Parcheggio della Siena: Ancora continua lo sversamento in mare

CI RISIAMO, NEL MARE DELLA SPIAGGIA DEL “MURO ROTTO”, NUOVO SVERSAMENTO DI ACQUA MARRONE PROVENIENTE DAL COSTRUENDO PARCHEGGIO DELLA SIENA
Possibile che pure con la spiaggia piena di bagnanti si debba assistere a scene del genere? Veramente i turisti li vogliamo mettere in fuga?
di Gennaro Savio
A Ischia Ponte ritorna a fare parlare di se il disastro ambientale, economico e sociale del costruendo parcheggio della Siena. In modo negativo, ovviamente. Infatti oggi pomeriggio, così come testimoniano i video inviatici dai bagnanti, si è verificato l’ennesimo sveramento, nel mare antistante la spiaggia del Muro Rotto, di acqua di colore marrone. Uno spettacolo indecoroso, soprattutto in questo periodo in cui la spiaggia ischitana è frequentatissima da residenti e turisti. Uno spettacolo talmente indecoroso che i bagnanti presenti sulla spiaggia sono giustamente insorti rivolgendosi al comando dei Vigili Urbani e alla Capitaneria di Porto, i cui Uomini sono prontamente intervenuti. Al centro dell’attenzione del sopralluogo congiunto di Capitaneria e Comando Vigili, così come capitato altre volte, sono finite le vasche di decantazione che raccolgono l’acqua dalla falda e che, probabilmente, potrebbero essersi riempite di sabbia e di terriccio. Ma saranno gli accertamenti già in corso a stabilire quali siano le reali cause del nuovo e anomalo sversamento a mare di acqua di colore marrone. Intanto è giunto il momento di mettere fine a questa vergogna che periodicamente si verifica nel mare di Ischia Ponte. Non bastava il disastro ambientale causato dallo scavo e dal costruendo parcheggio, non bastava il covid-19 e le relative restrizioni sulla spiagga del “Muro Rotto”, per non farci mancare nulla, anche quest’anno c’è stato l’anomalo sversamento a mare. Amministratori comunali e sindaco Enzo Ferrandino, ma vogliamo mettere in fuga i pochi turisti giunti nel nostro Comune, o risolvere, una volta e per tutte, questa indecenza? di gennaro savio

Gaetano Colella ritorna in pista con de Luca.Fare Democratico la nuova lista.Invita il commissario di lacco Ameno a potenziare segnaletica in zona terremotata del Fango

Nel 2015 il dott.Gaetano Colella presentò una Sua candidatura in corsa alle regionali appoggiando Vincenzo de Luca. Risultati soddisfacenti ma non abbastanza da assegnare all’audace politico di stazza un ruolo decisivo nelle stanze del palazzo regionale . L’ imperterrito riprova convinto. lL’isola da lui si aspetta tanto una vota eletto , visto il suo accattivante programma . Colella ,pur seguendo con foga e passione la politica nonostante in panchina da parecchi anni ,ha iniziato la  sua campagna elettorale con lo stesso spirito giovanile che lo conttrastingueva  nei suoi diversi ruoli ed incarichi politici:Noi stiamo ora alla finestra .Cosa e quanto ancora potrà dare questo cavallo pazzo? Terrà ben strette le briglie della sua mente senza scivolare? In questi giorno ha scritto al commissario prefettizio di Lacco Ameno esortandolo ad horas a potenziare  una segnaletica con messa in sicurezza nella località terremotata del Fango:”al   Sig.Commissario Prefettizio di Lacco Ameno,La prego provveda a far installare dei semafori,per consentire il senso alternato( in sicurezza) nella strada a fianco alla chiesa di S.GIUSEPPE al Fango e nel Comune di Lacco Ameno.E’ da mesi che si stanno evitando incidenti seri in quel tratto di strada ,diventato molto stretto a causa dell’ultimo terremoto. Poichè sto chiedendo per la collettivita’ Lacchese ed isolana, un intervento di ordinaria amministrazione e quindi di competenza specifica di un COMMISSARIO PREFETTIZIO, mi auguro che per evitare il verificarsi di qualche incidente che potrebbe risultare anche mortale, si provveda con la massima urgenza a regolamentare i sensi alternati , come sopra segnalato, se non si vuole che interesso la stampa e le televisioni nazionali G:C:”.

