Quella di Renata Hamera , come d’altronde altri morti stranieri che sull’isola hanno lasciato il corpo, desta qualche sospetto Anche perchè su alcune morti ritenute per infortunio si é omesso autopsia. E le forze dell’ordine stando al referto legale hanno dovuto sottostare.L’autopsia in corso appurerà le ragioni della diatriba di Renata , Infermiera professionista fino a poche settimane prima lavorava a Buonopane-isola d’Ischia come infermiera- badante. Omettiamo dove.Con un amico affettuoso del luogo litigava spesso. Figlia di un fisico-matematico aveva una bella testa. La sua vita da Closcard pare fosse una scelta.Troppo intelligente forse rifiutava questo nostro misero territorio fatto di pochezza intellettuale e poco empatico verso i bisognosi stranieri.Perfetta nelle sue ore lavorative. Minuziosa anche nell’avvolgere una busta di plastica.Morte voluta o dovuta? il popolo polacco si nutre di cultura sin dall’ infanzia.L’unica loro disgrazia é venire obtorto collo nelle nostre poco accoglienti regioni-isole per favorirsi sussistenza. cosa che non trovano e vengono sfruttati fino al midollo. La nuova moda ischitana:”non ti pago .C’è crisi. D’altronde siamo pieni di polacchi quindi puoi anche andare a FAN…”.Anche ristoranti ed alberghi in attivo con la scusa della crisi stanno mettendo in atto questo dictat che omertosamente i lavoratori tutti tengono preziosamente nascosto-previa licenziamento.Sporchi fino al midollo senza voler generalizzare una buona parte dell’imprenditoria locale Anche questo modo di lavorare ha sicuramente inciso sullo stato fisico e psitico di Renata e beveva fuori dagli orari lavorativi.L’ho conosciuta bene.Una grande intelligenza quella di Renata messa a servizio della distruttività. Con un suo giovane compagno polacco per un lungo periodo dormiva nei locali abbandonati e fatiscenti dell’hotel la Pace a Lacco Ameno..Probabilmente sono stati cacciati e hanno trovato rifugio nel Pio Monte della Misericordia del comune terremotato.La signora Hamera, lavoratrice molto attenta alle esigenze di chi Le offriva lavori saltuari. Chi come me l’ha avuta per qualche ora ne ha potuto verificare le qualità intrinseche. Con qualche ora di lavoro in più Renata avrebbe potuto permettersi una abitazione dignitosa ma l’alcolismo si sà induge e proietta le persone ad assumere atteggiamenti di abbandono. E ha assunto un ruolo dil Clochard. Non capiamo perché in un territorio così circoscritto non si segnalino a chi di dovere gli alcolisti senza fissa dimora che per legge non potrebbero circolare.Si interviene e si commisera solo nel dramma finale . Gli Enti preposti non sono sensibili nella opulosa isola d’Ischia al richiamo e all’urlo silenzioso del dolore che si nasconde silenzioso e dignitoso di quelli che dovrebbero essere nostri ospiti. Ospiti non graditi ai Più con l’avvallo del nostro ministro degli interni Matteo Salvini..Episodi del genere in un ricco territorio come la nostra terra ischitana dovrebbero indurci allla vergogna. .Il Vescovo x primo non si dà completamente al recupero e all’accoglienza se non supplicato in qualche sporadico episodio. Questo episodio sconcertante dovrebbe far riflettere eclesiastici e non : “se salvi una Vita…salvi il mondo intero”luciamannna