.Rosa Iacono lancia appello alle autorità politiche per modificare il Decreto  28.che vieta imbarco per Autoambulanze sui traghetti Ischia-Napoli-Pozzuoli.

Lucia Manna Il decreto ministeriale,parla chiaro ed é  applicabile per tutte le insularità che l’Italia contiene.Il presidente dell’Associazione disabili dell’isola d’Ischia e della Croce Rosa Italiana  Rosa Iacono ,in questi giorni ha dovuto fare i conti con la normativa in corso vedendosi il rifiuto da parte della capitaneria di salire a bordo della nave con la Sua Ambulanza. Il presidente della vitale Associazione nei giorni scorsi é stata lasciata sul porto con un paziente riscontrato di seri problemi cardiaci.E che necessitava di una struttura come quella della Schiano di Pozzuoli.La clinica ovviamente sita in terraferma  per essere raggiunta necessitava di un battello più o meno sicuro,oppure di un volontaro selfista esperto che caricasse Il malato grave-Rosa-l’Ambulanza e cane a seguito del disgraziato.Le scimmie il mal capitato le ha lasciate a casa qualora la nave avesse avarie in corso date le vetuste condizioni di alcuni navigli che popoloano il Golfo di napoli..( paradosso x sdrammadizzare) Ma hainoi…ironia a parte la scelta non é stata concessa!! Solo dopo  due ore a detta dell’infermiere G. Fasanella sentito da noi telefonicamente e a intermittenza di minuti é avvenuto un doppio miracolo: il paziente in Ambulanza non é morto e il comandante della Caremar usando la Sua discretazionalità ha consentito il trasporto.Da quì è iniziata la dura battaglia di Rosa Iacono con lettera inviata a istituzioni ed Enti preposti affinchè si prenda in seria considerazione e ad horas di modificare la normativa del Decreto 28.Decreto che salva armatori e comandanti da norme disciplinarie se severamente applicato, ma uccide paziente sulla via di Damasco.Stando al proverbiale detto senza sapere ciò che veramente è successo e succede negli anni,il direttore sanitario della Struttura A. Rizzoli in conferenza stampa ha evidenziato opere e missioni espletate durante il suo inter-Regno nel nosocomio lacchese .Apprendiamo mentre scriviamo dal direttore del dispari Gaetano Di Meglio che dopo notti insonni D’Amore é riuscito ad avere un Incontro ravvicinato del terzo tipo con l’ammiraglio per ottenere una Delega( ?). E mentre il medico studia…l’ammalato é morto.Pubblichiamo la sostanziale lettera di Rosa Iacono :”«Carissime e illustrissime autorità, sono Iacono Lucia Rosa, legale rappresentante dell’Associazione Disabili isola d’Ischia da 31 anni nonchè dell’Associazione Croce Rosa Ischia Soccorso da 21 anni, che espleta servizio di trasporto infermi ed infortunati a mezzo ambulanza, da sempre impegnata a favore dei disagiati, degli infermi e dei più deboli, con la presente vi informa e denuncia che a far data dal 22 maggio 2019, prima la società di navigazione Medmar poi la società di navigazione Caremar e infine la società di navigazione Gestur impediscono l’imbarco di ambulanze sulle navi con persona infortunata e personale sanitario in virtù, a loro dire, della legge decreto n. 28 del 02.02.2001.
Oggi chiunque ha necessità di utilizzare l’ambulanza per recarsi in terraferma e viceversa (compreso i trasferimenti ospedalieri) non può raggiungere la destinazione in quanto non può in alcun modo usufruire delle navi perchè in virtù del decreto citato i passeggeri non possono restare in garage durante la navigazione (applicazione della legge a distanza di diciotto anni dalla promulgazione!).
A tal punto, a noi isolani, non resta che morire e tutto questo sotto gli occhi e l’indifferenza delle autorità locali che nulla hanno fatto per risolvere la problematica accennata.
Mi appello a voi affinchè provvediate ad una deroga del divieto, alla modifica del decreto e ad impartire nuove disposizioni per la tutela della salute di noi isolani che alla fine siamo cittadini italiani e facciamo parte dell’Italia.
Resto ed auspico in un immediato intervento delle SS.VV. tenendo conto che al momento vi sono isolani che non possono fare radioterapia, controlli quali risonanza magnetica ecc: ricoveri ospedalieri presso centri specializzati che sulle isole non vi sono.
Pensate a come fare e fatelo in fretta perchè nel frattempo i nostri familiari affetti da tumori – fratture importanti ecc: si aggravano e qualcuno muore.
Per corredo atti mi pregio trasmettere le note prot. 3666 del 23.05.2019, 3670 del 31.05.2019, 3680 del 04.06.2019 e 3689 del 10.06.2019 con le quali abbiamo portato a conoscenza delle autorità amministrative e marittime locali senza vedere nessun risultato.
Giova specificare che il tratto di navigazione è minimo ovvero solo dodici miglia ed il tempo di percorrenza assomma a circa 55 minuti.
Alternativa alla modifica del decreto è quella di imporre alle società di navigazione di utilizzare navi di nuova costruzione con ascsensori, salette per i malati ed infortunati (e quindi applicare alla lettera il decreto 28/2001, dando la giusta collocazione all’infermo allettato ed infortunato) vietando l’impiego di navi obsolete e vetuste.
Infine oggi, 13 giugno 2019, ricorrenza di S.Antonio che invoco e lo prego vivamente affinchè faccia la grazia e vi illumini e vi faccia intervenire evitando eventuali iniziative deleterie quali lo sciopero della fame e l’interruzione delle terapie degli ammalati isolani, tanto con quanto si è verificato lo stesso siamo destinati a soccombere.»