Omaggio a Giuseppe Magaldi. Inno e dipinto del dott. Massimo Colella

file:///C:/Users/lucia/Downloads/41a248b7-b1f7-49b8-8139-26421b58030ffotomagalditorrioneDi solito gli Inni vengono abbinati alla musica-al religioso- al mitologico.Il dott. Massimo Colella i versi che pubblichiamo a margine li ha dedicati al mito Magaldi con un afflato d’Amore. E con una aspirazione artistica che raccoglie all’interno del Suo dipinto tutta l’Essenza del direttore artistico del Torrione: Giuseppe con lo sguardo riverso verso la Torre. Magaldi con il suo corpo riverso e con lo sguardo verso l’ Alto. Il Sublime. E un  futuro artistico spazzato via dal Demone della morte.

 

Questa tua assenza mi uccide.Ti sento nell’aria-sei qui

ma non ci sei.

Sei al Torrione,

sei il Torrione.

Identificarti così

no, non é innaturale

lo é la tua morte, invece.

di te che sei vita,energia, sorriso, forza,amicizia,entusiasmo

sornione,memoria, pensiero e scrittura,spontanea resilenza,

ironia,ascolto,condivisione,creatività,desiderio di essere ascoltato,

comunità,passione civile,rassicurazione,apertura,fiducia,progettualità…

Allora? Mi si stringe il cuore a pensarti,a mettermi nei tuoi panni,

a rivivere le ultime ore: falso miraggio

di salvezza e poi? Silenzio,

profondo sonno indotto,

vita e sogni interrotti senza preavviso,

senza coscienza…

Stai ancora attendendo di svegliarti.

La tua Anima é bloccata

e ancora programma i futuri lunghissimi anni

di eventi,soddisfazioni,cordialità,successi,

banchetti di cultura e felicità

che ti aspettavano,che ti aspettavano, che ti aspettavano..

Mi fa rabbrividire il pensiero di te

( corpo e Anima)

nullificato

ridotto

a manciata di nuda cenere,

minuscola urna

E non c’é illusione che tenga,

ora che la Vita é incolore. di Massimo Colella

 

 

 

Stagionali ancora in piazza

ISCHIA, LAVORATORI STAGIONALI ANCORA IN PIAZZA: “ORA BASTA, TRA DISOCCUPAZIONE E MANCATO RICONOSCIMENTO DEI BONUS, CI AVETE TOLTO ANCHE LA DIGNITA’”
Si è tenuto sotto il sole cocente di questo inizio del mese di luglio, davanti la sede INPS di Ischia Ponte ancora vergognosamente chiusa al pubblico, il presidio di protesta indetto dal “Comitato di Lotta dei Lavoratori Stagionali e non dell’isola d’Ischia” e dal “Coordinamento Nazionale Stagionali in Lotta”. Un presidio, che nonostante penalizzato nelle presenze così come ampiamente previsto e annunciato a causa del fatto che moltissimi stagionali hanno ripreso a lavorare, è stato di estrema importanza anche per l’avanzata richiesta di un incontro con il Prefetto di Napoli e dell’ apertura di un tavolo al Ministero del Lavoro dove sottoporre le rivendicazioni di chi, tra disoccupazione e mancato riconoscimento dei bonus economici del governo Conte, si trova in uno stato di estrema povertà. Tanti gli interventi degli stagionali presenti, e tutti dello stesso tenore nel denunciare il dramma che stanno vivendo gli stagionali. Tra gli intervenuti c’è stato anche Fabio Pilato del sindacato studentesco “Unione degli Studenti” che ha sottolineato la necessità di unire la lotta di due generazioni, genitori e figli. Da Napoli è giunta sull’isola Verde anche una delegazione di rappresentanti dell’Unione Sindacale di Base a solidarizzare coi lavoratori ischitani come ha sottolineato Giovanni Pagano. Proroga della Naspi fino a maggio 2021, ripristino della vecchia indennità di disoccupazione, riconoscimento per tutti gli stagionali dei bonus di marzo, aprile e maggio e adeguamento dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro che prevedano, tra l’altro, un livello minimo salariale di 9€ all’ora, sono solo alcune delle rivendicazioni dei manifestanti che ritorneranno a scendere in piazza nelle prossime settimane.gennaro savio

