iornata mondiale dell’ambiente: la Soka Gakkai italiana impegna un milione di euro per progetti a protezione dell’ambiente

Pubblichiamo il comunicato stampa diffuso oggi dall’IBISG in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente

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L’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai impegna un milione di euro per progetti a protezione dell’ambiente.
Oltre un milione già erogato nel 2021, 2022. Lanciata la campagna “Cambio io cambia il mondo”.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, per ribadire il suo impegno a favore dell’ambiente, l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai per il 2023 ha deciso di annunciare che destinerà un milione di euro, nell’ambito della programmazione dei fondi dell’8×1000, a iniziative legate all’area ambiente. Cifra che si aggiunge agli 1.7 milioni di euro (sempre dei fondi 8×1000), erogati nelle campagne 2021 e 2022 per progetti sull’ambiente.

In occasione di questa giornata mondiale, l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai rilancia il suo impegno a promuovere in ogni persona la consapevolezza di essere agenti di cambiamento nell’affrontare sfide come i mutamenti climatici e la protezione dell’ambiente.
Tutto questo nella profonda consapevolezza che il futuro che desideriamo può essere realizzato solo quando c’è una comprensione personale profonda del fatto che siamo noi stessi a dover tradurre in azioni concrete i valori di sostenibilità e preservazione del nostro pianeta.

Sostenendo il valore dell’umanesimo buddista come principio ispiratore, l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai ha destinato i fondi dell’8×1000 a sostenere attività sociali e umanitarie nelle principali aree di intervento: i diritti umani, l’educazione, l’ambiente, la cultura e la ricerca. Queste aree, strettamente interconnesse, riflettono l’impegno dell’associazione nel rispetto per la dignità della vita in ogni sua forma.

Come ribadito dal maestro Daisaku Ikeda, presidente della Soka Gakkai Internazionale, é importante che ogni individuo sia incoraggiato a nutrire un senso di leadership capace di generare onde di cambiamento in seno alle nostre comunità e società. Solo allora potremo realizzare l’obiettivo di una società globale sostenibile in cui sia riconosciuta suprema importanza alla dignità innata della vita.

I progetti sull’ambiente promossi dall’associazione sono diversificati e mirano a raggiungere obiettivi significativi. Il progetto “Climate Change? Claim the Change!” promosso dalla Fondazione ACRA si propone di promuovere una scuola più inclusiva e consapevole delle dinamiche globali, ripensandola nel contesto post emergenza Covid-19. E con “Agiamo per cambiare!” sempre in collaborazione con la Fondazione ACRA, si mira a rafforzare la coscienza ambientale delle giovani generazioni. “Il verde in città” si propone di rigenerare aree verdi in disuso per trasformarle in spazi pubblici a beneficio dei cittadini di Bologna. “ALL – Agro Living Lab Ponticelli” punta a creare nuovi spazi verdi di inclusione, condivisione e cittadinanza attiva in Campania.

Un altro progetto, “AGES – Agroforesta Ecologica Sociale”, si concentra sull’implementazione di un sistema agroforestale su terreni confiscati alla criminalità organizzata. “Giovani NEET per la sostenibilità” in collaborazione con l’Associazione Salam, promuove la partecipazione dei giovani in ambiti sociali e lavorativi legati alla sostenibilità.

L’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai si impegna anche in progetti internazionali, come “Fotovoltaico sostenibile in Burundi” per garantire alle comunità locali l’accesso all’energia e all’acqua potabile e Energia solare in Mozambico” per favorire lo sviluppo economico delle popolazioni rurali in Africa attraverso l’accesso all’energia rinnovabile.

Inoltre, il progetto “Ancora natura per il Col di Lana” si propone di ricostruire la foresta distrutta dalla tempesta Vaia, un simbolo dei danni causati dal riscaldamento globale in Italia.

Altri progetti comprendono “Da discarica a bosco urbano” per bonificare e restituire ai cittadini il parco regionale di Aguzzano, “Habitat”, nel salernitano, per costruire un luogo innovativo ed inclusivo attraverso il recupero di terreni abbandonati.

