremo passi indietro né tanto meno lo smantellamento del reparto. Le carenze di personale vanno sanate coprendo i buchi di organico, non mettendo pezze a colore che sguarniscono altri servizi. Dunque, rispetto ai provvedimenti ventilati, siamo impegnati a scongiurare che divengano operativi dal 1° maggio prossimo e anche in seguito. Esperiremo tutti i tentativi necessari, anche pronti a iniziative di mobilitazione della cittadinanza, per evitare altri colpi mortali al nostro ospedale e al nostro diritto alla salute garantito dalla Costituzione della Repubblica Italiana.Monica Avitabile