La Colombaia non si tocca.

NUOVO ASSALTO ALLA … COLOMBAIA, CHE NON E’ UNA DILIGENZA!!!
I CITTADINI COSTITUISCANO UN COMITATO CIVICO “GIU’ LE MANI DALLA COLOMBAIA” ED IL SINDACO DIA VITA AD UN COMITATO ETICO PER DECIDERE LE SORTI DELLA VILLA. LUCIANNA DE FALCO, MARIOLINO CAPUANO …
LA VILLA E’ DEI FORIANI E LE CHIAVI DEVONO RESTARE NELLE MANI DEL COMUNE, NON SI POSSONO CEDERE LE CHIAVI DELLA CASA DI TUTTI.
SI VALUTERANNO PROGETTUALITA’, INIZIATIVE, FORME DI SPONSORIZZAZIONE, MA IL COMUNE NON PERDA LA DISPONIBILITA’ DELLA VILLA.
SONO CONVINTO CHE DECINE DI VOLONTARI SONO DISPONIBILI A “BONIFICARE” DAL DEGRADO LA COLOMBAIA E RENDERLA FRUIBILE NELLE PARTI IN SICUREZZA, DA SUBITO!!!
Le “nuove” attenzioni sulla villa “La Colombaia di Luchino Visconti” di quelli che “vengono da fuori” allarmano, anzi, inquietano e non poco.
La Colombaia è patrimonio del mondo, ma è nella disponibilità del Comune di Forio, dei Foriani e dei cittadini dell’isola d’Ischia che hanno competenze, sensibilità, intelligenze da mettere in campo per portare l’immobile fuori dal degrado e renderlo fruibile.
Certo è che i “forestieri”, irrispettosi della dignità e dell’orgoglio dei cittadini residenti, trovano terreno fertile e facili connivenze e complicità nella insipienza della politica locale che non dimostra alcuna attenzione per le politiche culturali e per la Colombaia.
A breve organizzeremo un sit-in davanti a quel sito è di tutti
e dobbiamo sentirlo nostro e viverlo insieme! vito iacono

La Nato. La Cina

Senza la NATO, diceva Valenzi, saremmo finiti nelle mani di Stalin e solo Dio sa cosa avrebbe fatto dei comunisti italiani con la mania della democrazia. Oggi, una classe dirigente che non rappresenta piú il potere in quando é al servizio del potere (destra e sinistra sono rappresentanti del nulla, le Ideologie spazzate via, sovranitá nulla) nulla ha fatto per contrastare l’avanzata del NWO e hanno tentato di trascinarci verso la dittatura cinese. Una Cina, non dimentichiamolo, in cui persiste ancora la dittatura comunista. Guardate la cittá di Shenzhen. Da Piccolo villaggio di pescatori é diventata una cittá di 15 milioni di abitanti grazie agli investimenti stranieri in pochi anni. La ditta Apple produce i componenti elettronici a Singapore e a Taiwan ma é a Shenzhen che migliaia di operai completano i telefonini. Tutto fatto con mani cinesi, tutto made in China. Ogni giorno migliaia di camion lasciano la cittá. La globalizzazione per alcune cittá é un bene, per altre un male e gli esseri umani pagano le conseguenze. Il NWO si era servito della Cina per imporre la sua dittatura. Oggi viviamo una guerra economica, industriale. I servi di Regime si sono schierati. Il male ha lanciato la sua offensiva. Ognuno deve fare la sua scelta. Non facciamo quella sbagliata.Angelo Guerra
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L’addio a Giuseppe Magaldi.