Infine, l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai ha realizzato la campagna “Cambio io, cambia il mondo: pensare globalmente, cambiare interiormente, agire localmente” che ha come obiettivo la trasformazione individuale per realizzare azioni nella propria comunità che portino a un impegno in prima persona sulle grandi sfide del nostro tempo come, appunto, la crisi climatica, in linea con gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’agenda ONU 2030.

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Ufficio.stampa@sgi-italia.org

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COMUNICATO CUDAS SUI SERVIZI A RISCHIO DEL RIZZOLI

COMUNICATO CUDAS SUI SERVIZI A RISCHIO DEL RIZZOLI
Già da qualche giorno ci erano arrivate voci circa una iniziativa dell’attuale direttore sanitario dell’ospedale “Rizzoli” che, se diventasse operativa a partire dal 1° maggio prossimo, rappresenterebbe un regresso gravissimo e intollerabile nell’erogazione dei servizi sanitari fondamentali sulla nostra isola. Rispetto ad una seria carenza di personale infermieristico, infatti, il dirigente ha comunicato alla triade dirigenziale dell’Asl Na2 Nord, a cominciare dal manager Iervolino, che con l’inizio ormai imminente del mese di maggio avrebbe proceduto alla chiusura del Punto prelievi interno al “Rizzoli” e spostato ben quattro infermieri dal reparto di Ostetricia-Ginecologia, per rafforzare i reparti di Medicina e Chirurgia in carenza. Un provvedimento assolutamente inaccettabile, della cui esistenza avevamo voluto accertarci e i cui contenuti e motivazioni avevamo voluto approfondire, com’è nostra abitudine, prima di prendere pubblicamente posizione e decidere quali iniziative, a nostra volta, eventualmente adottare. Peraltro, sembrerebbe che la questione sia ancora oggetto di una trattativa, tra i vari livelli aziendali e le rappresentanze sindacali.
Visto che la lettera del direttore del “Rizzoli” oggi è divenuta pubblica, anticipiamo che il CUDAS è assolutamente CONTRARIO a qualunque ipotesi di ridimensionamento ulteriore dei servizi ospedalieri e territoriali, che già sono stati notevolmente sacrificati negli ultimi anni con la scusa del Covid. Ischia non può permettersi per nessun motivo la chiusura del Punto Prelievi ospedaliero che, per come funziona ormai al lumicino la convenzione con i laboratori d’analisi privati, resta per gran parte del mese l’unico riferimento sul territorio per chi non abbia la possibilità di pagarsi profumatamente le analisi, con il rischio che tanti cittadini debbano rinunciare a indagini diagnostiche necessarie e improcrastinabili.
Come Cudas abbiamo fatto una battaglia per salvaguardare l’operatività del Punto Nascite del Rizzoli, l’unico sulla nostra isola, e per un rilancio del reparto di Ostetricia e Ginecologia e non accetteremo passi indietro né tanto meno lo smantellamento del reparto. Le carenze di personale vanno sanate coprendo i buchi di organico, non mettendo pezze a colore che sguarniscono altri servizi. Dunque, rispetto ai provvedimenti ventilati, siamo impegnati a scongiurare che divengano operativi dal 1° maggio prossimo e anche in seguito. Esperiremo tutti i tentativi necessari, anche pronti a iniziative di mobilitazione della cittadinanza, per evitare altri colpi mortali al nostro ospedale e al nostro diritto alla salute garantito dalla Costituzione della Repubblica Italiana.Monica Avitabile

