>Giovane donna selfista salva uomo in mare a Citara.Si sottovalutano le correnti in zona prendendo in seria considerazione solo l’onda


Si è sottovaluta la corrente che imperversa in zona temendo solo le onda anomale
Un signore di mezza età di origine abruzzese e residente a Milano, senza perplessità che il mare mosso mostrava,si tuffa nelle acque della Venere Citarea. Un onda non del tutto soddisfacente per alcuni selfisti che a riposo sulla spiaggia tra uno slancio e un altro intervengono x un salvataggio. In vacanza a Ischia e frequentatore dell’isola , il villeggiante fedele negli anni (da ventisette) scelse Ischia x cure termali indicati terapeutici dal suo medico dopo un incidente atletico. “ Con i fanghi ho avuto sorpredenti benefici e la mia gamba , leggermente claudicante mi permette movimenti elastici soprattutto con il nuoto.” E’ stato l’audace atleta che ha persuaso chi come me aveva all’inizio indugio a tuffarsi dopo aver giocato x mezz’ora con le onde a riva. Onde possibili da gestire x chi conosce bene il mare e tiene braccio alle sue energie ribelli. L’ex atleta tra un’ onda e un’altra si avvicina e si sente rassicurato dalla mia presenza trasmettendomi le sue emozioni nonostante il mare tumultuoso. Tutto sembrava divertente. Piacevole. All’improvviso l’ospite spaventato avverte che ci siamo allontanati senza volerlo dalla riva. E qui sta x nascere la tragedia. La forte corrente, la stessa che aveva a nostra insaputa spinto i nostri corpi a largo, impedisce un rientro facile. Niente panico per le prime bracciate seguite da altre che frenavano gli slanci davanti. Per cinque minuti abbiamo chiesto al signore se tutto era ox data la distanza che intercorreva tra noi e la riva. All’ennesimo richiamo per preoccupazione, l’atleta in pensione chiede aiuto. Cosa fare se non richiamare a nostra volta aiuto da terra? Il turista annaspava e ormai privo di forza. Noi esausti e con cuore a palpitazioni fuori tempo abbiamo invocato con tutte le forze che restavano ancora disponibili :“ Aiuto”. Tempestiva è stata una giovane e aitante selfista napoletana che in pochi minuti con la sua tavola ha raggiunto chi del mare pochi primai ne godeva interamante la fragranza della sua Energia. L’uomo privo di forza è stato adagiato sulla tavolozza della selfista . Intanto un bagnino del ristorante Galeone con una grossa ciambella ha raggiunto il bagnante incontrando enorme difficoltà nel trascinarlo a riva x la impietosa corrente che a Citara si stabilisce durante il mare mosso. Noi raggiungiamo la riva con battiti cardiaci alle stelle ma con la forza e la preghiera di indurre gli astanti di chiamare un autoambulanza. Detto e fatto. Il villeggiante è salvo. E’ a riva. Sorridente sostiene che sta bene.” Non c’è necessita di medico. D’aldronte io sono un ex atleta!” Di solito è l’onda a spaventare e non indurci x prudenza a immergerci nei marosi anche se Le stesse onde non sono di grossa dimensione. Sottovalutiamo e non pensiamo giammai al ritorno che come in questo caso può essere ostacolato dalla feroce corrente che non lascia via di uscita. Corrente che nella baia di Citara San Montano e Scogli impiccati di Forio non lascia scampo se non sei un abile nuotatore. Per fortuna sotto il ristorante “La Citarea” non si è vista consumata la tragedia come nelle settimane scorse vedendo protagonista la giovane sedicenne napoletana che” come una bambola ho tenuto in braccio fino a riva ormai priva di vita” ha sostenuto ancora scioccato il genero di Francesco e Caterina alla notizia dell’accaduto sotto il suo locale. Con una sana camomilla e lo sguardo in lacrime rivolto verso il cielo abbiamo ringraziato tutti insieme l’Universo. Di lucia manna