Ammaina, Marinaio

La bandiera del Torrione a mezz’asta per Giuseppe Magaldi

Trovare le parole adatte per informare i concittadini, del triste giorno che la comunità
isolana sta vivendo, non è semplice neanche per chi di comunicati ne ha diffuso tanti,
soprattutto per eventi ideati e realizzati dall’amico fraterno Giuseppe Magaldi. e che mai
avrebbe immaginato di apprestarsi a sciorinare questo pesante fardello.
Cercherò allora di farlo sotto forma di lettera pubblica.
Caro Peppe
Non basteranno mai le parole per ringraziarti di quanto ti sono debitore. Un incontro
decretato dal destino, la passione comune per gli scacchi, l’enigmistica e l’intrattenimento
con fini culturali ci vide protagonisti nel lontano 1996. Da allora il legame è cresciuto e
rinsaldandosi attraverso l’Associazione Giochi di Natale, e unità di intenti, ci ha portato a
fondare l’Associazione Radici ove hai espresso la tua parte migliore. La tua profonda
cultura ha acceso la mia curiosità in un crescendo di eventi ove la tua mente guidava il
mio braccio ad agire per il dare, senza aspettarsi ricompense.
Grazie a te sono entrato in un mondo nuovo, un mondo costituito da una fitta rete di
relazioni, conoscenze e anche amicizie che non avevo mai sospettato di poter
intraprendere. In questo mondo, insieme a te Peppe, ho camminato abbeverandomi di
Conoscenza, sia con i discorsi spesso intavolati, sia con le varie sortite outdoor spesso a
Napoli e due volte a Roma, luoghi da cui sono tornato sempre più arricchito. Ma anche i
libri che ci siamo scambiati e quelli che abbiamo letto insieme per preparare gli oltre 150
eventi portati a termine in questi sei anni di affidamento del Museo Civico del Torrione
hanno contribuito al mio benessere e probabilmente senza averne fatto tesoro, non sarei
in grado di mandarti questo messaggio.
Caro Peppe tra i tanti ricordi mi balza alla mente l’entusiasmo profuso per la creazione, e
la tua completa dedizione, alla tua bella famiglia che oggi è totalmente sconvolta
dall'immane dolore, e a cui va il cordoglio mio, ma come recepisco dalle tante
manifestazioni di vicinanza e di affetto, anche dell’intera isola.
Affido questo messaggio alle stelle delle quali sei stato sempre innamorato,
tanto da chiamare tua figlia come la più brillante dell’Orsa Maggiore, o quelle che mi
facesti scoprire dall’osservatorio astronomico di Capodimonte.
Confidando che mi conserverai un posto accanto a te, nel Paradiso degli animi nobili affido
ad esse il mio saluto
Ciao Peppe. Che la terra ti sia grata.
Giuseppe Magaldi nasce a Ischia (NA) nel 1973, vivrà sempre a Forio. (NA).
Diplomato presso l’Istituto Tecnico Nautico “Francesco Caracciolo” di Procida nella
sezione distaccata di Forio, dal corso Capitani, è stato attivo nel sociale, fondando prima
l’Associazione Giochi di Natale, poi l’Associazione Forio CB (di Protezione Civile). È stato
tra i cofondatori di un centro di ascolto diocesano “Telefono amico”, e, infine, ha fondato
l’Associazione Radici di cui è Presidente.
Ha militato nella Banda Musicale Aurora per vari anni, dal 2013 ricopre la carica di
Direttore del Museo Civico del Torrione “Giovanni Maltese”. Al suo attivo ha
l’organizzazione di centinaia di eventi culturali negli ambiti più disparati, conferenze, premi
di poesia, festival internazionali di scacchi, mostre d’arte, concerti ed esecuzioni teatrali.
La sua passione per il mare e per le radici culturali della sua terra lo ha portato spesso a
spingersi in ricerche storiche degli usi e costumi del territorio isolano.
Amante della buona musica e della buona cucina, si diletta nella composizione di liriche,
nella stesura di testi teatrali e di racconti che, si spera, vedranno la stampa a breve.