RIZZOLI : SANITA’ A RISCHIO s.o.s DEL CANDIDATO A SINDACO DI FORIO D’ISCHIA SINDACO DI FORIO VITO IACONO

La situazione della sanità sulla nostra Isola è vergognosamente insostenibile. Con buona pace di chi rivendica chissà quali meriti o di chi si gira dall’altra parte.
Gli operatori sono costretti a turnazioni assurde ed assistiamo ad un progressivo impoverimento del sistema con la chiusura di ambulatori e la impossibilità di erogare servizi minimi di assistenza.
Adesso basta!
C’è bisogno di interventi urgenti e straordinari, come chiedo da anni, a maggior ragione con gli ultimi accadimenti che rendono la nostra Isola più fragile ed insicura.
Di seguito una nota inviata a mezzo pec ai Presidenti De Luca e Meloni ed al Ministro Schillaci:
Da: VITO IACONO [mailto:vito.iacono@pec.it]
Inviato: martedì 25 aprile 2023 22.56
A: ‘seg.presidente@regione.campania.it’ <seg.presidente@regione.campania.it>
Cc: ‘spm@postacert.sanita.it’ <spm@postacert.sanita.it>; ‘presidente@pec.governo.it’ <presidente@pec.governo.it>
Oggetto: SERVIZI SANITARI ISOLA D’ISCHIA – RICHIESTA INTERVENTI URGENTI
Priorità: Alta
Ecc.mi Onorevoli,
la presente per segnalare la insostenibile situazione della sanità sull’isola d’Ischia. Nonostante i recenti disastri che hanno colpito la nostra Comunità e che hanno messo a dura prova la nostra gente, la situazione dell’Ospedale “Angelo Rizzoli” è assurda. La insopportabile carenza di personale rende impossibile il regolare funzionamento della struttura e dei singoli reparti costringendo il poco personale disponibile a turnazioni disumane. Per non parlare della progressiva chiusura di ambulatori e servizi, con liste di attesa insopportabili che mettono costantemente a rischio la sopravvivenza di pazienti e ledono in maniera evidente il diritto alla salute ed alla vita dei nostri concittadini.
E questo vale per tutte le aree comprese quelle che si svolgono all’esterno del nosocomio, a cominciare dalla oncologia passando per l’assistenza ai nostri giovani disabili ed anziani ai quali troppo spesso viene negata la possibilità di accedere in tempi celeri alle attività riabilitative prevaricandone anche la possibilità di limitare gli esiti delle stesse patologie.
È necessario un intervento urgentissimo, anche normativo, che nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria, anche in deroga ai tetti di spesa, favorisca la possibilità di una copernicana riorganizzazione della sanità sulla nostra Isola ed il riconoscimento di ruoli ed incentivi per gli operatori sanitari, e le necessarie garanzie di adeguata assistenza ai nostri cittadini.
Confidando in un pronto, urgente e positivo riscontro, auspico altresì che le SS.LL. quanto prima prendano coscienza e conoscenza diretta di quanto esposto.
Distinti saluti vito iacono
Vito Iacono – 3485805685
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

Evento del Torrione :modelli navali in mostra sabato 1 aprile ore 19.La mostra si protrae fino a domenica 16

Luigi Castaldi

Una mostra in sinergia con il Museo del Mare di Ischia. Fin dalle origini della presenza umana sul nostro pianeta la nave è stato un mezzo di locomozione versatile e adatto a solcare le vie del mare. Si stima, infatti, che il suo utilizzo sia iniziato circa seimila anni fa. La tecnica della costruzione navale si sviluppò già agli albori della civiltà e i primi rudimentali scafi furono il tronco, la zattera, fino ai primi esempi di quelle che poi sarebbero diventate navi adatte per affrontare i marosi più insidiosi.

Già nell’antico Egitto i trasporti sul Nilo, agevole via di comunicazione, erano frequenti e si adoperavano navi inizialmente mosse da remi e poi a vela. Le prime imbarcazioni destinate alla navigazione fluviale erano ricavate da piante di papiro. Successivamente gli stessi egizi e poi fenici, greci, romani e cartaginesi, cominciarono a utilizzare il legno, più solido e resistente.

Man mano le comunicazioni sono diventate più frequenti e l’utilizzo di tecniche sempre più raffinate e congeniali ai tempi per rendere più ergonomici i vari tipi d’imbarcazioni, hanno reso i trasporti sempre più semplici ed efficienti. Alla base di ogni costruzione navale c’è sempre un progetto che utilizza molto spesso un modello da replicare in scala o almeno un grafico con le dimensioni da rispettare poi nella realizzazione dello scafo navigante.

