Il poeta- scrittore Giorgio Di costanzo aggredito per l’ennesima volta da un gruppo di teppisti nel borgo di Testaccio.


Una vera e propria odissea e da romanzo giallo continua nell’ indifferenza di vicini che con un attegiamento omertoso, pur conoscendoprobabilmente gli aggressori del Di Costanzo non segnalano alle forze dell’ordine e questo già da anni, chi si macchia di molestie e di aggresioni fisiche nella persona del poeta- scrittore .Giorgio di Costanzo racconta:”mentre mi recavo a portare cibo e acqua , come faccio abitualmente a due colonie di gatti, circa alle 21.00 di questa sera mercoledì 16 ottobre 2019 sono stato sfiorato da questo sasso.” E’ mancato poco che il sasso non colpisse in pieno e alla testa lo scrittore testaccese che vive tra cani – gatti-poesia- scrittura. E tanta meditazione.Un episodio quello che stiamo raccontando non isolato . All’onore della cronaca Giorgio non é nuovo per altri spiacevoli se non adirittura tragici episodi che risalgono a qualche anno addietro. Aggredito. Percosso. Fin ad ora non siamo risaliti anche se con chiari sospetti ai fautori . Un branco che ha preso di mira il pacifico ed inerte Di Costanzo che da anni non dorme più sonni tranquilli. Anche se ci fù precedentemente qualche denuncia , fin ad ora le forze dell’ordine, nonostante il loro impegno non sono risaliti alla banda dei malfattori. Pensiamo alla poca collaborazione del vicinato che pur conscendo i malviventi non si adoperano nella segnalazione. Segnalazione che potrebbe anche rimanere anonima per cautelare le loro ragioni di essere e quindi di tacere.Testaccio apprentemente sembra un luogo tranquillo. La vita giornaliera degli abitanti del borgo appare appagata. Una visione quasi idilliaca se non fosse stata strappata e resa violenta da bulli che per mille motivi scatenano la loro rabbia, frustrazione e malessere generale su persone di tipo Giorgio di Costanzo che é la quitaessenza della Pace e dei galantuomini.Il prototipo della cultura locale.La forma di bullismo che si é scatenata nei confronti dello scrittore da parte dei piccoli e forse anche grandi delinquenti di Testaccio va inquadrata nella forma e panoramica odierna del mal di vivere sociale sull’isola. Un isola che castra giovani e non per non essere in grado con le sue politiche sociali di soddisfare i primari bisogni soprattutto dei più acerbi individui. Persone con enormi disagi e con forti richiami psicotici che sono sempre di più in aumento sull’isola d’Ischia.La politica fallimentare ischitana non ha saputo offrire a questi ragazzi neanche il più elementare sfogo che va inserito nel contesto sociale riportando gli stessi alla disciplina della ginnica costruzione fisica.Non si sono adoperati i nostri a perseguire posti di lavoro se non per i pochi figli dei clienti.Chi possiede talento e quindi meritocrazia é lasciato indietro Senza possibilità di riscatto futuro. Vvendo in uno stato di perenne sofferenza i giovani ischitani sono la maggior parte labili.La condizione psico-fisica fa il resto scatenando forme di violenza verbale e fisica che ci riconduggono di nuovo alla baby bande del Testaccio ora. Degli altri paesi ischitani domani.Speriamo che Giorgio di Costanzo abbia rifatto una denuncia per aggressione. Al telefono non risponde e capiamo il suo ennesimo trauma. Va a giorgio di Costanzo tutta la nostra solidarietà, augurandoci nel forte impegno delle forze dell’ordine locani affinche la “Baind” venga individuata .E punita. Di luciamanna