Dalla pagina http://www.iltorrioneforio.it/il-torrione-forio/articoli-2020/ammaina-marinaio/
Luigi Castaldi

Gennaro Savio il Leninista Maxista per eccellenza bacchetta Ferdinando Caredda per la sua strumentalizzazionenei riguardi degli stagionali

GENNARO SAVIO: “ECCO COME IL MOVIMENTO CINQUE STELLE DI FERDINANDO CAREDDA NEGLI ANNI HA STRUMENTALIZZATO IL DRAMMA DEI LAVORATORI STAGIONALI. SULL’ISOLA D’ISCHIA SOLO IL COMITATO DÌ LOTTA DEI LAVORATORI STAGIONALI E NON PUO’ GARANTIRE LA DIFESA DEGLI INTERESSI DÌ UNA CATEGORIA TRADITA DA TUTTI”
Negli anni Ferdinando Caredda ha portato a “sperdere” i lavoratori ischitani dietro il Movimento 5 Stelle tra i meandri di Camera e Senato dove periodicamente dava notizia di essere stato audito da varie commissioni. Ma, evidentemente, nessuno lo ha mai “audito” concretamente visto e considerato che nonostante ad ascoltarlo fossero in genere rappresentanti istituzionali della sua stessa parte politica, non ne hanno mai preso in considerazione le proposte. E’ ora di smetterla di ingannare politicamente parlando i lavoratori ischitani stando con due piedi in una scarpa, stando col proprio movimento politico nella maggioranza di un governo antipopolare e antioperaio, e allo stesso tempo come lavoratore stagionale all’opposizione. I lavoratori ischitani hanno bisogno di una guida coerente e credibile per difendere i propri interessi di classe sfruttata e umiliata dall’infame sistema economico e sociale capitalistico e il Comitato di Lotta dei Lavoratori Stagionali e non dell’Isola d’Ischia, che mi onoro di rappresentare, garantisce serietà ed equidistanza da tutte le forze politiche presenti in parlamento. Di seguito sono spiegate anche le ragioni per cui ieri il Comitato di Lotta non ha aderito all’assemblea tenutasi al Polifunzionale di Ischia.
di Gennaro Savio*
Nel mentre sull’isola d’Ischia continua la tragedia sociale per migliaia di lavoratori stagionali ridotti alla fame dal governo Conte che al momento non gli ha ancora riconosciuto i bonus economici a loro destinati, personaggi politici locali, diretta espressione dei partiti che sostengono il governo e dunque diretti responsabili di questa situazione, si atteggiano a difensori della classe lavoratrice isolana: da non credere. Come il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, del Partito Democratico, e Ferdinando Caredda del Movimento Cinque Stelle, tutti e due espressione dei due dei maggiori partiti che sostengono il premier Conte. Ebbene, entrambi, con un atteggiamento politicamente strumentale della difesa dei diritti dei lavoratori, anziché pretendere dai loro partiti la risoluzione del problema, scendono in piazza a protestare. Che lo faccia un vecchio “marpione” della politica isolana come Enzo Ferrandino, sinceramente c’è poco da meravigliarsi, ma che lo faccia un esponente del Meetup Amici di Beppe Gillo che con il loro movimento continuano a voler apparire come i “verginelli” della politica italiana nonostante la situazione disastrosa in cui in poco più di tre anni hanno ricacciato il paese peggio di come abbiano fatto i loro predecessori, veramente è troppo e la cosa non può passare sotto silenzio. Perché i nostri concittadini meritano chiarezza e rispetto e non consentiremo mai a nessuno di strumentalizzarli politicamente ed elettoralisticamente parlando. Ma veniamo al dunque. Da anni Ferdinando Caredda, giovane di Forio, è il rappresentante della regione Campania dell’ANLS, l’Associazione Nazionale dei Lavoratori Stagionali, con cui periodicamente scende in piazza in manifestazioni che si organizzano a difesa dei lavoratori stagionali. E sin qui nulla da obiettare. Il problema non è questo, anzi. Il problema è che Ferdinando Caredda, oltre ad essere un rappresentante dell’ANLS, è, soprattutto, un esponente e attivista storico del Meetup Amici di Beppe Grillo dell’isola d’Ischia con cui, come riporta il 20 febbraio 2020 il quotidiano “Il Golfo”, è stato anche candidato alle ultime regionarie del Movimento 5 Stelle. E negli anni proprio per la sua appartenenza politica, Caredda ha letteralmente portato a “sperdere” i lavoratori ischitani dietro il Movimento 5 Stelle tra i meandri di Camera e Senato dove periodicamente dava notizia di essere stato audito da varie commissioni. Illudendo migliaia di lavoratori che quelle audizioni avrebbero portato a dei risultati positivi. Ma, evidentemente negli anni, nessuno lo ha “audito” concretamente visto e considerato che nonostante ad ascoltarlo fossero in genere rappresentanti istituzionali della sua stessa parte politica, non ne hanno mai preso in considerazione le proposte. Ferdinando Caredda da anni con assemblee ed incontri pubblici cerca di mediare tra sindaci e rappresentanti politici ed istituzionali che non hanno alcuna intenzione di venire incontro alle esigenze del mondo del lavoro. Il risultato, ovviamente, politicamente parlando, è disastroso in quanto non solo non si risolve il problema, ma in tanti hanno seguito lui e il Movimento 5 Stelle sperando che qualcosa potesse cambiare. Macché. Movimento 5 Stelle che negli anni scorsi, attraverso suoi autorevoli esponenti nazionali, ha strumentalizzato persino la vergognosa scelta politica, fatta dall’allora