A testimoniare l’operosità umana riguardo la conservazione di questi archetipi di vario genere esistono in Europa ben 166 Musei Navali. L’Italia, pur essendo quarta in questa speciale classifica, ne annovera ben 15, compreso il glorioso Museo del Mare di Ischia Ponte. Proprio con l’Ente custode tra l’altro dalla Polena, simbolica scultura realizzata dall’artista Raffaele Di Meglio, (Monnalisa), l’associazione culturale Radici, affidataria del Museo Civico “Giovanni Maltese” presso il Torrione di Forio, ha instaurato una collaborazione espositiva e divulgativa per mostrare al vasto pubblico di ospiti e isolani, molti modelli navali realizzati artigianalmente da tanti artisti e appassionati locali.

Il progetto sinergico tra le due associazioni prevede una nutrita partecipazione di artisti provenienti da Ischia Ponte all’evento del Torrione “Modellismo che passione!”, e sarà consolidato, durante i prossimi mesi, da vari eventi programmati al Museo del Mare. Il menù delle attività stilato dall’associazione Radici, oltre la mostra di modellismo che verrà inaugurata sabato primo aprile 2023 alle ore 19.00 e resterà aperta fino domenica 16 aprile dalle 17.30 alle 20.30, comprende un vasto programma di eventi che sarà illustrato in prossimità delle date prefisse.

La cerimonia d’inaugurazione sarà arricchita dagli interventi d’illustri personaggi isolani tra i quali il Mº Raffaele De Maio, l’Ingegnere navale Admeto Verde, e l’artigiano del mare Luciano Di Meglio, che illustreranno la storia del modellismo, la funzione sociale e di memoria storica, di guida e sprone per le giovani leve e le differenze tra i lavori eseguiti artigianalmente e quelli derivanti da assemblaggi preconfezionati. Con gli auguri più fervidi a tutta la popolazione isolana e ai moltissimi ospiti che ci onoreranno della gradita presenza affinché la Santa Pasqua, che ricade proprio nel periodo espositivo, sia foriera di pace e serenità di animo, l’associazione culturale Radici, continuando il cammino iniziato nel 2014 grazie alle grandi doti del Capitano Giuseppe Magaldi, invita tutti a visitare l’esposizione dei modelli e condividerne l’esperienza. Altre notizie alla pagina: https://www.iltorrioneforio.it/it/eventi/modellismo-che-passione

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Lettera aperta dell’Ambasciata della Federazione Russa al direttore del CORRIEREdellaSERA

