A margine del consiglio comunale di Forio d’Ischia del 23/01/18. Bavaglio stampa.Intervento preventivo dei carabinieri voluto dalla maggioranza

Consiglio comunale focoso a forio d’Ischia Stampa imbavagliata. Intervento preventivo dell’arma dei carabinieri di lucia manna
l Consiglio comunale del 23/01/018 si è aperto con 50 minuti di ritardo. Motivo? Consultazione all’interno della maggioranza di come gestire una delibera bavaglio per la stampa tenutasi nel retro-bottega della stessa sala consiliare .NEL frattempo i cittadini e stampa convenuta non si sono annoiati data la foga di Savio Domenico che veniva invitato dalle forze dell’ordine di spegnere le sue telecamere. I carabinieri pensando di essere stati ligi nel loro intervento ignoravano l’Ar.21 della Costituzione italiana e dissuasi dall’intervenire. L’Articolo recita libertà di stampa e rispettive riprese televisive in seno ai consigli comunali. Il bavaglio a riprese durante il consiglio era stato voluto dalla maggioranza del comune di Forio d’Ischia con una precedente delibera per penalizzare Domenico Savio del partito marxista -leninista che riesce da anni a riportare in diretta streaming i lavori ed alcune angherie antidemocratiche subite nei cinque anni dalla maggioranza del Deo. Savio consigliere di minoranza aveva scritto da qualche settimana al presidente della Repubblica S.Mattarella, all’ordine Nazionale dei giornalisti e agli altri enti preposti alla cautela per la libertà di stampa. Sostenuto anche da altri giornalisti/e presenti Il segretario generale del partito marxista- leninista italiano è riuscito nell’intento. Abbiamo chiesto al sindaco Francesco del Deo perché l’introduzione della delibera -veto e cosa si cela dietro al diniego di una forma democratica quale la libertà di stampa:” Savio dalle riprese taglia ciò che gli fa comodo e ai cittadini le notizie arrivano mistificate” Il marxista -leninista dal canto suo commenta:” sintetizziamo con trasparenza senza alterazione di contenuti e chiaramente alcuni passaggi incongruenti li dobbiamo per forza maggiore tagliare “E fra i due litiganti il terzo gode. E’ il caso del presidente del consiglio Michele Regine che forte della sua verve oratoria disconosce l’utilizzo della pubblica e democratica utilità di espressione facendo forza del suo ruolo e della sua retorica giuridica. L’odissea continua per circa trenta minuti e vede le forze dell’ordine allontanate in caso contrario dalla sala. Sala alquanto partecipe. Divertita ed esterrefatta dalle urla-e dichiarazioni inconcludenti del presidente Regine Michele che sempre il focoso Domenico etichettava “Tu non sei super-parte. E sfacciatamente sostieni delibere-bavaglio con l’intera maggioranza” E gli astanti increduli” al Nunzio stanno”! I carabinieri invitati preventivamente dall’ attuale maggioranza sono stati fatti accomodare dal Savio nel luogo che è di loro competenza e li vede nell’anticamera consiliare per eventuali scaramusce. Più tardi placate gli animi, gli interventi sono tornati pagati e seguiti lavori. Garzia Papinel consigliere di maggioranza come un uccellino bagnato dichiara apertamente ( dichiarazione già fornita con intervista al quotidiano locale il Dispari) la sua fuoriuscita dalla maggioranza delusa per aver riscontrato durante i cinque anni di governance Del Deo scorrettezze, intemperanze e fatidici dinieghi a prendere la parola che tradotta significava per la consigliera di maggioranza sottoporre all’attuale amministrazione proposte e correzioni di rotta. Brillante ma poco convincente è stato l’assessore di Maio che come in un afflato si chiedeva perché le opposizioni non riescono a colmare la sala di cittadini durante i consigli comunali. Quesito da mille dollari che un oppositore ha commentato all’istante ai nostri microfoni;” perché noi dell’opposizione abbiamo voce in capitolo adesso?” di Maio sgrida persino il padre di non essere partecipe alle sedute ma non si è data neanche stavolta il perché. Stany Verde anche lui non contento della sua “di maggioranza” espone il motivo della sua fuoriuscita dal Vaticano essendo elevato ironicamente a papa Francesco il sindaco del Torrione. Il consigliere di minoranza Vito Iacono ha infine illustrato in forma quasi aulica tutte le disfunzioni dell’attuale amministrazioni contemplandone alcune nefandezze quali appunto il bavaglio- stampa. Tira a me e tira a te…. finalmente all’ordine del giorno il primo punto illustrato da Davide Castagliuolo:” non certamente leggero è stato il nostro compito nel pianificare il risanamento dei debiti quali la Torre Saracena e la Pegaso lasciati in eredità dalla vecchie amministrazioni.Stiamo in via di proposta per eliminare il contenzioso tra l’azienda e il comune .E non è cosa da poco conto. Destiniamo cinqucentomila euro nel bilanci all’anno per risolvere l’annosa questione e nel 2021 dovremo esserne fuori” Un consiglio anche se inizialmente focoso ha sicuramente dato i suoi frutti aprendo le coscienze che sopite per alcuni commentatori sono prossime al tramonto.