premier Matteo Renzi, di dimezzare l’indennità di disoccupazione. “Audite”, “audite” cosa scriveva all’epoca sul suo sito web il Senatore, Sergio Puglia: “Il governo colpisce ancora! Dal 1 maggio è la volta dei lavoratori stagionali. Il governo Renzi sembra impegnato a produrre povertà e umiliazione attaccando una dopo l’altra tutte le categorie lavorative. Con l’introduzione della NASPI più di 350.000 persone conosceranno disoccupazione e povertà”. Ma non è tutto. Per rincarare la dose a difesa degli stagionali, il Senatore Puglia pubblicò, sempre sulla sua personale pagina web, una petizione popolare il cui testo, tra l’altro, recita: “No al dimezzamento del sussidio di disoccupazione per i lavoratori stagionali. I sottoscritti cittadini elettori con la presente petizione chiedono al Presidente del Senato della Repubblica e ai parlamentari del Senato della Repubblica di assumere i provvedimenti necessari al fine di eliminare la norma che penalizza i lavoratori stagionali ed i precari del settore della scuola, ripristinando il diritto a percepire la prestazione a sostegno del reddito, durate i periodi di disoccupazione, per un tempo pari a quello previsto dalla precedente normativa (ASpI disoccupazione ordinaria non agricola e Mini-ASpI disoccupazione ordinaria non agricola con requisiti ridotti), poiché con l’introduzione nella NASpI dell’articolo 5, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22 causerà un’evidente e grave penalizzazione per la categoria dei lavoratori stagionali e dei precari del settore scolastico che non potranno più coprire il proprio reddito come per il passato”. Sin qui alcune delle frasi copiate e incollate della pagina web del Senatore Puglia. Che belle parole, dovettero pensare i lavoratori stagionali italiani, peccato però che una volta al governo, Puglia e gli Amici di Beppe Grillo se ne siano letteralmente dimenticati visto e considerato che dopo tre anni di governo non hanno ancora avuto la volontà politica di reintrodurre l’indennità di disoccupazione e così gli stagionali con Conte premier, continuano a fare la fame come ai tempi di Renzi Presidente del Consiglio: da non credere! Caro Ferdinando Caredda, è ora di smetterla di ingannare politicamente parlando i lavoratori ischitani stando con due piedi in una scarpa, stando col proprio movimento politico nella maggioranza di un governo antipopolare e antioperaio e come lavoratore stagionale all’opposizione. I lavoratori ischitani hanno bisogno di una guida coerente e credibile per difendere i propri interessi di classe sfruttata e umiliata dall’infame sistema economico e sociale capitalistico e il Comitato di Lotta dei Lavoratori Stagionali e non dell’Isola d’Ischia, che mi onoro di rappresentare, garantisce serietà ed equidistanza da tutte le forze politiche presenti in parlamento. Di qui l’appello alle lavoratrici e ai lavoratori ischitani, onde evitare di dover continuare a subire sonore sconfitte, a non ascoltare e seguire più comitati di potere dalla cultura padronale e personaggi politici diretta espressione dei partiti di governo, ma di impegnarsi a far crescere il Comitato di Lotta dei Lavoratori Stagionali e non dell’Isola d’Ischia, vera espressione dei bisogni e delle aspettative del mondo del lavoro. Per quanto riguarda l’assemblea che si è tenuta ieri pomeriggio al polifunzionale, come Comitato non abbiamo aderito perché non condividevamo la linea politica datale dagli organizzatori che hanno persino invitato i sindaci i quali, non solo pur avendone la possibilità non hanno fatto nulla sinora per andare incontro alla disperazione dei lavoratori, ma hanno ricevuto pure gli applausi dei presenti: da non credere! Sindaci isolani che anziché seguire l’esempio, come da noi proposto, delle amministrazioni comunali di Capri e di altri comuni della terraferma di stanziare fondi da elargire ai lavoratori che stanno facendo la fame, pensano a finanziare le aziende e a reintrodurre la sosta a pagamento sulle strisce blu: che vergogna! All’assemblea oltre a sindaci, è stata invitato anche il consigliere regionale di Forza Italia, Maria Grazia Di Scala che col partito di Berlusconi si sono resi responsabili di manovre economiche di macelleria sociale che hanno fatto piangere lacrime amare al mondo del lavoro del nostro paese e che a livello regionale hanno azzoppato la sanità pubblica e il trasporto con la privatizzazione della Caremar. E questi sarebbero i rappresentanti istituzionali che dovrebbero difendere gli interessi dei lavoratori stagionali. Meglio fermarsi qui e stendere un velo pietoso… Tra gli intervenuti all’assemblea degli stagionali, è stato anche Luca D’Ambra, Presidente di Federalberghi dell’isola d’Ischia. A tal proposito ci poniamo una sola domanda, che vale più di ogni commento. Ma veramente qualcuno pensa che nel 2020 i diritti dei lavoratori possano essere difesi dagli albergatori???
*Presidente del Comitato di Lotta dei Lavoratori Stagionali e non dell’Isola d’Ischia
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Alfonso Mattera, Iacono Davide e altri 11
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Il Covid nei prossimi decenni nei libri di storia secondo la visione della deputata Sara Cunial

