Memorie della Shoa al Torrione di Forio d’ischia

Memorie della Shoa al Torrione di Forio d’Ischia

l Anche quest’anno L’Associazione culturale Radici ha voluto portare a riflessioni i cittadini foriani commemorando nei locali della Torre saracena l’Olocausto. E nel giorno del settantatresimo compleanno della Shoa il regista Giuseppe Magaldi è riuscito con un excurs storico a delineare il quadro politico del tempo che coinvolse anche l’Italia nella tragica “Legge razizale”. Magaldi all’apertura del dibattito si è soffermato sul significato intrinseco del termine Olocausto o Shoa:” molti storici e sopravvissuti all’eccidio ebraico hanno definito “Olocausto” le barbarie naziste perché il termine fa riferimento a sacrifici nell’era antica di greci ed ebrei le cui vittime venivano bruciate interamente per motivi religiosi per ingraziarsi gli dei ed espiare peccati come le migliaia di ebrei nei forni crematori. La Shoa che tradotta significa “Catastrofe” è un termine che ammorbidisce un tantino il peso del folle accadimento”. Il tema della Shoa ha visto tre richiami alla memoria: Il gruppo artistico di Tersesa Coppa dell’Academy diretto da Eduardo Cocciardo illustrando “ Memorie d’oggi che spaziano in ricordi e lettere dei sopravvissuti alle barbarie dei nazisti interpetrate da valenti e giovani talenti. Con mimiche che inscenano, il dolore gli attori si sono immersi nel dolore riportando in scena le atrocità e i forti disagi psicologici degli ebrei rinchiusi nei lager. Un Vito Morgera , bottaio foriano che Magaldi fantasticamnte ha creato in uno dei suoi tanti racconti, interpetrato da Pierpaolo Mandl ha colto in pieno e con sintesi appropriata le diverse sfaccettature della barbarica memoria. Con “L’Angolo della Memoria tra passato e futuro” l’associazione Inarimes Liber con i ricordi di Vito Mattera dell’omonima libreria e stragrande collezione di avvenimenti scritti , libri e foto che illustrano il bonbardamenteo sulla nostra cara Forio d’Ischia. Giuseppe Magaldi consolidato regista coadiuvato da sempre dal valente direttore artistico Luigi Castaldi è riuscito magistralmente a riportare i convenuti all’evento nella memoria storica del periodo più buio della storia del mondo. Catapultando i convenuti in quella orribile realtà con leggerezza, passione, professionalità anche se l’argomento è sempre difficile da accettare . Di lucia manna

Le nostre riflessioni sull’Olocausto

Le nostre considerazioni sull’Olocausto potrebbero iniziare da una appello di Piero levi:” Se dall’interno dei lager , un messaggio avesse potuto trapelare agli uomini liberi, sarebbe stato questo: “ fate di non subire nelle vostre case ciò che a noi viene inflitto qui”. Il giorno della memoria non giustifica nessuno a non ricordare i 6.000.000 di ebrei sterminati nei campi di concentramento .Duemila erano zingari e duecentocinquantamila disabili. E se per Shoa si intende “Catastrofe” noi siamo già su tale baratro nel resto del globo . In guerra con la natura da anni: genocidio ambientale . Le politiche internazionali da cui dipende l’equilibrio dell’intro pianeta che potrebbero portare ad un nuovo Olocausto, non ci assicurano contro altri eccidi aberranti come quello ebraico con le false teorie di Pace. A livello teorico sia l’Est che l’Ovest pensano che la Pace sia compatibile con le guerre contro la natura che ne reggel’equilibrio sia dal punto di vista ecologico che umano. Stiamo costruendo strutture di guerra e non di Pace con un basso livello di diversità e di simbiosi, una bassa entropia. Con la mancata simbiosi e al diniego della diversità siamo in uno stato di guerra continua .Una cooperazione del socialismo e del capitalismo( utopico?) potrebbe anche avvenire senza la corsa agli armamenti. Corse dettate al fine di sfruttare risorse e confini dei paesi appetibili alle potenze interessate. E le corse agli armamenti conducono inevitabilmente alla guerra. E perché no ad un nuovo genocidio come quello della Shoa ebraica se non anche peggio con l’utilizzo della bomba atomica. Stando in italia estreme destre sono campanelli d’allarme. Nella nostra piccola isola d’Ischia gazebi neo fasciti sono stati intravisti da qualche tempo non remoto. I loro sentimenti e ideologie non sono certamente inclini a scongiurare divisioni tra i popoli . La diversità e i legami di integrazioni migranti e rifugiati politici con guerre in atto nei loro territori vanno favorite e sostenute. Le ideologie che non rispondono a queste considerazioni vanno contenute . Se non ci impegniamo a sostenere i principi di pacifica convivenza ed interelazione come scambio culturale non vivremo mai in un mondo migliore. E di pace scongiurando ritorni ad Olocausti. di lucia manna