Signor direttore,
abbiamo letto con stupore e un po’ di disgusto l’articolo “Così Putin minaccia tutti noi” di Danilo Taino sul Suo giornale del 25 marzo 2023. Dal momento che ha ritenuto ammissibile concedere spazio sulle pagine del Suo quotidiano a questa pasquinata diffamatoria e oltretutto richiamarne il titolo in prima pagina, stimiamo che la posizione dell’autore sia condivisa dal comitato di redazione di uno dei giornali più influenti d’Italia.
Riteniamo che non sia per noi dignitoso discutere con l’autore di questa “opera”, intrisa di un odio non celato per la Russia contemporanea e il suo popolo.
Vorremmo richiamare l’attenzione della redazione del Suo giornale su quanto segue. Voi, forse, avete il dubbio primato tra gli altri media italiani nel sostenere la tesi blasfema del popolo della Russia contemporanea come “nazione fascista” governata da un “regime fascista”. Se questa è una provocazione deliberata volta a suscitare l’indignazione dei cittadini russi, e dei milioni di altre persone che hanno studiato la storia moderna a scuola, allora ha certamente raggiunto il suo obiettivo. Per coloro che non hanno studiato o che hanno dimenticato le lezioni di storia, ricordiamo che il popolo sovietico, nella lotta contro il fascismo per la libertà del proprio Paese, per la libertà dell’Europa e del mondo, ha sacrificato 27 milioni di suoi cittadini e ha subito disastri e sofferenze incalcolabili. L’odiosissima parola “fascismo” che, com’è noto, ha origine italiana, è saldamente radicata nella nostra coscienza pubblica come sinonimo di ideologia antiumana e razzista che, non solo non ha nulla in comune con la politica della Russia moderna, ma è inoltre oggetto della nostra lotta coerente e intransigente, anche contro le sue manifestazioni nelle politiche di altri Paesi. Siamo inoltre costretti a ricordare che la politica del fascismo italiano, oltre a tanti lutti e devastazioni sul territorio dell’Unione Sovietica, ha cagionato molte sofferenze allo stesso popolo italiano. Durante la Seconda guerra mondiale sul solo fronte orientale sono morte decine di migliaia di italiani.
Il marchio irresponsabilmente impostoci, gli appelli a “fermare il fascismo di Putin”, che rappresenterebbe “una minaccia mortale per l’Europa e per le società europee”, a nostro avviso, sono soprattutto ad uso e consumo interno, per fomentare il sentimento russofobico nella società italiana. Contiamo sul buon senso degli italiani comuni che non sono inclini a vedere dei “fascisti” nei russi che hanno sempre avuto un’indubbia simpatia per il vostro Paese e che in molte occasioni hanno fornito un aiuto disinteressato al suo popolo.
Chiediamo, signor direttore, di considerare il nostro punto di vista che riflette quello della stragrande maggioranza dei cittadini della Russia contemporanea.
Signor direttore,
abbiamo letto con stupore e un po’ di disgusto l’articolo “Così Putin minaccia tutti noi” di Danilo Taino sul Suo giornale del 25 marzo 2023. Dal momento che ha ritenuto ammissibile concedere spazio sulle pagine del Suo quotidiano a questa pasquinata diffamatoria e oltretutto richiamarne il titolo in prima pagina, stimiamo che la posizione dell’autore sia condivisa dal comitato di redazione di uno dei giornali più influenti d’Italia.
Riteniamo che non sia per noi dignitoso discutere con l’autore di questa “opera”, intrisa di un odio non celato per la Russia contemporanea e il suo popolo.
Vorremmo richiamare l’attenzione della redazione del Suo giornale su quanto segue. Voi, forse, avete il dubbio primato tra gli altri media italiani nel sostenere la tesi blasfema del popolo della Russia contemporanea come “nazione fascista” governata da un “regime fascista”. Se questa è una provocazione deliberata volta a suscitare l’indignazione dei cittadini russi, e dei milioni di altre persone che hanno studiato la storia moderna a scuola, allora ha certamente raggiunto il suo obiettivo. Per coloro che non hanno studiato o che hanno dimenticato le lezioni di storia, ricordiamo che il popolo sovietico, nella lotta contro il fascismo per la libertà del proprio Paese, per la libertà dell’Europa e del mondo, ha sacrificato 27 milioni di suoi cittadini e ha subito disastri e sofferenze incalcolabili. L’odiosissima parola “fascismo” che, com’è noto, ha origine italiana, è saldamente radicata nella nostra coscienza pubblica come sinonimo di ideologia antiumana e razzista che, non solo non ha nulla in comune con la politica della Russia moderna, ma è inoltre oggetto della nostra lotta coerente e intransigente, anche contro le sue manifestazioni nelle politiche di altri Paesi. Siamo inoltre costretti a ricordare che la politica del fascismo italiano, oltre a tanti lutti e devastazioni sul territorio dell’Unione Sovietica, ha cagionato molte sofferenze allo stesso popolo italiano. Durante la Seconda guerra mondiale sul solo fronte orientale sono morte decine di migliaia di italiani.
Il marchio irresponsabilmente impostoci, gli appelli a “fermare il fascismo di Putin”, che rappresenterebbe “una minaccia mortale per l’Europa e per le società europee”, a nostro avviso, sono soprattutto ad uso e consumo interno, per fomentare il sentimento russofobico nella società italiana. Contiamo sul buon senso degli italiani comuni che non sono inclini a vedere dei “fascisti” nei russi che hanno sempre avuto un’indubbia simpatia per il vostro Paese e che in molte occasioni hanno fornito un aiuto disinteressato al suo popolo.
Chiediamo, signor direttore, di considerare il nostro punto di vista che riflette quello della stragrande maggioranza dei cittadini della Russia contemporanea.