SARA CUNIAL (la voce del popolo)Visualizza immagine di origine
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È ciò che penso pure io.
Il Covid nei prossimi decenni sarà sui libri di storia e classificato come il più grande esperimento sociale della storia.
Metti in circolazione un virus che può essere curabile imponendo protocolli di cura sbagliati. Fai campagna mediatica di terrorismo puro alimentando nella gente la paura di morire che è la paura più grande che ha un essere umano. Impedisci le autopsie ,fai sparire i cadaveri impedendo di capire la vera causa di morte.
Insinua il dubbio che chiunque tu incontri possa essere causa della tua morte così la gente si scontra con la stessa gente che amava fino al giorno prima. Chiedi alle persone che si controllino e si denuncino a vicenda creando divisione e panico. Distruggi i rapporti sociali, inibisci la spontaneità delle emozioni. Metti il bavaglio che chiami mascherina pur dicendo che il virus non è nell’aria e impedisci alla gente di sorridersi, impedisci alla gente di abbracciarsi e fai morire di crepacuore e solitudine tutte le persone ospedalizzate .
I medici dicono che il virus sta scomparendo ma tu continua a martellare con i media dicendo che tanto tornerà più forte di prima consapevole di non poterne avere nessuna certezza.
Esperimento sociale dove i diritti sono stati violati e la Costituzione profanata, dove è stato smontata la scuola, la sanità, dove è stata tolta la dignità , il lavoro, le libertà.
Esperimento sociale di controllo delle masse nel quale si stanno veeificando i limiti umani e vedendo quanto, nella paura, l’uomo è pronto a rinunciare.
Stiamo rinunciando a noi stessi, alla nostra essenza, alla nostra umanità, carità e Amore. Teniamo alte le vibrazioni. Teniamole sintonizzate nella luce attivandoci per dire NO ,IO NON SONO DISPOSTO A RINUNCIARE AL MIO ESSERE ❤️ Questo deve essere l’unico Mantra nella nostra testa e nel nostro cuore.