I fanghi dell’alluvione di Casamicciola Terme smaltiti sull’intero territorio ischitani sono altamente tossici? Un interrogativo a cui urge risposta

Fanghi & detriti, tutto il “peso” della frana di ...i FANGHI  smaltiti sull’intero territorio ischitano causati  dall’alluvione del 2022 sono altamente  tossici?  Secondo alcuni esperti nel settore si direbbe  di si’ vista la mole di oggetti inquinanti catturati lungo il tragico tragitto dal pluviale.Se il probatorio dovesse corrispondere al vero… della tossicita’ del malmoso pasticcio chi ne pagherebbe le conseguenze in tema di salute se non l’ignaro cittadino? Urge inchiesta ad horas affinché l’Amleto venga chiarito! Intanto si vocifera che gli aspiranti sindaci alla corsa del comune di Forio per dare un messaggio forte e di riconoscenza al popolo ,una volta eletti il loro primo pensiero sara’ quello di appurare la tossicità o meno del fertile.Chiaramente per cautelare la salute della loro progenie e quella dei cittadini .l.m.

Vito Iacono Candidato Sindaco nel comune di Forio d’Ischia

Un Paese, una Comunità misura la sua civiltà dall’attenzione, dal rispetto che rivolge alle persone costrette a vivere con una disabilità. Non capisco perché, come fosse un tabù, nel tempo, la politica non abbia mai messo al primo punto delle cose da fare quelle fondamentali per rendere un Paese a misura di disabile. Non si capisce perché non siano mai state promosse politiche ed iniziative serie per l’abbattimento delle barriere architettoniche, fisiche, sensoriali e culturali che impediscono alla persona disabile una piena partecipazione alla vita sociale limitandone la mobilità e la piena fruibilità di luoghi dove si esercitano diritti primari dei cittadini dalla salute, allo studio, al lavoro, allo svago.
E’ questa la mia priorità!!!
Ed è per questo che prevedo il pieno coinvolgimento nella vita amministrativa di persone diversamente abili che si sentano protagonisti della loro vita e della vita del nostro Paese e che a pieno titolo lavorino per creare, per loro, le migliori condizioni di vita.
Centri di riabilitazione con competenze, professionalità e strumentazioni che soddisfino i loro bisogni, percorsi protetti per vivere appieno il nostro Paese senza dover fare slamom tra macchine ed ostacoli, centri di aggregazione che favoriscano processi di integrazione e di inclusione anche occupazionale.
I nostri disabili e le loro famiglie sono le persone alle quali dobbiamo dedicare le nostre attenzioni e delle quali dobbiamo prenderci cura, dando risposte concrete ai loro bisogni ed evitando che per vedere soddisfatte le esigenze terapeutiche e di altra natura sono costretti a lasciare la nostra Isola, allontanarsi dagli affetti o aspettare tempi lunghissimi che ne pregiudicano, per alcune forme di disabilità, il pieno possibile recupero.
Non vi lasciamo soli!!!

La Giornata internazionale della Donna? Insieme, Al Torrione di Forio l’8 marzo 2023.

 

 