La scuola come inclusione. Diritto .Sperimentazione che non può essere sostituita dal DAD ne oscura le fondamenta.Commenta l’arch. Laura Cacciapuoti

Quando, tre mesi fa, le scuole erano ancora aperte, mia figlio era un bambino che amava scrivere, studiare, imparare, vivere cinque ore al giorno con i suoi compagni e le sue insegnanti.
Poi l’emergenza da Covid-19 ci ha costretti in casa e siamo passate a un onesto “Mi sbrigo a fare i compiti, così posso andare a giocare”.
Ora, dopo quasi tre mesi di didattica a distanza, devo combattere ogni santo giorno con tutto il mio impegno di genitore contro svogliatezza e demotivazione:
“Uff, mamma. Lo so che devo farli, ma mi annoio tantissimo”.
Per molti dei nostri figli, a questo punto di un anno che se non definisco perso è solo per un residuo di folle ottimismo, la scuola è diventata qualcosa di vago e indefinito, privo di attrattiva. Un dovere noioso e insensato, anche se noi genitori assicuriamo loro che no, la scuola è importante, è preziosa, che settembre è dietro l’angolo e bisogna farsi trovare pronti. Ma “pronti” a cosa, di preciso?
Che la didattica a distanza non sia scuola, né una soluzione vincente (checché ne dica la nostra ministra dell’Istruzione) insegnanti e famiglie lo hanno capito da un pezzo.
La famigerata DAD non è scuola perché la scuola è socialità, sfida, emozione, è lasciare la propria comfort zone per misurarsi con i coetanei, dividere la merenda e scambiarsi le matite, fare amicizia tra i banchi, sbagliare, sbagliare di nuovo, imparare.
La scuola è sperimentarsi come persone in un contesto accogliente e stimolante. La scuola è inclusione, valorizzazione delle diversità.
La scuola è un diritto, non dimentichiamolo mai.
Sono tre mesi che noi genitori gestiamo la didattica a distanza nel silenzio totale del Governo e del suo ministro.
E cosa succede quando chiediamo una riapertura delle scuole a settembre organizzata, sicura, sostenibile?
………..
Sogno di salutare i miei figli alle sette e cinquanta di mattina davanti alla scuola.
Sogno di tornare a prenderli cinque ore dopo, chiedere loro “Cosa hai fatto?” e sentirmi rispondere il solito “Niente”.
Perché in quel “Niente”, in realtà, c’è tutto.
Copia e incolla sul tuo profilo, ce n’è bisogno ❤️laura cacciapuoti