L’incipiente primavera si coglie soprattutto dalla fragranza diffusa nell’aria di un morbido e vellutato
stame, la mimosa. Il gradevole profumo si espande tra i giardini e le ville di questo scoglio incantato
e ci ricorda che sta per avvicinarsi la Giornata internazionale della Donna, che ricorre l’8 marzo di
ogni anno,
Una giornata particolare, dunque, per ricordare non solo le conquiste sociali, economiche e politiche,
ma anche le discriminazioni e le violenze che le donne subiscono ancora, in quasi tutte i paesi del
mondo.
Fin dall’inizio del secolo scorso la donna ha lottato per ottenere quel ruolo preminente nella vita
sociale, che le consenta di avere almeno delle pari opportunità e dignità. Purtroppo, ancora troppo
spesso, si assiste, sia dai comportamenti personali, sia istituzionali, ad una negazione di questi
principii ineluttabili. Proprio per sottolineare questi aspetti, la Festa delle Donne è una delle due
giornate dedicate ai diritti di genere insieme alla Giornata internazionale per l’eliminazione della
violenza contro le donne, che cade ogni anno il 25 novembre.
La mimosa fu scelta come simbolo dell’emancipazione femminile dalle organizzatrici delle
celebrazioni italiane che cercarono un fiore di stagione da scambiarsi e che costasse poco, e lo
trovarono appunto nella mimosa.
Per il tradizionale appuntamento, in occasione della giornata internazionale dedicata alle donne,
l’Associazione Culturale Radici, con la mente sempre rivolta al compianto Presidente Giuseppe
Magaldi, ha programmato un evento per ricordare conquiste, discriminazioni e violenze sulle donne
presso il Museo Civico Giovanni Maltese, ove saranno accolti tutti coloro che vorranno apportare la
propria testimonianza, al fertile contributo d’idee, inizialmente proposte dagli ospiti invitati
dall’Associazione.
Tra i numerosi ospiti, la Proff.ssa Anna Capodanno, la Dott.ssa Francesca Visone, il M° Raffaele De
Maio e il regista e scrittore Prof. Eduardo Cocciardo. L’Associazione Radici è lieta di accogliere,
inoltre, i Proff. Federica Monti e Fabio Bianco che guideranno gli allievi dell’Accademia Musicale
Note sul Mare nell’esecuzione di brani del repertorio classico di autori dell’800.
Il titolo di questo messaggio «Lotto di marzo» non è un gioco di parole ma un’esortazione
all’aggregazione per la rivendicazione di un ruolo prioritario al femminile.
Appuntamento presso il Museo Civico Giovanni Maltese mercoledì 8 Marzo 2023 ore17.30.
Altre notizie alla pagina: https://www.iltorrioneforio.it/it/eventi/lotto-di-marzo
Luigi Castaldi

Stato- Mafia

Il giorno 2 giugno del 1946 come tutti sanno nacque la Repubblica italiana. Se avesse prevalso la monarchia ( anche se la nobiltà come sostiene H. Nitschctz : “e’ il quantum di cui uno possiede.. tutto il resto é vilta’! ) , con tutte le sue lagune e soprusi ,e non é stata la più alta forma di democrazia, noi oggi non staremo quì a parlare ancora di mafia. Con l’avvento della Repubblica e le libere votazioni abbiamo partorito con l’aiuto degli americani il primo governo dello Stivale denominato “Democrazia Cristiana”. Si sà che il prezzo da pagare per l’auxsilio americano per l’ascesa dei democristiani é stato altissimo visto che in cambio dei voti mafiosi si permise l’arrivo in Parlamento di esponenti in ” giacca e cravatta” con prole a seguito. Gran parte della mafia, e, questo non é mistero… si avvicenda negli scanni di Montecitorio. E ancora stiamo a discutere chi ha contribuito alla morte di Falcone e Borsellino. Denaro, Riina sono manovalanze delle menti e volti che Giovanni Falcone e Borsellino avevano individuato. L’ agenda del magistrato fatto saltare in aria con la Sua scorta, ne conteneva ormai nomi. I Mandanti di cui si era giunti quasi alla identificazione avevano provveduto tempestivamente che agenti della Cia sopragiunggessero sul luogo del misfatto criminoso per appropriarsi di quella “Rossa” documentazione che i corrotti giornalisti italiani sono costretti a dichiarare come appropriazione indebita ieri a Totò Riina, oggi a Matteo Messina Denaro. Un revival che si ripete dal 1992 e che si ripeterà fino alla notte dei tempi fino a quando per implosione alla fine di questo secolo l’Italia avrà con sangue dei martiri lavato la merda dell’Elites finanziario e politico. In questo periodo si sono focalizzati sugli Anarchici che sono gli unici e soli al mondo che non hanno mai avuto niente a che vedere con la mafia a differenza delle brigate rosse utilizzate dallo stato (Italia-America) per uccidere il grande statista Aldo Moro.l.m.